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Montecchio Vesponi: un mondo tutto da scoprire. Le iniziative

Una giornata dedicata a Montecchio Vesponi con due iniziative che parlano del passato, ma soprattutto, quella conclusiva, metterà l’accento al suo futuro. Sabato prossimo 19 novembre alle ore 16.00 alla Chiesa di Sant’Angelo al Cassero è...

Una giornata dedicata a Montecchio Vesponi con due iniziative che parlano del passato, ma soprattutto, quella conclusiva, metterà l’accento al suo futuro.

Sabato prossimo 19 novembre alle ore 16.00 alla Chiesa di Sant’Angelo al Cassero è previsto l’incontro-presentazione del progetto di allestimento dei reperti preistorici-romani provenienti dallo scavo effettuato alcuni anni fa a Strasicura, la cittadella della sicurezza stradale che sorge ai piedi del castello di Montecchio Vesponi.

A seguire, ore 18.00, sempre alla Chiesa di Sant’Angelo, è previsto un incontro, organizzato dalla Fondazione Nicodemo Settembrini, con il professor Leonardo Magionami dell’Università di Siena dal titolo “Erbe e conoscenze botaniche in Valdichiana” durante il quale verrà effettuato un focus sull’hortus siccus presente nel Fondo Antico della biblioteca castiglionese. Presente all’iniziativa Valentino Mercati, presidente di Aboca, che proprio nei giorni scorsi ha ricevuto dall’Università di Pisa la laurea in Biotecnologie vegetali e microbiche.

Montecchio Vesponi è la frazione più popolosa di Castiglion Fiorentino, 1251 residenti. Lo è oggi e probabilmente lo è sempre stata. Questo grazie agli insediamenti che risalgono fin dalla preistoria e che si sono sviluppati e qualificati anche con gli interventi leopoldini. Oggi, l’ambito è caratterizzato dalla permanenza dei segni della bonifica granducale con la presenza delle antiche fattorie che mantengono inalterato il sapore e la tradizione agricola della Valdichiana. Un cuore pulsante dell’incantevole valle che nei secoli è sempre stata un punto di riferimento per lo sviluppo della civiltà.

“Montecchio Vesponi ha una storia millenaria, esempio pratico è il castello con la sua storia e quella del condottiero inglese, John Hawkwood, e nonostante l’attraversamento della strada regionale e della linea ferroviaria la frazione è riuscita a mantenere inalterato il suo connotato agricolo. Ancora oggi è possibile ‘leggere’ la nostra storia attraverso gli insediamenti, strutture che diventeranno il perno del nostro futuro anche economico. da Montecchio parte la sfida per il nostro domani” dichiara il sindaco Mario Agnelli.

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