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"Se fosse qui ci ricorderebbe: 'Sono solo uno che fa teatro'". Andrea Scanzi e il suo Gaber tornano insieme al Petrarca

C'era un legame tra Arezzo e Gaber. Una vicinanza. Una "corsia preferenziale". Un'affinità. Sulla ribalta del Teatro Petrarca e del Politeama negli anni '90 ha raccontato sé stesso e la propria arte. A quindici anni dalla sua scomparsa, ecco...

C'era un legame tra Arezzo e Gaber.

Una vicinanza. Una "corsia preferenziale". Un'affinità.

Sulla ribalta del Teatro Petrarca e del Politeama negli anni '90 ha raccontato sé stesso e la propria arte.

A quindici anni dalla sua scomparsa, ecco che Arezzo ha scelto di dedicare alla memoria del Signor G un grande evento che in un certo senso lo riporterà a calcare il palcoscenico del Petrarca.

Su spunto di Andrea Scanzi, autore ed interprete dello spettacolo “Gaber se fosse Gaber” (che dal suo esordio ad oggi ha visto 140 repliche e oltre 40mila spettatori), l'amministrazione comunale ha scelto di inserire tra gli appuntamenti di punta del 2018 l'evento-tributo incentrato sulla figura dell'istrionico artista deceduto il 1° gennaio 2003.

"L'amore e il grande affetto per Gaber e per la mia città - spiega Andrea Scanzi - mi hanno portato a proporre la realizzazione di questa manifestazione. Venerdì prossimo torneremo al Petrarca e con me sul palco ci saranno apprezzati interpreti. Tutti gaberiani doc. Paolo Benvegnù, Giulio Casale e Syria. Con loro guideremo il pubblico alla scoperta di una parte meno nota di Giorgio".

Andrea Scanzi si è laureato ad Arezzo nel 2000 con una tesi incentrata proprio su Gaber, De André e i cantautori di quella generazione.

"Lo conoscevo - racconta - Lui di me amava dire: “Ma perché questo ventenne sa tutto della mia vita?”. Se non fosse stato malato, Gaber sarebbe stato correlatore della mia tesi. Ricordo che all'epoca mi disse di averla letta. L’evento al Petrarca si incentrerà sul Gaber teatrale, quello che ebbe il coraggio di uscire dalla tv ed entrare nella storia dei gradi. Un uomo libero. La serata, la cui durata è di circa due ore, si articolerà in una narrazione, in nove brani eseguiti live dai tre artisti e in video proiettati sul maxischermo con le esecuzioni di Gaber. Io stesso sono adesso in contatto con la Fondazione Gaber per riuscire ad ottenere tutti i video degli show eseguiti ad Arezzo durante la sua attività. Non voglio anticipare nulla di più ma sono certo che venerdì sarà una grande occasione per la città. Un momento di grande emozione per tutti".

“Di fatto – spiega Andrea Scanzi – è una serata unica sul piano nazionale, un regalo ad Arezzo per non dimenticare un artista eccezionale e con una sorpresa che non svelerò ma che, garantisco, sarà speciale. Ringrazio molto il sindaco Alessandro Ghinelli, che ha appoggiato immediatamente la mia idea. A proposito di Gaber, Petrarca e Arezzo, penso sia stato il 1992 o l’inizio del 1993, qui ci fu una delle prime esibizioni di ‘Qualcuno era Comunista’ e io ero lì. Fu incredibile. Avevo già visto nel ’91 Gaber a Fiesole e sin da quella prima volta voglio bene a Gaber: sono terrorizzato dall’idea che la sua memoria si perda. Il nome ‘Gaber’ lo conoscono tutti, ma se poi vai a scavare ti accorgi che Giorgio Gaber è conosciuto solo in modo superficiale: non ci si rende conto di quanto il patrimonio artistico di Gaber e Luporini sia smisurato. E il Gaber più forte, quello più geniale, è spesso quello che meno si conosce. Qualsiasi monologo, qualsiasi canzone hanno degli insegnamenti da dare. Sono convinto che Gaber e Luporini siano stati profetici almeno quanto Pasolini. In ogni loro canzone e monologo ci sono degli elementi di lucidità, profezia e forza che sono qualcosa di incredibile. Al Petrarca di Arezzo, con me, avrò delle garanzie: Giulio Casale è il più grande interprete di Gaber oggi. Paolo Benvegnù lo apprezzo da sempre e sa tutto di Gaber. Syria la conosco bene e so quanto stimi e adori Giorgio Gaber: amo una sua versione di ‘Se io sapessi’, la esegue in maniera pazzesca”.

“Il primo regalo ad Arezzo del 2018 dell’amministrazione comunale – sottolinea il sindaco Alessandro Ghinelli – è un evento grazie al quale sfrutteremo a pieno la capienza del Teatro Petrarca e con il quale avrei voluto inaugurare l’attività della Fondazione Guido d’Arezzo trasformata in Fondazione Cultura. Non è stato possibile ma questo pizzico di rammarico è nettamente superato dalla gioia e dall’orgoglio con cui ho accolto la proposta di Andrea Scanzi e a cui ho risposto positivamente in un secondo. Nonostante i 22 anni che anagraficamente ci dividono, abbiamo trovato questo trait d’union in Gaber, e non solo, il messaggero di valori quali libertà e partecipazione ai quali guardavamo con passione noi di quella generazione”.

Ingresso gratuito e biglietti disponibili fino a esaurimento per un massimo di due a persona. È possibile ritirarli presso la Rete Teatrale Aretina in via Bicchieraia martedì 16 e giovedì 18 gennaio dalle 16 alle 19 e il giorno dello spettacolo alla biglietteria del teatro dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 21.

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