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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cultura

SmARt al via la seconda edizione del festival multidisciplinare di Arezzo

Presentato questa mattina il festival SmARt, Storie Musiche ARezzo Teatro, dal 18 luglio all'11 agosto ad Arezzo

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ArezzoNotizie

SmARt, Storie Musiche ARezzo Teatro edizione numero due. L’estate di Arezzo torna ad illuminarsi del festival che coniuga il teatro alla grande musica d’autore nel segno di una storia, di un aneddoto, di ciò che merita conoscere e ricordare. Sedi della manifestazione saranno la Fortezza Medicea di Arezzo e il Cinema Eden, due luoghi storici della città per un racconto multidisciplinare firmato da Officine della Cultura, mente creativa ed organizzativa del festival, insieme a Fondazione Guido d’Arezzo in collaborazione con Associazione La Filostoccola e Associazione Jazz On The Corner e con il sostegno di Regione Toscana, Comune di Arezzo, Fondazione CR Firenze, Unicoop Firenze e Studio Dentistico Associato Dott. Turchetti, Volpi, Favi. «Questa seconda edizione del festival è particolarmente ricca e propone appuntamenti di qualità capaci senz'altro di attirare pubblici diversi. Un programma che contribuisce ad arricchire il calendario di questa estate aretina mai cosi varia e trasversale nelle sue proposte. Molti degli eventi dello SmARt saranno ospitati nella Fortezza, palcoscenico straordinario e protagonista assoluta di questa estate», ha dichiarato il Sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli. Presente alla conferenza stampa di lancio di SmARt il Consigliere Comunale Mattia Delfini. Luca Roccia Baldini, Direttore Artistico del festival, così ha presentato il cartellone degli appuntamenti: «In un momento di grande incertezza, come quello che stiamo vivendo, il teatro, il racconto, l’incontro tra pubblico e artisti, rivestono un ruolo ancora più prezioso per la nostra società. Con SmARt porteremo dunque ad Arezzo non solo artisti d’eccezione, come Stefano Massini e Elio, e prime teatrali nazionali, ma un modo di riflettere sul nostro tempo, una forma d’incontro con la Storia guidata dalle storie di donne e uomini comuni, storie minori e allo stesso tempo indispensabili per capire chi siamo, da dove veniamo, dove vogliamo andare». «Siamo felici di realizzare anche quest'anno lo SmARt festival insieme ad Officine della Cultura - dichiara il direttore della Fondazione Guido d'Arezzo, Lorenzo Cinatti - e concorrere in questo modo a rendere più ricca la stagione estiva aretina con nuovi spunti e grandi nomi di richiamo. Coniugare il teatro con la musica è sicuramente un ottimo modo per creare momenti di incontro, condivisione e riflessione in un momento storico così delicato». Eleonora Angioletti e Giorgio Castagna, La Filostoccola, rilanciano sull’impatto positivo del festival per la città: «Siamo felici di collaborare con Officine della Cultura per il secondo anno di fila a questo bel festival. SmARt è di sicuro un’iniziativa importante soprattutto in relazione al tempo storico che stiamo vivendo, perché capace di creare nuove sinergie, favorire un incontro diretto tra gli artisti e la cittadinanza aretina e generare nuovi spazi di socialità. Come Compagnia siamo convinti che la commistione di diversi linguaggi quali il teatro e la musica dal vivo possa riattivare un metabolismo urbano positivo capace di dare vita a una vera e propria resilienza territoriale e culturale». Appuntamento inaugurale lunedì 18 luglio, alle ore 21:00, presso la Fortezza Medicea con uno tra i protagonisti della scena artistica internazionale, Stefano Massini, accompagnato sul palco dall’Orchestra Multietnica di Arezzo, nello spettacolo “Quando sarò capace di amare. Massini racconta a Gaber”, una produzione Officine della Cultura, Savà Produzioni Creative, Fondazione Giorgio Gaber. Massini porterà a SmARt il suo corto circuito spiazzante, il racconto a Gaber di storie, personaggi, vicende realmente accadute, incontri e memorie che lo scrittore non avrebbe mai intercettato, se non fossero state attratte dalla calamita delle canzoni del signor G. In un cantiere poetico contagioso e intrigante, il palcoscenico si popolerà di personaggi fra i più diversi e inattesi: geografie del nostro essere, cartografie dell’esistenza, rotte nell’oceano di un mondo sbandato, danze di fuochi per illuminare la notte del nostro vagare, scoprendo che tutti in fondo attendiamo solo il momento in cui saremo, finalmente, “capaci di amare”. Il tutto nell’immersione dei colori dell’Orchestra Multietnica di Arezzo: Mariel Tahiraj (violino), Camillo Biagioli (violino), Mariaclara Verdelli (violoncello), Gianni Micheli (clarinetti, fisarmonica), Saverio Zacchei (trombone), Massimo Ferri (chitarra, bouzouki), Luca Roccia Baldini (basso), Massimiliano Dragoni (hammer dulcimer, percussioni). Le canzoni di Giorgio Gaber e Enrico Luporini sono arrangiate da Enrico Fink. Mercoledì 20 luglio, ancora presso la Fortezza Medicea con inizio alle ore 21:00, protagonista sarà Elio in “Ci vuole orecchio. Elio canta e recita Enzo Jannacci”, drammaturgia e regia Giorgio Gallione, arrangiamenti musicali Paolo Silvestri, con Alberto Tafuri (pianoforte), Martino Malacrida (batteria), Pietro Martinelli (basso e contrabbasso), Sophia Tomelleri (sassofono) e Giulio Tullio (trombone). Una produzione International Music and Arts, AGIDI. Enzo Jannacci, il poetastro come amava definirsi, è stato il cantautore più eccentrico e personale della storia della canzone italiana. In “Ci vuole orecchio” viene rivisitato, reinterpretato e “ricantato” da Elio. Sul palco troveremo assieme a Elio cinque musicisti, i suoi stravaganti compagni di viaggio, che formeranno un’insolita e bizzarra carovana sonora. A loro toccherà il compito di accompagnare lo scoppiettante confronto tra due saltimbanchi della musica alle prese con un repertorio umano e musicale sconfinato e irripetibile, arricchito da scritti e pensieri di compagni di strada, reali o ideali, di “schizzo” Jannacci. Uno spettacolo giocoso e profondo perché “chi non ride non è una persona seria”. Appuntamento ad ingresso libero venerdì 22 luglio alle ore 21:00 presso il Bastione della Fortezza Medicea con lo spettacolo “L’orso ‘nnammurato” presentato da Sollo & Gnut. Quando la poesia incontra la musica nascono rarità come “L’orso ‘nnammurato”, il primo lavoro di Gnut e Alessio Sollo. Claudio Domestico (in arte Gnut) è un cantautore affermato della nuova scuola napoletana. Alessio Sollo, front-man dei “TheCollettivo”, ha sviluppato un amore spassionato per la poesia, che lo ha portato a scrivere e a lasciare al pubblico centinaia di “poesie incustodite” sui social. Il sodalizio artistico tra Gnut e Sollo nasce proprio dalle “poesie incustodite”: Claudio si innamora di “L’ammore overo” e decide di metterla in musica, inconsapevole di quello che sarebbe accaduto poi. Da questo incontro fortuito è scaturito “L’orso ‘nnammurato”, un viaggio tra “poenzoni” e “canzosie”. Mercoledì 27 luglio, alle ore 21:15, il festival si sposterà presso l’Arena Eden di Arezzo per “L’ultima estate. Falcone e Borsellino 30 anni dopo” di Claudio Fava con Simone Luglio e Giovanni Santangelo per la regia di Chiara Callegari. Una produzione Teatro Metastasio in collaborazione con Chinnicchinnacchi Teatro e Collegamenti Festival. “L’ultima estate” sottrae Giovanni Falcone e Paolo Borsellino all’apparato celebrativo che ha fatto di loro delle icone cristallizzate e li restituisce nella dimensione più autentica e quotidiana, che nulla toglie al senso della loro battaglia, ma li completa come esseri umani. È il diario civile di due uomini, non di due eroi. Un mosaico di eventi, un delicato intrecciarsi di momenti ironici e amari, pubblici e intimi. I due protagonisti si interrogano e si raccontano, si confrontano tra loro e con lo spettatore, portandolo a rivivere momenti fondamentali di un’amicizia, e della storia del nostro Paese. Giovedì 28 luglio nuovo appuntamento itinerante presso i Bastioni e le gallerie della Fortezza Medicea, questa volta con inizio alle ore 18:30 ad ingresso libero, con “ROOMS – Finzioni per un presente indicativo incerto”, restituzione del laboratorio teatrale del Teatro Virginian a cura di Eleonora Angioletti e Giorgio Castagna. Rooms nasce da una scrittura scenica che ha portato alla composizione di un universo di storie, tante piccole solitudini di donne e uomini chiusi nella loro stanza, come in uno strano albergo a ore, in un ospedale o in attesa ad un crocevia. In questi non luoghi, in questa atmosfera sospesa, si susseguono le parole di matti, innamorati, avventurieri che cercano la via per arrivare a Capo Nord... Uno spaccato sociale che attraverso il gioco del teatro saltella con abilità da funambolo tra il reale e la finzione, nel tentativo, prontamente frustrato, di raccontare questo presente incerto. Ancora giovedì 28 luglio, con inizio alle ore 21:15 presso il Bastione della Fortezza Medicea, ad ingresso libero, SmARt ospiterà “Rollato” di e con Paolo Giovannucci, musica elettronica dal vivo di Stefano de Angelis, collaborazione ai testi di Sarah Sammartino per una produzione firmata da Officine della Cultura. L’attore romano, noto per le tante partecipazioni televisive, porterà ad Arezzo il suo racconto su un uomo che, superati i cinquant’anni, si ritrova incapace di vivere il presente, cercando di capire le ragioni che lo hanno portato a isolarsi da un mondo in cui fa sempre più fatica a riconoscersi. È stata una scelta consapevole o indotta? Ne uscirà un percorso a tappe. Ogni tappa un capitolo, ogni capitolo una storia che avrà come protagonista una donna sempre diversa. Cosa avrà capito alla fine di questo percorso? Avrà imparato, per lo meno, a respirare? Tutto questo accompagnato da musica elettronica suonata dal vivo. Domenica 31 luglio alle ore 21:15, presso l’Arena Eden, Paolo Cioni sarà il protagonista de “Il figlio riuscito” (primo studio), luci di Luca Orsini, assistente alla regia Cristina Gardumi, produzione Associazione Culturale PesoPiuma. L’artista toscano racconterà al pubblico di SmARt la storia di un uomo che va a rinnovare la carta d'identità in Comune e ne esce trasformato, come gli eroi dei miti. “Il figlio riuscito” è soprattutto il racconto dolce e un po' spietato di un figlio che vive la sua personale catarsi esistenziale in seno alla famiglia. Ma lo spettacolo è anche il tentativo di rispondere a una domanda: quando in una famiglia si insinua lo spettro della malattia dal nome più spigoloso ed evocativo di sventura dei nostri tempi, l'Alzheimer, cosa accade? Ogni punto di riferimento sembra dissolversi e ciascuno mette in pratica le proprie strategie di sopravvivenza, la realtà si deforma prendendo una piega surreale e grottesca, in cui il protagonista si muove cercando goffamente un equilibrio. Giovedì 4 agosto alle ore 21:15, presso l’Arena Eden, La Filostoccola e Officine della Cultura presenteranno al festival in prima nazionale la nuova produzione “Breve apologia del caos per eccesso di testosterone nelle strade di Manhattan” di Santiago Sanguinetti con Daniele Marmi, Riccardo Goretti, Eleonora Angioletti, Giorgio Castagna. Regia Simone Luglio, traduzione e assistenza alla regia Teresa Vila, luci Emilio Bucci. Quattro persone chiuse in un appartamento d Manhattan, persone comuni che non sanno stare al mondo e che sognano la rivoluzione a qualsiasi costo. Un improbabile gruppo di terroristi che progetta un infallibile piano insurrezionale: in quello spazio simbolicamente centrale del capitalismo mondiale, diffonderanno un virus che aumenta la quantità di testosterone nel corpo e altera il comportamento degli esseri umani trasformandoli in animali mossi dal puro istinto sessuale e dalla volontà di dominio, portando ineluttabilmente al crollo del sistema capitalista. L’idea rivoluzionaria, anche se strampalata, c’è. L’esito, improbabile. “Buona fortuna compagni! Questo è il tempo della guerra!”. Martedì 9 agosto, con inizio alle ore 21:15 presso l’Arena Eden, ancora un debutto nella città di Arezzo per lo spettacolo “Buratto Re delle Indie. Ovvero quando tre dame vinsero la Giostra” con Samuele Boncompagni e i musicisti di Anonima Frottolisti: Luca Piccioni (liuto e voce) e Massimiliano Dragoni (dulcimelo e percussioni antiche). Adattamento di Samuele Boncompagni del testo “La Giostra del Saracino” di Alberto Cavaliere. Illustrazioni di Ugo de Vargas Machuca. Elementi scenografici Maurizio Giornelli. Una produzione Officine della Cultura in collaborazione con Noidellescarpediverse e Associazione Ritmi. “Buratto Re delle Indie” porta in scena la storia eroicomica di come tre donne in abiti cavallereschi riescano a sconfiggere il marchingegno inviato dai Saraceni. È un testo riscoperto in un banco di una fiera antiquaria, scritto in ottave negli anni ’30 da Alberto Cavaliere, poeta satirico e antifascista. Il testo parte dal contesto storico della sfida tra Arabi e Cristiani per il dominio della penisola iberica, tipico delle epopee cavalleresche, per proporre una fantasiosa e sorprendente trama tra inventori di macchine da guerra, tempeste, naufragi, cavalieri dai nomi improbabili e dame che indossano armature scintillanti. Il riferimento è alla Giostra del Saracino di Arezzo, ma la storia è una satira contro la guerra, il concetto di uomo forte e il razzismo. Giovedì 11 agosto chiusura in musica, presso l’Arena Eden con inizio alle ore 21:15, con il concerto “JOTC Open Orchestra feat Fabio Petretti”. La JOTC Open Orchestra, diretta da Francesco Giustini, tornerà sul palco dell’Arezzo SmARt Festival e ancora una volta accompagnerà un ospite speciale: Fabio Petretti. Sassofonista, compositore e direttore d’orchestra, Petretti è uno dei musicisti più interessanti del panorama jazzistico italiano. Ha collaborato con tutti i grandi artisti nazionali, ma anche con star internazionali del calibro di Slide Hampton, Carla Bley, Jimmy Cobb e molti altri. Il repertorio si snoderà tra riletture di grandi classici della canzone americana, composizioni che hanno fatto la storia dell’hard bop e brani originali dello stesso Petretti. La JOTC Open Orchestra è un’orchestra jazz stabile, formata da musicisti professionisti e si sta configurando come una delle realtà orchestrali più rilevanti nel nostro territorio.

Biglietti

“Quando sarò capace di amare”: primo settore € 20,00, secondo settore € 15,00, secondo settore ridotto € 13,00. “Ci vuole orecchio” primo settore € 25,00, secondo settore € 20,00, secondo settore ridotto € 18,00. Riduzioni soci Unicoop Firenze. Spettacoli presso l’Arena Eden: intero € 10,00, ridotto € 8,00. Riduzioni under 25, over 65. Info e prevendite presso Officine della Cultura, via Trasimeno 16, con orario 10:00 > 13:00 e 15:30 > 18:00, tel. 0575 27961 - 338 8431111, biglietteria@officinedellacultura.org. Circuito TicketOne - Boxoffice Toscana. Prevendita on line: ticketone.it e discoverarezzo.ticka.it. Ulteriori informazioni: www.arezzosmartfestival.com, www.officinedellacultura.org. SmARt è un progetto di Officine della Cultura e Fondazione Guido d’Arezzo realizzato in collaborazione con Associazione La Filostoccola e Associazione Jazz On The Corner e con il sostegno di Regione Toscana, Comune di Arezzo, Fondazione CR Firenze, Unicoop Firenze e Studio Dentistico Associato Dott. Turchetti, Volpi, Favi. Direzione artistica Luca Roccia Baldini. Collaborazione alla direzione artistica La Filostoccola.

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