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Icastica, si conclude la terza edizione: sabato il finissage

Sabato 26 settembre 2015 ad Arezzo, Teatro Vasariano ore 17.00, Icastica - Arezzo art events saluterà la città alla presenza del Sindaco, delle autorità civili, dei partner, degli sponsor (main Chimet). Tra musica, letture, cocktail, Icastica...

Sabato 26 settembre 2015 ad Arezzo, Teatro Vasariano ore 17.00, Icastica - Arezzo art events saluterà la città alla presenza del Sindaco, delle autorità civili, dei partner, degli sponsor (main Chimet). Tra musica, letture, cocktail, Icastica chiuderà la sua terza edizione con la premiazione di 4 artisti e la presentazione del catalogo. La proclamazione dei vincitori sarà suggellata dalle Chimere naturalistiche di Giovanni Raspini, argentiere aretino, rappresentando così la cultura del contemporaneo internazionale secondo tre motivazioni: Premio della giuria (a maggioranza), Premio all'Icasticità (o pertinenza al tema 2015), Premio all'Originalità (o innovazione). Un altro momento per sancire il compendio iconografico della manifestazione sarà il catalogo Maretti Editore, bell'esempio di fotografia in situ e cura dei testi critici. Il Sindaco di Arezzo, Prof. Alessandro Ghinelli, presenzierà all'evento anche attribuendo il "premio del Sindaco" - novità di quest'edizione, insieme al segno e al colore dei murales permanenti di Sten-Lex, Moneyless, Eron, Seth a cura di 999 contemporary, con il sostegno di Fondazione Terzo Pilastro - Italia e Mediterraneo.

Esprime soddisfazione Fabio Migliorati, art director della kermesse: Icastica 2015 lascia una traccia indelebile nel trattamento di un'unica contemporaneità culturale, vivido coagulo di storia e linguaggi attuali in Arezzo; e si conferma l'emblema toscano della maniera forse più compiuta di affrontare il nodo dell'arte di oggi - quella interdisciplinarietà che nella nostra regione assume contorni in grado di estenderne i confini alla tradizione, alla capacità del folklore, al rito enogastronomico, insomma al senso estetizzato del quotidiano. Icastica riscopre il confronto tra paesaggio e arte, per ridurre fino all'amalgama il divario semiotico tra passato e presente: fra Ai Weiwei e il barocco aretino, fra Moataz Nasr e Piero della Francesca, fra Alfredo Pirri e il Cimabue.

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