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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cultura

Sbandieratori Arezzo, in piazza Grande con magliette ispirate alle prime divise degli anni ’60

Questa sera, in occasione della Prova Generale della Giostra del Saracino, il gruppo Sbandieratori di Arezzo entrerà in piazza Grande con magliette ispirate alle prime divise degli anni ’60 e in particolare celebrative della ricorrenza dei 50 anni...

Questa sera, in occasione della Prova Generale della Giostra del Saracino, il gruppo Sbandieratori di Arezzo entrerà in piazza Grande con magliette ispirate alle prime divise degli anni ’60 e in particolare celebrative della ricorrenza dei 50 anni dei primi Giuochi Internazionali degli Antichi Sports della Bandiera, che si tennero proprio in piazza Grande nel luglio 1967. La ricorrenza sarà ricordata nelle prossime settimane anche con una conferenza curata da Claudio Dini, figlio diVittorio Dini, uno dei fondatori della scuola aretina dello sbandieramento.

Con questa scelta, l'associazione Sbandieratori intende sottolineare ancora una volta il forte legame con le tradizioni e i valori della storia del gruppo. La realizzazione di questo materiale è stata possibile anche grazie al contributo di Estra e Coingas.

Il presidente di Estra Francesco Macrì ha così voluto sottolineare questa collaborazione: «Gli Sbandieratori sono stati capaci, negli anni, di rappresentare Arezzo. Lo hanno fatto in modo dinamico con il movimento delle loro bandiere e con una coreografia sempre più attenta e coinvolgente. Potevano limitarsi ad essere una “componente” della Giostra del Saracino ma sono stati capaci, invece, di acquisire una loro autonoma identità che adesso è riconosciuta in ogni angolo del mondo. Estra è con loro ed ha sostenuto questa operazione quale doveroso riconoscimento al lavoro fatto al servizio di una città, conservando la memoria della sua storia e sviluppando la diffusione della sua moderna immagine».

Gli fa eco il presidente di Coingas, Sergio Staderini: «Si può disegnare in molti modi l’immagine di una città. Gli Sbandieratori lo hanno fatto in modo originale, con gli impeccabili movimenti delle loro bandiere, con le coreografie e con le musiche. È emerso un ritratto sempre nuovo, sempre pronto ad essere riprodotto in paesi e continenti diversi. Coingas non solo li sostiene ma, soprattutto, li ringrazia per l’eccezionale lavoro svolto».

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