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Motore, azione. Giovanni Veronesi al Passioni Festival: “No, l’Italia non è un paese per giovani”

“L’arrivo dei migranti è strumentalizzato dalla politica, continuamente mostrato dai media. I ragazzi che se ne vanno dall’Italia, lo fanno nel silenzio più assoluto”. E’ diventata quasi una missione, quella di Giovanni Veronesi: raccontare le...

“L’arrivo dei migranti è strumentalizzato dalla politica, continuamente mostrato dai media. I ragazzi che se ne vanno dall’Italia, lo fanno nel silenzio più assoluto”. E’ diventata quasi una missione, quella di Giovanni Veronesi: raccontare le storie di chi parte, giovanissimo, per cercare fortuna lontano dal Belpaese. A Londra, in America, in Australia, in Belgio. “Ma dai, chi ci andrebbe in Belgio?”, ha detto in una recente intervista pubblicata da Rolling Stones. Attore, regista, sceneggiatore, Veronesi è da tre anni voce radiofonica di “Non è un paese per giovani” su Radio Due, una trasmissione che dà voce ai ragazzi che lasciano l’Italia per lavoro. Le loro storie hanno ispirato il film omonimo del regista, uscito al cinema lo scorso marzo. Di questo e di molto altro si parlerà domani, venerdì 27 aprile alle 21, al Circolo Artistico di Arezzo: sul palco dell’Arezzo Passioni Festival salirà proprio Giovanni Veronesi, grande ospite dell’evento di primavera della kermesse. A condurre la conversazione sarà il direttore artistico dell’Arezzo Passioni Festival, il giornalista e scrittore Andrea Scanzi. La serata, realizzata con il sostegno di Ingram, Estra, Sabot, Coingas, Atlantide Adv, Italpreziosi, Falcinelli Diamanti e in collaborazione con Tenuta Sette Ponti, Vogue Hotel, Ristorante La Pieve, Comune di Arezzo, ristorante Antica Fonte, La Feltrinelli Point, sarà introdotta dai coordinatori della manifestazione: Marco Meacci e Mattia Cialini. Ingresso libero.

L’evento di lancio dell’edizione estiva 2018, sarà l'occasione per scoprire uno dei protagonisti contemporanei del grande schermo italiano. Toscano, nato a Prato 55 anni fa, scanzonato, verace, mai banale: Veronesi è uno spirito libero, recentemente è intervenuto – mosca bianca tra gli uomini di cinema italiani – a difesa di Asia Argento che aveva parlato di passate violenze sessuali e che era poi stata attaccata per la tardiva denuncia. Asia Argento, peraltro, è stata protagonista di uno dei primi film di successo del regista, Viola bacia tutti, del 1998. Veronesi è stato anche sceneggiature per Francesco Nuti, Leonardo Pieraccioni, Carlo Verdone e Massimo Ceccherini. Tra gli altri film, ha collaborato ai successi Willy Signori e vengo da lontano (1990), I laureati (1995), Il ciclone (1996), Fuochi d'artificio (1997), C'era un cinese in coma (2000), Una moglie bellissima (2007) e Io & Marilyn (2009). Ha diretto Che ne sarà di noi (2004) con Silvio Muccino ed Elio Germano e ha poi riscosso un enorme successo con Manuale d'amore (2005), Manuale d'amore 2 (2007) e Manuale d'amore 3 (2011). Ma è il tema della fuga all’estero dei più giovani ad avere appassionato recentemente Veronesi, un argomento che è anche al centro della fortunata trasmissione radiofonica “Non è un paese per giovani” condotta ogni mattina dalle 8 alle 10 assieme a Massimo Cervelli su Radio 2. Alcune storie raccontate in radio sono confluite nella sua ultima fatica cinematografica che racconta, con tono a tratti divertito, a tratti malinconico e crudo, l’emigrazione dei giovani italiani di oggi. La serata del Circolo Artistico sarà trasmessa in diretta Facebook sulla fanpage Arezzo Passioni Festival, a cura di Atlantide Adv.

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