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Cultura

Gli aretini scoprono le culture del mondo: alla sala “Malala Yousafzai” oltre 700 visite in un mese

Gli aretini scoprono le culture del mondo. Grande successo di pubblico infatti per la mostra, “Segni Umani. Viaggio interattivo e multisensoriale sul plurilinguismo quotidiano”, promossa da Oxfam Italia in collaborazione con l’associazione Segni...

Gli aretini scoprono le culture del mondo. Grande successo di pubblico infatti per la mostra, “Segni Umani. Viaggio interattivo e multisensoriale sul plurilinguismo quotidiano”, promossa da Oxfam Italia in collaborazione con l’associazione Segni Concreti negli spazi della Sala di Lettura e Documentazione Interculturale “Malala Yousafzai” della Casa delle Culture di piazza Fanfani: oltre 700 ingressi in un mese di esposizione, appena conclusa, comprese le visite di 33 scuole e di molte associazioni del territorio che hanno voluto percorrere gli spazi della mostra per scoprire qualcosa in più sulle lingue che, dopo essersi sviluppate in territori lontani, stanno oggi diventando parte della nostra realtà quotidiana. Numeri oltre le aspettative, che hanno spinto gli organizzatori a proporre l’iniziativa anche in altre città italiane, trasformando la mostra in una realtà itinerante.

“La multiculturalità è oggi un fattore essenziale della nostra vita quotidiana. - afferma Alessandro Bechini, direttore dei Programmi in Italia di Oxfam – C’è un interesse crescente verso il confronto con culture diverse e la volontà di contribuire ciascuno nel proprio quotidiano alla costruzioni di un’integrazione positiva, che deve essere accompagnata nel modo migliore”.

Crescono gli accessi alla Casa delle Culture: gli italiani terzi per numero di richieste

Crescono anche gli accessi allo sportello informativo che fornisce assistenza legale e logistica alla popolazione straniera e italiana del territorio aretino all’interno della Casa delle Culture, gestita da Oxfam Italia assieme al Comune di Arezzo e al Tavolo di Coordinamento della Casa delle Culture.

Da maggio 2013 a dicembre 2015 si sono registrati infatti oltre 19.000 accessi presso il servizio di front office fornito dagli operatori di Oxfam, con un incremento del 6,8% tra il 2014 e 2015 (499 ingressi in più).

E, salta all’occhio, come dopo gli stranieri provenienti da Bangladesh e Pakistan, siano proprio gli italiani (il 13%) ad avere usufruito di più dei servizi offerti, in particolare in relazione alla regolarizzazione dei collaboratori stranieri. Seguono le richieste di cittadini provenienti da Marocco, India e Albania.

Da segnalare inoltre, come nel secondo semestre del 2015, a fronte di oltre 4 mila ingressi, le richieste di informazioni sui documenti di soggiorno sono state le più frequenti (16%), seguite dalle domande sulle modalità di ottenimento della cittadinanza (15,6%) e dalla richieste per il rilascio dei documenti per l’ingresso in Italia (10,7%). Una crescita di utenti che in parallelo ha riguardato anche la Sala di Lettura e Documentazione Interculturale “Malala Yousafzai”, con un vero e proprio boom nel mese di febbraio: circa 800 ingressi e oltre 250 operazioni di prestito, prenotazione e rinnovo del materiale a disposizione di tutti gli aretini. Numeri raggiunti grazie alle diverse attività proposte come l’iniziativa gratuita “Storie alle Cinque!”, che anche nel mese di marzo offre laboratori e letture ad alta voce dedicate ai più piccoli per promuovere l’importanza della lettura e dell’ascolto nei bambini.

“I dati sulla forte crescita del numero di cittadini stranieri e italiani, che usufruiscono dei tanti servizi e attività offerti, ci restituiscono una fotografia, su come sta cambiando la città e più in generale la nostra società. – conclude Bechini – La Casa delle Culture di Arezzo sta diventando sempre più un modello positivo di gestione dell’accoglienza e dell’integrazione a livello nazionale, confermato dalla recente nascita (sul modello aretino) di una Casa delle Culture a Catania (in collaborazione con Uila), proprio nel cuore di quel territorio siciliano, che sta facendo fronte per primo a quell’ondata migratoria che, soprattutto dopo la recente chiusura della rotta balcanica, si sta riaffacciando adesso sulle coste italiane: saranno 6 mila i nuovi arrivi in Toscana nel 2016 secondo le stime del Governo”.

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