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"Dove siamo noi è Arezzo", i membri di Signa Arretii protagonisti in piazza Grande

Dieci anni di storia, ma una tradizione lunghissima da rappresentare. Oggi, protagonisti in piazza ci sono anche i membri dell'Associazione Signa Arretii (insegne di Arezzo), che raccoglie al proprio interno le figure di valletti, vessilliferi e...

Dieci anni di storia, ma una tradizione lunghissima da rappresentare. Oggi, protagonisti in piazza ci sono anche i membri dell'Associazione Signa Arretii (insegne di Arezzo), che raccoglie al proprio interno le figure di valletti, vessilliferi e dei fanti del Comune, che rappresentano la città di Arezzo - anche al di fuori della Giostra del Saracino - portando, sia in Italia che all'estero, il motto "Ubi nos Arretium est" (dove siamo noi è Arezzo).

L'Associazione fa storicamente riferimento allo Statuto di Arezzo del 1327 "dove vengono menzionati i fanti come compagine di controllo della città e delle sue vicinanze, anche con ruoli di supporto all'attività dei funzionari istituzionali della città (i balitori").

Con orgoglio, l'associazione porta sul petto e sui propri vessilli il simbolo di Arezzo: il cavallino rampante. Le sue attività sono volte a "mantenere vivo il sentimento di appartenenza alla nostra città e alla sua storia, e di costituire un gruppo filologicamente aderente al periodo storico che va dalla battaglia di Campaldino del 1289 alla morte del Vescovo Tarlati del 1327".

E così, ogni 11 giugno, anniversario della battaglia, l'associazione ricorda e rende onore al Comandante delle Fanterie Aretine Guglielmino degli Ubertini, scomparso durante la battaglia, con una cerimonia nella cattedrale di Arezzo ed una presenza al Cantone di Arezzo in Firenze, dove furono sepolti i prigionieri aretini morti nelle prigioni fiorentine.

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