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Pazienza, passione e lavoro: 18 anni fa nasceva il presepe meccanico di San Giustino

Per metterlo insieme ci sono voluti 18 anni, migliaia di ore di lavoro e una pazienza infinita. La storia del presepe meccanico di San Giustino Valdarno parte proprio così. L’opera di Pietro Galletti è quella custodita all’interno di una vecchia...

Per metterlo insieme ci sono voluti 18 anni, migliaia di ore di lavoro e una pazienza infinita.

La storia del presepe meccanico di San Giustino Valdarno parte proprio così. L’opera di Pietro Galletti è quella custodita all’interno di una vecchia stalla situata a pochissimi passi dall’ingresso della pieve romanica dedicata a San Giustino martire. Centinaia di statuine. Oltre 40 elementi meccanizzati e un allestimento in continua espansione che, anno dopo anno, diventa sempre più particolareggiato. “La mia passione per questo genere di attività - spiega Pietro - è iniziata insieme a don Pasquale Mencattini storico parroco di San Giustino Valdarno. Lui stesso aveva allestito un presepe meccanico all’interno della vecchia sala del cinema situata a ridosso della chiesa de Il Borro, frazione dove ha trascorso tutta la sua vita. Da lui ho imparato le varie tecniche di allestimento e la cura nei dettagli e insieme abbiamo dato vita alla rappresentazione della natività a San Giustino. Al momento sono l’unico che si occupa della manutenzione e dell’allestimento”. L’eredità di don Pasquale Mencattini è stata poi raccolta da don Elio Milanesi che ha accompagnato il lavoro di Pietro Galletti per lungo tempo. Adesso il testimone è stato raccolto da don Mario Ghinassi nuova giuda spirituale di San Giustino.

“Sono arrivato qui due mesi fa - spiega il parroco - ho trovato una comunità operosa e pronta alla partecipazione. Anche piccole attività come questa sono la testimonianza di un impegno davvero notevole”.

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