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Guardiani della Galassia Vol.2 Voto: 9/10

C’eravamo lasciati più o meno tre anni fa con il primo Guardiani della Galassia, pellicola che rientra all'interno del Marvel Cinematic Universe ma che per ovvi motivi narrativi (siamo pur sempre tra galassie e pianeti nell’infinito ed ignoto...

C’eravamo lasciati più o meno tre anni fa con il primo Guardiani della Galassia, pellicola che rientra all'interno del Marvel Cinematic Universe ma che per ovvi motivi narrativi (siamo pur sempre tra galassie e pianeti nell’infinito ed ignoto spazio profondo) come ha spesso ribadito il regista e sceneggiatore James Gunn, opera al di fuori, almeno per il momento, dalle dinamiche terrestri in cui si muovono tutti gli altri supereroi Marvel.

In parole povere Gunn ha avuto la possibilità di creare una mitologia dei personaggi che non rispondesse ai paletti imposti dalla timeline che fino ad oggi (spin off e crossover con gli Avengers) Marvel Studios ha creato.

È chiaro che con l’arrivo dell’atteso Avengers: Infinity War i supereroi che abbiamo conosciuto da quel lontano 2008 (con Iron Man, primo film del Marvel Cinematic Universe) si uniranno alla banda di Guardiani più irriverente della galassia.

Ma dicevamo.

Dopo il primo capitolo in cui avevamo fatto la conoscenza dei cinque sgangherati personaggi (Peter Quill, Gamora, Drax, Rocket e Groot), in una pellicola che era un trionfo di colori, azione e battute a non finire, James Gunn prende nuovamente le redini di questo secondo episodio.

E dire che all’uscita del primo nessuno ci credeva, dopo tutto questi Guardiani della Galassia, anche nella loro controparte cartacea, parevano poco noti; per di più il regista che era stato scelto, per i meno avvezzi alla celluloide underground, era un nome che diceva quasi niente.

Ma James Gunn è uno che si è fatto le ossa crescendo a pane e Troma (ha scritto due cult sconsigliati a chi ha il palato fino come Tromeo and Juliet, che ha anche co-diretto con Lloyd Kaufman e Terror Firmer) e da vero eroe pure lui, si è caricato sulle spalle un onere enorme, perchè si sà “da un grande potere derivano grandi responsabilità”.

Così Gunn con il primo Guardiani della Galassia ha saputo rivoluzionare il mondo dei cinecomics (come poi hanno fatto anche Deadpool e Logan) che ormai da troppo tempo, pur regalando spesso film riusciti e di successo, rischiava di ripetersi.

Era lecito quindi aspettarsi un secondo capitolo, sempre da lui diretto e scritto, altrettanto entusiasmante.

Lo sappiamo bene: il secondo è sempre il più difficile. C’è la paura di deludere i fan e di non essere all’altezza della pellicola che lo ha preceduto, ma la storia ci ha insegnato che non è sempre andata così.

Prendiamo per esempio Star Wars Episodio V, superiore persino al primo Guerre Stellari, come anche Indiana Jones e il Tempio Maledetto.

Raro ma non impossibile.

Guardiani della Galassia Vol. 2 prende tutto quello che c’era di buono nel primo e lo ripropone ancora meglio.

Manca ormai l’effetto sorpresa, è vero, e la colonna sonora - assoluta protagonista che contribuisce a contraddistinguere la saga - in questo secondo capitolo è forse un pelino meno potente, ma il resto dei 136 minuti è fatto di tutto il meglio che si possa chiedere ad un film di questo genere, soprattutto quando si parla di un seguito.

Già i titoli di testa da soli varrebbero il prezzo del biglietto ma Gunn non si ferma, è un vulcano di idee visive e narrative che trasformano la pellicola in uno dei migliori esempi di come erano certi tipi di produzioni nei favolosi anni ‘80.

Ci si diverte, e pure tanto, in questa che ormai è di fatto una space opera a tutti gli effetti, con i suoi numerosi pianeti ed infinite razze aliene sempre ben rappresentate.

Non c’è uno sterile uso della computer grafica fine a se stessa (che è comunque tanta e di alto livello), ma tutto è fatto e creato per uno scopo.

Viene quasi da pensare che Gunn si sia potuto permettere di eliminare anche delle sequenze incredibili - del tipo che in altri film sarebbero stata le scene migliori - senza nemmeno preoccuparsi un pò, perché tanto aveva di meglio.

Nessuno dei personaggi, e sono tanti, vengono trascurati. Ad ognuno il suo spazio, e come per il primo capitolo saranno proprio loro a sostenere gran parte del peso della pellicola con riuscitissime caratterizzazioni.

Non è un segreto poi che ce ne siano anche di nuovi, come Ego, il padre di Peter Quill, aka Star-Lord, interpretato da un Kurt Russell sempre in formissima, o la sua assistente, l’aliena empatica Mantis.

E poi ancora il pazzo ma stupido Teserface o Stakar Ogord, un altro comandante Ravager interpretato da Sylvester Stallone, e persino David Hasselhoff!

Insomma, un’avventura di quelle che vi travolgeranno, a patto che amiate la fantascienza, e che vedrà ancora una volta i cinque Guardiani della Galassia più uniti che mai tra battute nonsense sparate a raffica, azione e pure una giusta dose di sentimentalismo perfettamente calibrata al punto che, parafrasando un cult come Stand by Me, ci si aspetta che da un momento all’altro uno dei protagonisti se ne esca esclamando di non avere mai più avuto amici come quelli che aveva quando era nei Guardiani della Galassia.

Ricordatevi di restare seduti nella poltrona fino alla fine dei titoli di coda (nei quali apparirà un personaggio presente nel prossimo Thor: Ragnarok) perchè ci sono ben cinque scene inserite nel mezzo. Ah, dimenticavo. Ovviamente c’è Baby Groot, ed è una delle cose più tenere che si siano viste sul grande schermo.

Voto: 9/10

Guardiani della Galassia Vol. 2 (Guardians of the Galaxy 2, USA, 2017)

Regia: James Gunn

Sceneggiatura: James Gunn

Cast: Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista, Vin Diesel, Bradley Cooper, Karen Gillan, Michael Rooker, Sean Gunn, Chris Sullivan, Sylvester Stallone, Elizabeth Debicki, Kurt Russell, Nathan Fillion e Tommy Flanagan. Film al cinema Famiglia all'improvviso - Istruzioni non incluse 6.5/10

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