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La Fraternita recupera il più antico manoscritto di Guido Monaco. E' custodito a Montecassino, Arezzo lo chiede per una mostra

Da mille anni Guido d’Arezzo testimonia la sua città nel mondo. Nel colle di Pionta, nella cittadella vescovile, il Monaco ha insegnato il suo metodo musicale. Arezzo è stata la culla della musica. Il Magistrato della Fraternita dei Laici e il...

Da mille anni Guido d’Arezzo testimonia la sua città nel mondo. Nel colle di Pionta, nella cittadella vescovile, il Monaco ha insegnato il suo metodo musicale. Arezzo è stata la culla della musica. Il Magistrato della Fraternita dei Laici e il Primo Rettore Pier Luigi Rossi hanno realizzato una azione di recupero del più antico manoscritto di Guido d’Arezzo, custodito presso la Biblioteca Monumentale della Abbazia di Montecassino. Manoscritto del XI secolo. E’ stato sviluppato un serio e costante rapporto culturale tra Abbazia e Fraternita nel nome di Guido d’Arezzo. Questo impegno ha portato alla pubblicazione del manoscritto Cod. 338, nel quale è riportato il metodo musicale inventato da Guido. La pubblicazione del Cod 338 con note illustrative e dotte relazioni è stato pubblicato anche con il finanziamento dato dalla Fraternita. Il libro sarà presentato nelle prossime settimane in una conferenza che si terrà nel Palazzo di Fraternita. Il Magistrato esprime la volontà di chiedere all’Abate di Montecassino di essere presente alla conferenza su Guido d’Arezzo e di concedere per un giusto tempo il più antico manoscritto del Micrologus da esporre al pubblico nel Palazzo di Fraternita.

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