Morti grottesche di personaggi illustri nel Medioevo, il nuovo libro di De Fraja
Le vicende riesumate offrono un quadro delle vicende umane più svariate, che conducono comunque al fine ultimo comune a tutti gli esseri viventi in cui grandi esistenze, alla fine, subiscono le sorti dello stesso mondo in cui vivono le esistenze di uomini misconosciuti
Si intitola Morti grottesche di personaggi illustri nel medioevo il nuovo libro di Simone De Fraja, avvocato aretino e autore di saggi storici. Il libro, pubblicato da Letizia Editore, potrebbe apparire come un divertissement o una raccolta di fabliaux, ma non ne ha il contenuto frivolo o giocoso che la dovrebbe contraddistinguere; questo studio, non è nemmeno un piccolo catalogo di aneddoti e curiosità sulle morti, o sulle modalità di exitus, di personaggi illustri nel medioevo.
Sono personaggi illustri che muoiono al pari di tutti gli altri, nella sfortuna, nella distrazione e nella malattia.
Più che un cabinet de curiosité, dove scienza e meraviglia vengono raccolte in un tentativo di classificazione abbacinando l’osservatore, ricchi o potenti e poveri e meschini. le vicende riesumate, ed è il caso di dirlo, offrono un quadro delle vicende umane, più svariate, che conducono comunque al fine ultimo comune a tutti gli esseri viventi in cui grandi esistenze, alla fine, subiscono le sorti dello stesso mondo in cui vivono le esistenze di uomini misconosciuti,
Dunque, questo étude de niche, per dargli un nome, non incarna nemmeno un “capriccio” o una idea stravagante o bizzarra.
"Non si esce vivi dalla vita. È una sentenza da cui non si può prescindere per vivere al meglio. L’ineluttabilità della fine ci fa inorridire, rendendo sgradevole la vita medesima - scrive Alessandro Meluzzi commentando l'opera di De Fraja -. In realtà, la morte è una condizione che non solo va accettata ma andrebbe celebrata. Questo saggio che avete tra le mani è un modo per ridimensionare i problemi e riderci su, ricordandosi che a tutto c’è rimedio tranne che all’osso del collo, come scriveva Bacchelli nel suo più noto romanzo ‘Il mulino del Po’. Simone De Fraja dà alle stampe un’opera geniale che mitiga in modo eccelso la paura e l’ilarità della morte."
De Fraja, come detto, è avvocato, saggista e studioso delle fortificazioni medioevali. Il suo interesse si è concentrato sulla storia del territorio della città di Arezzo, ove vive; esperto di fortificazioni locali, ha tenuto interventi e conferenze sull'argomento e si è occupato del pensiero neoclassico ed esoterico del secolo XVI.