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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cultura

Sasso di Simone, recuperata la strada medievale di accesso alla città-fortezza

“Domenica mattina, che fummo alli 14 di questo, si fondò la prima pietra con molto solenne precisione, soldati, conti e contesse assai”… Per ricordare quell’avvenimento, che dava l’avvio alla costruzione della città/fortezza del Sasso di Simone...

“Domenica mattina, che fummo alli 14 di questo, si fondò la prima pietra con molto solenne precisione, soldati, conti e contesse assai”…

Per ricordare quell’avvenimento, che dava l’avvio alla costruzione della città/fortezza del Sasso di Simone per volere di Cosimo I, granduca di Toscana, domenica 14 agosto saliranno sul Sasso di Simone, politici, escursionisti, la folla di quanti amano una tradizione secolare e il vescovo di San Marino-Montefeltro, per la messa solenne ai piedi della croce, sulla spianata del Sasso di Simone.

Il programma è intenso e vario. “L’occasione- spiega il sindaco di Sestino Marco Renzi- se esalta un aspetto straordinario della nostra storia, è pensato come ulteriore momento di riflessione e programmazione per l’intero territorio, giacché il Sasso di Simone è uno dei fulcri della nostra realtà territoriale, per una molteplicità di valori”.

Alle ore 10, dunque, si incontreranno ai piedi del ciclopico “masso” le delegazioni dei Comuni di Sestino, Carpegna e Pennabilli. Accoglienza per i gruppi di mountain bike e subito inaugurazione, con la partecipazione dell’ assessore provinciale di Arezzo, Antonio Perferi, della recuperata strada medievale di accesso al sito dove fu costruita la città/fortezza, che nel 1575 diventò capoluogo del Capitanato di Giustizia del Sasso di Simone, con competenza su Sestino e su Badia Tedalda.

Alle ore 10,30, messa solenne, officiata dal vescovo di San Marino-Montefeltro, mons. Andrea Turazzi. Seguirà la rievocazione della posa della prima pietra, con cippo lavorato dallo scultore Andrea da Montefeltro, con la consegna di tre “chiavi” della Città ai sindaci dei Comuni confinanti. La “ commemorazione”, con benemerenze per meriti operativi e culturali, è insieme ad un patto di collaborazione tra i Comuni più interessati, e cioè Sestino, Carpegna, Pennabilli, un evidente impegno per una migliore valorizzazione sia del sito archeologico, dove si leggono ancora le vestigia della città/fortezza.

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L’area, infatti, non solo è un contesto ambientale che costituisce un “ sistema” interregionale ma è l’elemento costitutivo della Riserva Naturale provinciale del Sasso di Simone sul versante della Toscana e del parco interregionale “Simone, Simoncello, Carpegna”, che coinvolge Marche ed Emilia Romagna.

La manifestazione è patrocinata dalla Regione Toscana e organizzata con l’apporto della associazione “Amo Sestino”. Giancarlo Renzi
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