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Cultura Sestino

Tecnici al lavoro per la Croce del Sasso di Simone

Un lavoro che non può essere realizzato interamente sul luogo

Si cerca di accelerare i tempi per il restauro e la posa in opera della croce del Sasso di Simone, abbattuta dalle tempeste di vento dello scorso mese di dicembre.

Invitati dal sindaco di Sestino Marco Renzi, si sono trovati Paola Refice in rappresentanza della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, il capitano Corallo in rappresentanza del Ministero della Difesa, Enrico Montini dell’Unione Comuni Montani Valtiberini e il tecnico comunale Giovanna Romolini.

All’iniziativa per restaurare lo storico monumento hanno aderito con un primo finanziamento la Regione Toscana, titolare della Riserva Naturale dell’area e il Parco interregionale marchigiano-romagnolo, con sede a Carpegna.

L’esame del monumento ha potuto rilevare non solo lo stato di fatto ma una serie di interventi necessari sia alla base in muratura, sia alla struttura della croce stessa anche per riportare il tutto alla configurazione originale, che risale al 1913.

“Nel dramma, la fortuna ha voluto che la croce sia caduta non direttamente a terra ma su alberi e da questi poi è scivolata al suolo. Tutto lo scheletro in ferro - ha rilevato Paola Refice – necessita di più o meno estesi intereventi di ripulitura dalle incrostazioni di ruggine, di protezione e rifacimento degli agganci al piede in muratura, anch’esso da ripulire da evidenti interventi nel corso dei decenni e di nuovi agganci alla base”.

Un lavoro che non può essere realizzato interamente sul luogo così il ministero della Difesa si è dichiarato disponibile a trasferire con elicotteri la croce ad un deposito dove sarà possibile realizzare tutte le operazioni di ripulitura, protezione e integrazione delle parti in ferro.

L’occasione è stata importante anche per decidere sulla pulitura dell’area sommitale del Sasso di Simone, negli ultimi anni invasa da erbe infestanti, che rendono poco transitabile anche il sentiero da parte dei tanti escursionisti che vi si recano.

“E’ nostro impegno – ha dichiarato il sindaco Marco Renzi – non solo il recupero dell’intero monumento ma anche il completamento dell'opera in tempi precisi perchè possa essere di nuovo inaugurata per l’annuale e storica “Festa al Sasso”, che da tempo immemorabile si celebra la seconda domenica di agosto. Perciò ringraziamo i tecnici che vi lavorano e tutte le istituzioni che si sono dichiarate disponibili a collaborare”.

L’opera ha un valore, una storia, tradizioni che riguardano tutto il Montefeltro e parte della Massa Trabaria. E’ stata fulcro religioso dove veniva venerato il dio pagano Semo Sanco, e poi cristianizzato con una abbazia benedettina.

“Riserva Naturale, Parco e Croce rappresentano – sottolinea il sindaco Renzi - un patrimonio di tutti e a maggior ragione, quindi, quanto riguarda il Sasso di Simone deve costituire il focus delle attenzioni di tutti perché tutti ci specchiamo nei valori di questo monumento della natura”.

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