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Giù il sipario nei teatri aretini. Officine della Cultura: "Questi luoghi, speriamo, vengano considerati beni di prima necessità"

Per 30 giorni, fino al 24 novembre, i teatri del territorio aretino rimarranno chiusi al pubblico. L'annuncio di Officine: "La cultura è cibo per la nostra anima"

Il sipario resta abbassato. Luci spente. Platea vuota. Anche il teatro Petrarca, così come gli altri gestiti da Officine della Cultura, rimarrà in silenzio per 30 giorni. In ottemperanza alle direttive imposte dal decreto del presidente del consiglio dei ministri del 24 ottobre scorso, ecco che il mondo della cultura torna di nuovo a fermarsi. Annullati e sospesi sia spettacoli che attività dal vivo. Nessuna iniziativa, nessuno show in programma fino al 24 novembre.

"Continueremo a programmare le nostre attività future, continueremo a produrre cultura e non abbandoneremo i nostri spettatori - scrivono sui social i professionisti di Officine - Il teatro è la nostra e la vostra casa e noi non ci arrendiamo. Esprimiamo la nostra vicinanza a tutti i lavoratori dello spettacolo in questo momento così difficile. La cultura è cibo per la nostra anima e speriamo che luoghi come questo, un giorno, siano considerati beni di prima necessità nella nostra nazione. Siamo davvero rammaricati perchè abbiamo fatto l'impossibile per farvi fruire gli spettacoli in sicurezza, sostenendo costi e spendendo grandi energie ma purtroppo tutto ciò è risultato vano. Il nostro settore (e i dati nazionali lo dimostrano) è stato di aiuto e sostegno alle istituzioni contro questa pandemia. Per questo motivo, nonostante il momento critico che stiamo vivendo, non ci stancheremo mai di segnalare quella che riteniamo un'ingiustizia e una mancanza di rispetto per il nostro impegno. Speriamo di rivedervi al più presto".

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