Alla scoperta dell'orologio astronomico della Fraternita dei Laici
In alcuni momenti della giornata e durante le visite guidate è possibile vedere la scenografica ricarica manuale e giornaliera dell’orologio
All’interno del Museo della Fraternita dei Laici, alla fine del percorso, salendo fino in cima alla torre, è possibile ammirare, oltre alla splendida vista panoramica dalla terrazza, il meccanismo dell’antico orologio astronomico.
L’orologio venne commissionato nel 1550 dalla Fraternita dei Laici a Felice di Salvatore Vannucci da Fossato, mastro costruttore proveniente da Fossato di Vico, e fu terminato nel 1552.
La data di completamento dell’orologio e la firma del costruttore sono incise nella parte superiore del castello dell’orologio.
Tra gli interventi di modifica più significativi ricordiamo quello del 1687 in cui Padre Filippo Teodoro sostituì il sistema a bilanciere con il pendolo e l’ultimo intervento di restauro del 1998 a cura dell’Istituto Tecnico Industriale “Galileo Galilei” di Arezzo.
La macchina è costituita da due grandi gruppi di ingranaggi: quello dei treni del movimento orario dell’orologio e delle suonerie e quello del movimento planetario, posto a ridosso del quadrante esterno.
L’orologio funziona grazie al meccanismo dei contrappesi, infatti attaccate alle tre corde ci sono tre grandi pietre ed ha un’autonomia di 26 ore circa e quindi necessita di essere ricaricato una volta al giorno.
La ricarica consiste nel riavvolgere le tre corde sul tamburo portando le tre pietre fino in cima alla struttura del castello in ferro.
L’orologio è suddiviso in tre sezioni (treni) costituenti il meccanismo interno al castello:
• Treno del movimento per la scansione del tempo (il primo treno);
• Treno dell’azionamento della suoneria dei quarti (il secondo treno è collegato con le due campane laterali che suonano ogni quarto d’ora);
• Treno dell’azionamento della suoneria delle ore (il terzo treno è collegato alla campana centrale che suona ogni ora e si ripete per la mezzora. La campana centrale suona da uno fino un massimo di sei rintocchi dividendo la giornata delle 24 ore in 4 gruppi di 6 ore).
Il quadrante è costituito da un’unica lancetta a forma di giglio dorato e poi dall’orologio astronomico costituito da una sfera dorata centrale con intorno il sole e la luna secondo la concezione tolemaico – aristotelica. La luna è una sfera dipinta per metà di oro e per metà di nero e girando sul proprio asse indica le fasi lunari. Il quadrante interno mobile di rame presenta un calendario lunare dipinto sulla corona esterna della circonferenza (29 giorni con numeri arabi).
Nel quadrante esterno sono riportate le ore della giornata da I a XII in numeri romani. La mostra circolare delle ore è decorata, negli angoli del quadrato che la iscrive, con quattro mascheroni dipinti rivolti con le bocche verso il centro che rappresentano quattro venti che soffiano verso la terra e quindi rappresentano i quattro punti cardinali della “rosa dei venti”.
In alcuni momenti della giornata e durante le visite guidate è possibile vedere la scenografica ricarica manuale e giornaliera dell’orologio.
Il Museo della Fraternita dei Laici è aperto tutti i giorni, dalle ore 10:30 alle 18:00.
Biglietto intero 5 €
Biglietto ridotto per residenti nel Comune di Arezzo 3 €
Biglietto visita guidata 7 €
Ingresso gratuito per ragazzi sotto i 14 anni e persone con disabilità