Riccardo Neri parla di Benedetto Falconcini, vescovo di Arezzo
Nuovo appuntamento per il ciclo di incontri sui vescovi aretini organizzato dalla Società storica con la collaborazione della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro e il patrocinio del Comune di Arezzo. Martedì 29 marzo, alle ore 17,30, all’Auditorium Ducci di via Cesalpino, Riccardo Neri parla di Benedetto Falconcini, vescovo di Arezzo dal 1704 al 1724.
Nato a Volterra, Falconcini compie i primi studi nella città natale; poi si perfeziona presso lo Studio di Pisa, laureandosi precocemente in diritto civile ed ecclesiastico. Sempre giovanissimo, ottiene una cattedra a Pisa, dove svolge con successo una missione diplomatica per conto del granduca e dell’Ordine di Santo Stefano e quindi ottiene la propositura di Pescia, che conserverà a lungo. Nel 1704 è nominato vescovo di Arezzo, dove fa costruire l’edificio che collega la Cattedrale al Vescovado. Fedele alle direttive di Roma in materia di culto e disciplinamento del clero, come dimostrano le disposizioni sinodali del 1709 e del 1715, Falconcini vanta solidi appoggi in Curia, specie da parte di Prospero Lambertini (futuro Benedetto XIV). È anche stretto consigliere di Cosimo III, che gli conferma i privilegi tradizionalmente connessi al soglio episcopale aretino, compresa la signoria sulla Contea di Cesa. Autore di una “cronaca” sui vescovi aretini rimasta inedita, Falconcini è amico personale di Lodovico Antonio Muratori e convinto seguace del suo innovativo metodo storiografico.
Riccardo Neri, aretino, si è laureato in Scienze Storiche presso l’Università di Bologna ed ha poi conseguito la laurea magistrale in Archivistica e Biblioteconomia presso l’Università di Firenze. Attualmente è archivista dell’Archivio diocesano e capitolare di Arezzo e dell’Archivio storico di Camaldoli, e catalogatore presso la Biblioteca antica del Seminario vescovile di Arezzo.
L’intento del ciclo curato da Luca Berti – che terminerà il 5 aprile con una conferenza dello storico francese Jean Pierre Delumeau sulla figura del presule Costantino vissuto nell’XI secolo – è quello di approfondire la conoscenza delle principali figure di vescovi alternatesi sulla cattedra di san Donato nell’arco di una storia quasi bimillenaria. Figure ecclesiastiche che hanno sempre avuto un forte peso nella vita religiosa e culturale della comunità e in alcuni periodi anche in quella sociale e politica.
Le iniziative della Società storica aretina, tutte in programma al martedì pomeriggio alla stessa ora, sono ad ingresso libero e gratuito, con dibattito finale aperto a tutti e si svolgono nel pieno rispetto della normativa anti-covid.