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Pievi e castelli in musica, bilancio positivo per l’edizione del trentennale

Finisce l’edizione del trentennale del Festival Pievi e Castelli in Musica, ed è tempo di bilanci per una rassegna che quest’anno ha deciso di cambiare pelle pur mantenendo alcune delle sue caratteristiche fondamentali, trait d’union con le prime...

Finisce l’edizione del trentennale del Festival Pievi e Castelli in Musica, ed è tempo di bilanci per una rassegna che quest’anno ha deciso di cambiare pelle pur mantenendo alcune delle sue caratteristiche fondamentali, trait d’union con le prime edizioni.

“Siamo contenti di come è stato accolto dal pubblico il nuovo assetto del festival - dice Eleonora Ducci, sindaco di Talla e Vicepresidente della Provincia di Arezzo, che presso l’Unione dei Comuni ha la delega alla Cultura. Un po’ per necessità, e un po’ anche per desiderio di innovazione, abbiamo scelto di destagionalizzare gli eventi, evitando di intasare un calendario estivo già affollatissimo in Casentino, e spostando tutto all’inizio dell’autunno. Chiaro che abbiamo dovuto cautelarci riducendo le serate all’aperto, ma credo che il mix che ne è venuto fuori sia più che positivo. Mettendo insieme nello stesso cartellone nomi affermati come Nada o Giorgio Canali e produzioni locali e giovani artisti, siamo riusciti a incuriosire il pubblico di ogni età e questo è positivo. I concerti gratuiti o a bassissimo costo sono e devono restare un’altra cifra distintiva del festival, affinché sia accessibile a tutti e avvicini il pubblico a questa iniziativa che nonostante tutte le difficoltà cerchiamo comunque di portare avanti”.

Ducci infine si dice sicura che “Questo anno di cambiamento è stato per noi una scommessa, ma ci ha dato segnali che possiamo interpretare per continuare su questa strada. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato al’organizzazione del festival per la passione che ci hanno messo, e gli sponsor che ci sostengono; invito infine i Comuni a continuare a credere a Pievi e Castelli, perché può essere anche un ottimo palcoscenico per le eccellenze musicali locali e comunque per aumentare l’offerta culturale in un periodo diverso dal consueto tourbillon estivo”.

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