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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cultura

Pioggia e freddo: colpo all'Antiquaria nonostante concerto e Vintage. L'affondo di Confesercenti

Bagnata. E quindi decisamente poco fortunata. La Fiera Antiquaria di febbraio 2018 apre nel peggiore dei modi, complice il maltempo. Molti operatori chiudono in mattinata, nella speranza di una domenica migliore. Qualcuno riesce a resistere con...

Bagnata. E quindi decisamente poco fortunata. La Fiera Antiquaria di febbraio 2018 apre nel peggiore dei modi, complice il maltempo. Molti operatori chiudono in mattinata, nella speranza di una domenica migliore. Qualcuno riesce a resistere con coperture extra. E dire che questa edizione è stata accompagnata dal concerto in Fraternita dei Laici e dall'edizione di Arezzo Vintage, mostra mercato degli articoli proprio nel palazzo di Fraternita.

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Confesercenti all'attacco: "Troppi buchi, disposizione da rivedere"

Questa mattina, in occasione dell’edizione della Fiera Antiquaria del mese di febbraio, la Confesercenti ha incontrato la delegazione degli operatori che fanno riferimento a questa associazione e che provengono da tante parti d’Italia. All’incontro ha partecipato il presidente Mario Landini e il coordinatore del gruppo Luciano Peruzzi. “L’incontro è stato dettato – spiega il presidente Mario Landini - dalla necessità di affrontare i tanti problemi che affliggono la Fiera Antiquaria che rimane la più importante d’Italia ma che, da anni, soffre sia per problemi di un mercato che ha ridotto i consumi ma anche a causa di problemi specifici della fiera”. Per gli operatori aderenti a Confesercenti c’è bisogno di una nuova dislocazione dei banchi, nuovi riferimenti organizzativi, e promozione.

“Il primo, e forse il più semplice – aggiunge Landini - tra i tanti che affliggono la fiera e che non dovrebbe essere troppo difficile risolvere ma che seppur sollecitato da tempo è ancora irrisolto, è la necessità che la dislocazione dei banchi sia rivista. L’allargamento forse ottimista di qualche anno fa ha fatto si che la fiera oggi, conseguenza anche delle cessazioni, manifesti larghi ‘buchi’ sul percorso che non garantiscono la continuità espositiva necessaria ad una fiera che funziona”.

“Riteniamo – puntualizza il presidente di Confesercenti - a questo proposito che occorre alla fiera dare rapidamente i riferimenti “organizzativi”: il superamento dell’associazione fiera corrisponde nei fatti alla seria difficoltà a trovare interlocutori, aggravati dal fatto che il personale del Comune che aveva assolto al ruolo non è stato ancora sostituito”. Infine c’è il grande tema della promozione: “occorre fare di più, molto di più di quanto si è fatto fino ad oggi. L’ultimo piano di promozione risale ad una quindicina di anni fa, successivamente si è fatto molto poco perlomeno non quanto richiedeva il combinarsi di una fiera che ha visto cadere i consumi del settore e soprattutto tanta concorrenza in giro per l’Italia. Le centinaia di fiere che sono nate in Italia hanno reso più difficile una presenza costante e numerosa dei visitatori la fiera; la concorrenza che una parte di queste fiere, che talvolta denunciano gli operatori non obbligano al rispetto di alcune norme, ha contribuito all’impoverimento della fiera”.

Per Confesercenti quindi “occorre fare di più e soprattutto fare presto per affrontare i problemi della fiera: il fatto che sia la prima nata in Italia e che rimanga la più importante è condizione importante ma non più sufficiente a garantirne il futuro della fiera. Occorre perciò presto affrontare i problemi quotidiani e quelli più complessi e di lunga prospettiva legati alla promozione, questo hanno sottolineato con forza gli operatori intervenuti all’incontro, sottolineando il fatto che le idee e le proposte sul tavolo dell’amministrazione ci sono da tempo, sia quelle del recente convegno sulla fiera e le tante occasioni di incontro con degli operatori tramite le loro associazioni. Quello che manca ancora oggi è la continuità di azioni per affrontare i problemi della fiera.

Perciò gli operatori di Anva Confesercenti chiedono che “il Comune destini risorse importanti all’attività di promozione della fiera e che la fiera sia una manifestazione della città dove poter mettere le risorse della tassa di soggiorno. Inoltre quest’anno si festeggiano 50 anni della fiera: l’occasione è irripetibile anche dal punto di vista simbolico per azioni di rilancio della manifestazioni. La notizia odierna che sono state destinate all’occasione risorse significative rallegra e fa ben sperare per la riuscita dell’evento”.

Infine l’appello “a tutte le energie che ci sono intorno alla fiera, alcune nate anche recentemente, affinché si lavori tutti assieme, senza divisioni tra chi vende antiquariato nei negozi e chi nei banchi lungo le strade affinché le giuste priorità - che non sono diverse tra gli uni e gli altri - trovino il necessario coordinamento per affermare con più efficacia la necessità di rilanciare la fiera per salvarla da un declino che riteniamo assolutamente possa essere invertito.

Le note in Fraternita

L’orologio astronomico batteva i tocchi delle ore 12 e il Primo Rettore, Pier Luigi Rossi, ha aperto la finestra principale del Palazzo della Fraternita dei Laici. Il maestro Maurizio Pasqui ha suonato il primo brano musicale, “La Strada” di Nino Rota tratto dal film di Federico Fellini. E’ iniziato con questo brano musicale un nuovo cammino per il sostegno alla Fiera Antiquaria e al grande mondo dell’Antiquariato di Arezzo. Sono stati eseguiti poi altri brani musicali. La piazza e il pubblico hanno molto gradito questa nuova iniziativa della Fraternita, che ha voluto anche ricordare, assieme agli antiquari della Associazione Vasari, con la musica i tre antiquari deceduti in Arezzo nel mese di gennaio. Ogni primo sabato del mese sarà eseguito un concerto musicale per la Fiera Antiquaria dalla finestra principale del Palazzo di Fraternita in Piazza Grande. Il Palazzo ha visto tutte le edizioni della Fiera Antiquaria dal 1968 ma sempre con i portoni chiusi e come sfondo scenografico. Il Magistrato di Fraternita ha spalancato i portoni per accogliere gli antiquari, le aste dell’Antiquariato, il Vintage, ed ogni utile iniziativa culturale ed economica per favorire sviluppo economico e turistico di Arezzo.

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