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Premio Pieve, arriva il gran finale con Carlo Lucarelli

Sarà il giorno delle storie, il giorno nel quale i diari di Pieve Santo Stefano trovano voce e si raccontano. Lo fanno per bocca dei loro autori – o degli eredi – che domani pomeriggio saliranno sul palco allestito per la 31esima edizione del...

Sarà il giorno delle storie, il giorno nel quale i diari di Pieve Santo Stefano trovano voce e si raccontano. Lo fanno per bocca dei loro autori – o degli eredi – che domani pomeriggio saliranno sul palco allestito per la 31esima edizione del Premio Pieve Saverio Tutino.

Sono otto le storie finaliste e raccontano un intero secolo: la più antica risale al 1914, quella più moderna al 2014. Parlano di guerra, paura, amore, speranza: emozioni e sentimenti, ma anche cronaca e racconto di eventi che poi hanno scritto la storia.

E domani sarà anche il giorno di Carlo Lucarelli, ospite d'onore al quale sarà consegnato il Premio Città del diario, riconoscimento che l’Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano attribuisce ogni anno, dal 2005, ad una personalità del panorama culturale che si sia distinta per la sua attenzione al tema della memoria.

LE STORIE FINALISTE

Nell'edizione dedicata alla commemorazione dei 100 anni dall’ingresso dell’Italia nella Grande Guerra e i 70 dalla Liberazione, ben quattro testimonianze arrivate in finale riguardano proprio le due Guerre mondiali. Sono le memorie di Emilio Cianca, soldato operaio e socialista che osserva e racconta il conflitto anche alla luce delle sue idee politiche; Giuseppe Salvemini, sottotenente che parte per il fronte a 18 anni e nonostante la guerra racconta di amori e amicizie, di una gioia di vivere persa solo a causa della Decima battaglia dell’Isonzo e di un’intossicazione da gas; Giovanni Viglione, sottufficiale della Marina militare, il cui diario comincia nel novembre del 1918 a bordo di una nave che costeggia le terre irredente appena conquistate dall’Italia; Ester Marozzi, maestra, antifascista che vive a Milano e descrive con grande acume gli anni della Seconda Guerra.

C'è poi chi affida alla scrittura le emozioni più intime. Come Giuseppina Pendenza che conduce una vita poverissima tra l’Abruzzo e la periferia di Roma, nel secondo dopoguerra, caricandosi sulle spalle il peso di una famiglia numerosa. Come Emidio Boccanera che parla di amore, politica, lavoro e arte durante gli anni Sessanta. Come la giovanissima Caterina Minni, adolescente che racconta nelle pagine di un diario il percorso intrapreso per uscire dall'anoressia. Infine il diario dell’esperienza umana e professionale di Giuseppe Novelli, medico che trascorre un periodo in un ospedale del Burundi come volontario.

Alle parole dei diaristi – incalzati dalle domande di Guido Barbieri - si alterneranno le letture di estratti dai testi, affidate a Mario Perrotta, attore testimonial dell'Archivio dei Diari, e Paola Roscioli. Musiche dal vivo di Giovanni Belli e Vanni Crociani CARLO LUCARELLI E L'OMAGGIO A SAVERIO TUTINO

Durante la giornata ci sarà anche un momento speciale dedicato al fondatore dell'Archivio diaristico nazionale, Saverio Tutino. Giovane partigiano, Tutino raccontò con carta e penna la sua esperienza nella Resistenza. I suoi diari di quel periodo, in corso di pubblicazione per l'editore Le Chateau e presto consegnati all'Archivio, riservano pagine di grande intensità. In questa edizione dedicata ai 70 anni della Resistenza, alcuni brani tratti da questi testi saranno letti sul palco di Pieve da Carlo Lucarelli, giornalista e scrittore che nell'ultimo anno ha portato nelle case degli italiani il racconto della Prima e della Seconda guerra mondiale attraverso tutti i mezzi di comunicazione disponibili.

LISTA D'ONORE

Come da tradizione, immancabile l'appuntamento di domani mattina ( piazzetta delle Oche, ore 9,30) con le storie della lista d'onore: la commissione di lettura incontra i diaristi.

A coordinare l'evento sarà Natalia Cangi, direttrice organizzativa dell'Archivio, mentre alla Pieve Jazz Big Band sono affidati gli interventi musicali.

Letture di Donatella Allegro, Andrea Biagiotti e Grazia Cappelletti.

Diaristi

Valente Assenza scelto da Patrizia Dindelli e Riccardo Pieracci

Virgilio Dominici scelto da Laura Casucci

Giuseppe Fioravante Giannoni scelto da Adriana Gigli e Carlo Zanelli

Marcello Minatti scelto da Gabriella Giannini

Wilma Minotti scelta da Rosalba Brizzi

Giulia Rossi scelta da Luisalba Brizzi e Natalia Cangi

Giovanni Sanvitale scelto da Valeria Landucci

Maria Luisa Squarcialupi scelta da Ivana Del Siena

Sempre durante la mattinata saranno attribuiti riconoscimenti speciali:

Premio speciale “Giuseppe Bartolomei”, ex aequo

Alessandro Bufacchi - Agnese Catena “Mia adoratissima Agnese”

epistolario 1904-1918

Gino Mancini “Inviandovi questi pochi righi”

epistolario 1940-1943

Premio per il miglior manoscritto originale

Antonio Alessio “Sto per partire dall’India”

epistolario 1938-1946

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