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Cultura San Giovanni Valdarno

Musei digitali al servizio della comunità: la nuova veste dei poli valdarnesi

Il Sistema Museale del Valdarno si è dato nuova veste digitale grazie al contributo di 30mila euro da parte della Regione Toscana. Implementazione e aggiornamento del sito internet, elaborazione delle 3d experience per le visite virtuali, formazione del personale e nuove sinergie sono alcune delle novità presentate

Nuova veste digitale per il Sistema Museale del Valdarno che, grazie al recente regolamento approvato, ha potuto partecipare al bando regionale per i sistemi dell’agosto 2020 ricevendo un contributo di  30mila euro. All’interno del bando, “Musei digitali al servizio della comunità”, sono state previste una serie di azioni che hanno permesso al Sistema di porsi come realtà attiva e capace di affrontare le problematiche occorse ai luoghi di cultura soprattutto a seguito delle chiusure e delle misure sanitarie messe in atto per l’emergenza Covid 19.

“Fin dalla sua costituzione, il Sistema Museale del Valdarno – ha dichiarato la coordinatrice del Comitato tecnico-scientifico Paola Bertoncini – ha avuto come obiettivo principale quello di contribuire allo sviluppo economico e civile della comunità locale, attraverso lo svolgimento di attività di promozione e valorizzazione del sistema dei beni di interesse artistico, storico e paesaggistico, di attività culturali, di attività di formazione, ricerca, progettazione, di attività di sviluppo del turismo culturale sostenibile. Mai, come negli ultimi due anni, momenti di difficoltà economiche e sociali derivate dall’emergenza sanitaria, l’azione congiunta del Sistema si è rivelata fondamentale per un ‘ristoro culturale’ capace di offrire occasioni di socialità per la comunità locale e per i turisti. Il lockdown ha portato tutte le istituzioni museali a dotarsi e/o implementare le proprie strategie in ambito digitale per inviare un messaggio chiaro: il museo esiste e continua a essere importante vettore culturale e sociale anche a porte chiuse”. In seguito, la riapertura dei musei, spesso parziale e condizionata, è stata formulata secondo parametri nuovi, facendo tesoro del rinnovato bagaglio di conoscenze e competenze digitali per mantenere la relazione con il pubblico in remoto, oltre che in presenza. “Il progetto – continua Bertoncini –  ha previsto dunque una complementarità tra azioni fisiche e virtuali. Il digitale è divenuto in poco tempo una strada imprescindibile e stimolante da percorrere per attivare nuovi tipi di contenuti e raggiungere nuove tipologie di pubblico”.

Le azioni intraprese e i nuovi servizi per il cittadino sono stati presentati questa mattina durante la conferenza stampa che si è tenuta a Palomar, la nuova Casa della cultura a San Giovanni Valdarno.

Erano presenti la coordinatrice del Comitato tecnico-scientifico Paola Bertoncini, il presidente del comitato di indirizzo Fabio Franchi e i membri del comitato tecnico scientifico e del comitato di indirizzo.

Fra le strategie messe in campo, fondamentale è stata l’implementazione e l’aggiornamento del sito del Sistema museale (https://www.museidelvaldarno.it/) con una piattaforma online di streaming con video, immagini, interviste e contenuti inediti per la fruizione e l’interazione on-line e on-site e dei canali social del Sistema museale con un nuovo visual e una nuova user experience per un’immagine digitale coordinata. Il sito, più fruibile, si pone come pagina di riferimento per narrare la cultura del territorio e i musei aderenti al Sistema. Un portale capace di accogliere le nuove proposte dei musei e che dialoga costantemente con le azioni previste dalla social media manager per un coordinamento di immagini e contenuti.

E’ stata inoltre studiata l’elaborazione di un modello di 3d experience (3d musei navigabili) per le visite virtuali con contenuti aumentati per la fruizione digitale e interattiva, in forma integrata rispetto alla visita on-site. I musei aderenti al sistema hanno avuto la possibilità di ampliare con una visita tridimensionale con realtà aumentata i contenuti delle proprie collezioni rendendo il patrimonio godibile sotto altre forme e più accessibile anche in situazioni di temporanea chiusura delle strutture.

Non manca la sensibilizzazione e la formazione del personale interno dei musei in campo digitale e nel settore delle nuove tecnologie. Le professionalità impiegate nei musei aderenti al sistema hanno avuto l’opportunità di essere formate sia per quanto riguarda l’aspetto “comunicazione online” che attraverso un percorso di condivisione per lo sviluppo di pratiche sociali e di comunità per incrementare ancor più quella funzione culturale e sociale che sono basi fondanti della sua mission.

Importante inoltre lo sviluppo di nuove sinergie con i principali interlocutori territoriali, quali i principali fruitori dei musei - con particolare riferimento alle scuole ma anche agli enti e ai servizi sociali, alle associazioni ricreative - per individuare, pianificare e realizzare linee di sviluppo efficaci. Il Sistema ha avuto modo di creare un piccolo ebook (catalogo in pdf) relativo alle attività educative previste dai musei per l’anno scolastico 2020-2021, in continuità con esperienze precedenti ed analoghe (Didaddicarte). Contemporaneamente si sta tentando di mettere il Sistema “in ascolto” nei confronti delle realtà scolastiche ed educative del territorio attraverso questionari e incontri online.

Infine sono state definite le  attività di mediazione culturale e sociale circolari (on-line e on-site), a carattere partecipativo, al fine di permettere un’esperienza museale ampliata e rinnovata. Il Sistema Museale del Valdarno ha partecipato ad una serie di incontri, attraverso i direttori dei vari musei, promossi dal Sistema Zonale dell’Educazione e coordinati dall’associazione Conkarma rivolti alla costituzione di una “comunità educante”.

E’ con grande soddisfazione che presentiamo il progetto messo in campo dal Sistema Museale del Valdarno nell’ultimo anno. – ha dichiarato Fabio Franchi, presidente del comitato di indirizzo del Sistema – Un progetto che, ci preme sottolinearlo, in ragione della sua completezza e della sua articolata strutturazione, ha ottenuto il massimo contributo erogabile dalla Regione Toscana nel bando per i Sistemi Museali 2020. La soddisfazione è duplice. Da una parte, infatti, è il segno tangibile di come il percorso di consolidamento del Sistema Museale, che abbiamo intrapreso sin dal 2019, abbia dato e stia dando frutti estremamente positivi, si sia rivelato una scelta vincente e lungimirante e testimoni, in modo concreto, come sia possibile e, direi, auspicabile sviluppare politiche culturali unitarie e coordinate di vallata. Dall’altro lato, il valore del progetto è ancora più apprezzabile se teniamo conto che è stato realizzato nel bel mezzo di uno dei periodi più bui per la cultura e in particolare per le istituzioni museali, duramente colpiti dalla pandemia da covid-19. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che la pandemia ha costretto i musei a restare chiusi per la maggior parte del tempo nell’ultimo anno e mezzo. Eppure, nonostante tutto, il Sistema Museale del Valdarno ha reagito e ha guardato avanti. Pur con i musei costretti alla chiusura, abbiamo tenacemente lavorato per renderli fruibili a distanza, con visite online, ricostruzioni 3D, attività online. Ma – cosa ancora più significativa – il frutto di questo lavoro, e di questa fruizione alternativa, “da remoto”, dei musei, non ha solo guardato avanti: ha anche guardato oltre. Ha guardato al dopo pandemia, ad un nuovo, più completo e più autentico modo di vedere il museo. Il sito rinnovato del Sistema, le ricostruzioni 3D, gli investimenti in comunicazione, i rapporti con le scuole e il territorio rappresentano un punto fermo con cui ci proiettiamo fuori dalla pandemia, in una rinnovata funzione de musei, insostituibile presidio culturale, da una parte, ma anche protagonisti dello sviluppo sociale ed economico del territorio. E, grazie alle competenze acquisite in questo anno, grazie ai nuovi e ai rinnovati strumenti messi in campo, ci apprestiamo ad affrontare le sfide del futuro. Un particolare ringraziamento va, da parte mia e di tutto il Comitato di Indirizzo, ai direttori dei musei: professionisti attenti, appassionati e competentissimi, che, grazie ad uno straordinario lavoro di gruppo, grazie ad un contatto quasi quotidiano, hanno reso possibile e concreto quanto presentiamo questa mattina”.

Per mettere a regime il grande lavoro di digitalizzazione dei musei del Sistema sono state attivate specifiche collaborazioni, coinvolgendo aziende del settore ed un esperto di digital strategist nella fase di progettazione della strategia digitale e nella sua costruzione. Insieme al personale interno dei musei, è stato definito un piano editoriale organico, interconnesso e innovativo. La collaborazione con un digital strategist permette di potenziare e di elevare la qualità della presenza online del Sistema e di uniformare le differenze dei musei valorizzandone la peculiarità e nel contempo l'organicità, disegnando un’immagine unitaria e coerente. A questa figura è stato dato il compito di sviluppare e intercettare l’interesse di un ampio pubblico, creando così la possibilità di  una interazione  che stimoli una  visita dal vivo e, in generale, un arricchimento culturale. Le azioni promosse si legano ad una pubblicazione costante di post sui canali social del sistema (pagina Facebook e pagina Instagram), la creazione di una mailing list e l’invio di newsletter informative sulle attività del sistema, la creazione di hashtag specifici ai quali far riferimento costantemente sia come Sistema Museale del Valdarno sia come singoli musei e l’individuazione di possibili influencer in grado di potenziare l’immagine online del Sistema.

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