rotate-mobile
Cultura Centro Storico / Via San Francesco

I libri, i racconti al telefono e le letture selvagge. La favola di Elena, Anna e Barbara

Nel 2013 accettarono la scommessa di aprire la prima libreria interamente dedicata a bambini e ragazzi. Dieci anni dopo le titolari della Casa sull'Albero sono pronte a festeggiare con la città

Fantasia al potere. Sempre e a ogni costo. La filosofia che Elena, Anna e Barbara hanno scelto di abbracciare è sintetizzabile in queste tre parole. “Noi offriamo accesso a materiale artistico - raccontano - e l’arte, si sa, non ha alcuna utilità pratica. L’arte è per l’arte”.

La casa sull’albero, la libreria per bambini e ragazzi di via San Francesco ad Arezzo, è pronta a spegnere le sue prime 10 candeline. Un anniversario che segna il raggiungimento di un importante traguardo e che, di fatto, rende merito al lavoro svolto da tre donne che, ciascuna con il proprio bagaglio emotivo e professionale, hanno creduto in un progetto senza precedenti per Arezzo. “Barbara è l’anima organizzatrice. Lei è quella pragmatica. Anna è l’artista. La sua formazione personale si è sviluppata nel campo delle arti figurative. Io invece (Elena ndr) sono quella che ha la passione per la letteratura. Tutte differenti ma, allo stesso tempo, simili e con la passione per i buoni libri”.

Come nasce La Casa sull’Albero? “È stato il punto di arrivo di una lunga serie di riflessioni. Ad Arezzo mancava uno spazio dedicato alla letteratura per ragazzi e bambini. Un giorno Elena se ne uscì fuori con questa idea e poco dopo riuscimmo a prendere forza per realizzarla”. E il nome invece? Chi lo ha scelto? “È stata una decisione collettiva. Ci siamo lasciate ispirare dal titolo di uno dei testi più famosi di Bianca Pitzorno, stimata autrice di opere di letteratura per l’infanzia. Abbiamo subito capito che era il nostro e non lo abbiamo mai più cambiato. Il logo invece si è evoluto. Quello attuale è stato realizzato da Andrea Antinori, uno dei migliori illustratori al mondo. Piccoli, grandi elementi che ci rappresentano profondamente”. Vi ricordate il giorno zero della libreria? Che tipo di reazioni otteneste dai genitori? “Inizialmente molti erano curiosi, non capivano bene che cosa stessimo facendo. A volte, soprattutto quando abbiamo fatto allestimenti giocosi nelle vetrine, ci è persino capitato qualcuno che abbia scambiato il nostro per un negozio di complementi d’arredo. Col tempo crediamo di essere diventate un punto di riferimento. Di fatto abbiamo risposto all’esigenza manifestata da molte famiglie che desideravano attività e posti stimolanti dove far trascorrere tempo ai propri figli. Noi oltre a proporre testi per i giovani lettori organizziamo incontri, laboratori e attività riscuotendo notevole adesione e consenso. Recentemente abbiamo avviato dei laboratori per i bambini dai 18 ai 36 mesi. Un esperimento che sembra riuscito e che ci gratifica molto”. Il primo libro che avete venduto? “Piccolo blu e piccolo giallo”. È stato anche il testo più apprezzato secondo lo storico delle nostre vendite, quello in assoluto più richiesto”. E uno che vi rappresenta? “Elena direbbe sicuramente “Le favole al telefono” di Gianni Rodari. È stato il testo a cui ci siamo ispirate durante il lockdown per realizzare la nostra personale versione di appuntamenti telefonici con i bambini. A chi ne faceva richiesta offrivamo la possibilità di ricevere una chiamata dove leggevamo una delle favole del maestro Rodari. È stato divertente e molto toccante. Barbara è pazzamente innamorata di “Skelling” di David Almond, Anna invece adora “Nel paese dei mostri selvaggi” di Maurice Sendak un testo che rispecchia la filosofia della nostra libreria e al quale ci siamo ispirati anche per la nostra rubrica settimanale, Lettori Selvaggi”.

La casa sull'albero festeggia i suoi primi 10 anni di vita

Leggi la rubrica Lettori Selvaggi

Sabato 25 marzo prendono avvio i festeggiamenti in occasione dei primi 10 anni di attività della libreria La casa sull’albero. Alle 17 la cittadinanza tutta è invitata a partecipare a "Fantastic Street Journey. La fantasia al potere!" con gli artisti Francesco Manenti e Daria Menichetti. Una passeggiata liberatoria in nome di Gianni Rodari tra i vicoli della città per giocare, immaginare, aprire il corpo e la mente. Un omaggio al più grande scrittore italiano di libri per ragazzi del '900, la cui poetica è al centro di "Esercizi di fantastica" in scena al Teatro Mecenate domenica 26 marzo alle ore 17 nell'ambito della rassegna “Altre Danze. Portiamo i ragazzi a teatro!”, curata da Associazione Sosta Palmizi.
 A conclusione della parata, di ritorno in libreria, un firmacopie con l'autrice di fama internazionale Arianna Papini, musica e brindisi di auguri.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

I libri, i racconti al telefono e le letture selvagge. La favola di Elena, Anna e Barbara

ArezzoNotizie è in caricamento