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Nati per Leggere: firmato il protocollo d'intesa

Firmato nella sala Giostra del Saracino di palazzo comunale il protocollo d’intesa per la promozione ad Arezzo del programma Nati per Leggere. Protagonisti dell’accordo l’assessore alle politiche sociali e sanitarie Lucia Tanti, Alessandro Artini...

Firmato nella sala Giostra del Saracino di palazzo comunale il protocollo d’intesa per la promozione ad Arezzo del programma Nati per Leggere. Protagonisti dell’accordo l’assessore alle politiche sociali e sanitarie Lucia Tanti, Alessandro Artini per la Biblioteca Città di Arezzo e la Rete documentaria aretina, Francesca Lucani per la Federazione italiana scuole materne, Giovanni Poggini per l’Associazione culturale pediatri ed Evaristo Giglio per la Asl Toscana sudest.

Nati per Leggere è un programma di promozione della lettura in età precoce (0-6 anni), di protezione dallo svantaggio socio-culturale e dalla povertà educativa. Il cuore del programma è la lettura in famiglia, a bassa voce, intesa come momento che crea relazione e intimità tra adulto e bambino.

“Il protocollo – ha sottolineato Lucia Tanti – sostanzia e dà copertura istituzionale a un progetto già esistente e che ben si concilia alle scelte politico-culturali della giunta Ghinelli. Ogni tipo di manifestazione artistica, dalla letteratura alla musica, alle arti figurative, costituisce un tassello di una strategia di fondo che non è solo culturale in senso stretto ma coinvolge i terreni dei rapporti con le scuole, con le famiglie e anche aspetti di coesione sociale. Il livello di benessere di una comunità passa infatti da contesti più ampi come la lettura condivisa, piuttosto che la musica: d'altronde le ricerche scientifiche dimostrano quanto socializzare, e la cultura è socializzazione, sia positivo per la tenuta e il benessere di una società. Il protocollo permette infine di confermare per la biblioteca la nostra idea di realtà attiva e non di mero luogo di deposito. Leggere fa bene perché rende colti e quindi liberi e fa bene perché sostiene percorsi cognitivi fondamentali per la salute”.

Alessandro Artini: “con un libro non si è mai soli e recentemente la biblioteca si è dotata, ad esempio, di libri utili alla comunicazione aumentativa, dunque privi di testi: i silent-book. Sfruttando ogni potenzialità e sviluppo di questo strumento. Le parole possono essere aggiunte da una madre o dal bambino stesso. I media tendono invece a nascondere la socialità così vogliamo riportare al centro dell'attenzione questa dinamica che significa peraltro adempiere al nostro compito di istituzione. A partire dai bambini”.

Giovanni Poggini: “leggere ponendosi in una relazione dal forte impatto emotivo, come può essere quella tra genitori e figli, già dai primi mesi di vita e con continuità, contribuisce positivamente a un significativo sviluppo cognitivo, linguistico ed emozionale. Nati per leggere è una cosa estremamente seria, utile all'intera società”.

Francesca Lucani: “nelle 32 scuole Fism organizzeremo incontri per le famiglie per diffondere la conoscenza del progetto”.

Evaristo Giglio: “siamo una comunità della salute e ciascun attore può contribuire ad allargarla, in base alle proprie competenze. La lettura ci viene in soccorso, dà la possibilità di trovare luoghi, fisici e immateriali, di incontro. Faremo una sensibilizzazione con specifiche attività formative e penso a spazi come la pediatria e il consultorio”.

Con il protocollo d’intesa, ogni partecipante si impegna a diffondere e sviluppare il progetto nell’area aretina, in ogni settore di competenza: dai servizi educativi e scolastici del Comune di Arezzo e della Fism all’ambito bibliotecario, da quello medico generale a quello più specificamente pediatrico. Gli obiettivi: sensibilizzare i genitori a favore della lettura precoce, incrementare il patrimonio librario delle biblioteche per la fascia 0–6 anni, promuovere il progetto presso i nuovi nati, acquisire o produrre materiale promozionale, realizzare attività di promozione della lettura.

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