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Teatro Petrarca, tempo di bilanci. La Fondazione: "Quasi 6mila presenze, il 20% in più"

Il commento della presidente di Fondazione Toscana Spettacolo Cristina Scaletti e del direttore della Fondazione Guido d’Arezzo, Lorenzo Cinatti

Sceso il sipario sul palco del Teatro Petrarca è tempo di bilanci per la appena conclusa stagione teatrale organizzata dalla Fondazione Guido d’Arezzo insieme alla Fondazione Spettacolo Toscana onlus e il Comune di Arezzo. Per il 2022/2023 il cartellone ha previsto undici spettacoli da novembre a marzo che hanno spaziato dalla prosa alla danza, dai classici al contemporaneo. I dati del botteghino dicono che ci sono state quasi 6mila presenze "con un incremento di oltre il 20% rispetto allo scorso anno e la conferma di circa 400 abbonamenti emessi", spiegano dalla Fondazione Guido d'Arezzo.

"La programmazione realizzata insieme alla Fondazione Guido d’Arezzo e al Comune di Arezzo conferma sempre più la commistione di generi e la ricercatezza di spettacoli all’avanguardia e di altissimo valore culturale. Una ricetta apprezzata dal pubblico come testimoniano i numeri e la partecipazione agli undici spettacoli che hanno spaziato dalla danza alla prosa, dalla satira ai grandi classici. Cinque mesi di condivisione in cui il Petrarca è stato animato da artisti, autori ed allestimenti in grado di sollecitare interesse, attenzione e valorizzazione dell'offerta culturale della città. Con soddisfazione sottolineiamo la positiva collaborazione con le istituzioni e i soggetti in grado di confermare qualità e sperimentazione, tradizione e ricerca all'insegna del teatro e per la sua comunità", dichiara la presidente di Fondazione Toscana Spettacolo, onlus, Cristina Scaletti.

Così commenta il direttore della Fondazione Guido d’Arezzo, Lorenzo Cinatti: “Siamo soddisfatti dell’ottimo risultato di pubblico e critica che la stagione teatrale 2022/2023 ha riscosso in città registrando anche un sensibile aumento nelle vendite. Artisti di alta caratura, che hanno portato ad Arezzo tra le migliori pièce della scena nazionale spaziando tra generi e generazioni. Sono dati questi che confermano un’ottima sinergia tra gli enti coinvolti che lavorano costantemente per fornire al pubblico aretino la migliore offerta artistica disponibile”.

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