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Cultura

"Patti in Florence" raccontata (anche) dalla Casa del Vento. La band protagonista del docufilm di Edoardo Zucchetti

Luca Lanzi e i musicisti aretini della Casa del Vento raccontano il loro incontro con la sacerdotessa del rock

Loro Patti Smith l'hanno conosciuta nel 2009 quando, dopo aver suonato le loro Migrantes, Ogni splendido giorno e Carne da Cannone, la videro avvicinarsi al palco ed esprimere tutto il proprio entusiasmo per quella musica che, lei stessa in più di un'intervista, definì fatta per lei. "Tre giorni dopo quel primo contatto, ci arrivò una email da parte del suo tour manager italiano che ci chiedeva se fossimo d’accordo ad una collaborazione con lei". Luca Lanzi, frontman della band Casa del Vento, ricorda così l'avvio di quello speciale rapporto artistico che lo ha portato, insieme a tutto il gruppo, a creare un sodalizio artistico con la sacerdotessa del rock. Loro, storici musicisti di Arezzo da sempre sulle barricate con pezzi sulla memoria e impegno sociale, sono tra le voci narranti del docufilm "Patti in Florence" che, domenica 15 novembre, inaugurerà il prestigioso Festival dei popoli, giunto alla sua 61esima edizione. A causa alla pandemia in corso, in attesa di poterlo proiettare nelle sale nazionali, il Festival ha spostato l’intera programmazione nella sala virtuale PiuCompagnia in collaborazione con MyMovies. Quindi l'anteprima mondiale sarà on demand, circostanziata al territorio italiano, per 72 ore, da domenica 15 novembre a mercoledì 18 novembre ore 20.30.

La pellicola, realizzata da Edoardo Zucchetti, è un racconto corale sul rapporto viscerale tra l'artista statunitense e Firenze. "Patti in Florence è un racconto in musica e parole sul rapporto speciale tra Patti Smith e la città di Firenze, nato in occasione del leggendario concerto del 11 settembre 1979 allo stadio Artemio Franchi davanti a 80.000 spettatori. Un ponte culturale tra gli Stati Uniti e l'Italia, tra New York e la Toscana, che la stessa Patti Smith ha voluto celebrare trent'anni dopo con il progetto "I was in Florence", fatto di performance e improvvisazioni fra strade, musei, teatri e piazze".

Un amore intenso che è stato cristallizzato all'interno della pellicola dove vengono raccolte le immagini dei giorni fiorentini di Patti Smith e, soprattutto, dove la narrazione è affidata a chi visse con lei un'esperienza unica. Tra questi ci sono i musicisti della Casa del Vento che, come noto, con lei hanno avviato una collaborazione che li ha portati in giro per l'Europa e per l'Italia. Tra gli intervistati da Zucchetti nella sua pellicola ci sono Luca Lanzi e Massimiliano Gregorio, rispettivamente voce e basso, e poi gli altri componenti - Sauro Lanzi, Fabrizio Morganti, Andreas Petermann e Riccardo Dellocchio - vengono immortalati durante lo strepitoso live con Patti Smith.

"Nel settembre del 2009 la Casa del Vento venne invitata a suonare al Mandela Forum di Firenze in occasione del meeting nazionale di Emergengy - racconta Luca Lanzi - Insieme a tanti artisti venne invitata Patti Smith. Dopo la sua esibizione fu il nostro momento sul palco. Terminato di suonare Patti ci venne incontro a lato del palco non solo per farci i complimenti ma per chiederci un contatto e alcuni nostri dischi. Dopo tre giorni ricevemmo un’email da parte del suo tour manager italiano dove ci chiedeva se fossimo d’accordo ad una collaborazione con lei. Da qui nacque tutto. Nel 2010 una delle date del nostro tour che ci ha portato in giro per varie città italiane, ci ha portato di nuovo a Firenze al suo fianco. Poi da lì si sono sviluppate altre collaborazione tra cui l'aver suonato due brani per il suo album Banga e partecipazioni a festival a Parigi, Roma, Siena, Milano. E poi ancora il reading, indimenticabile, all'interno della basilica di San Francesco ad Arezzo e il concerto di Montevarchi dove Patti fu nostra ospite. Un'esperienza unica che speriamo possa ricapitare presto".

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