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Giostra Saracino Centro Storico / Piazza Grande

Voglia di Giostra, addio mascherine, tanti foulard. Il primo giorno di prove

Cominciato il conto alla rovescia per il Saracino di sabato, con il covid che sembra un lontano ricordo. In piazza punteggi alti e un'atmosfera frizzante come ai cari, vecchi tempi

Primo giorno di prove con un colpo d'occhio singolare. I tavolini dell'apericena arrivano a ridosso della lizza, al punto che qualcuno si sarà bevuto uno spritz con ghiaccio, fetta d'arancio e una spruzzatina di polvere. E magari avrà trovato un crine di cavallo tra le patatine. Ma per la Giostra, che torna nell'edizione di giugno a distanza di tre anni dall'ultima volta, si fa questo e altro.

Il covid, toccando ferro e le palle del buratto, sembra un ricordo lontano. Infatti in piazza non si vedono mascherine ma solo foulard, come ai cari, vecchi tempi. Quando Porta del Foro apre la sessione, di gente non ce n'è molta. Ma l'atmosfera è quella giusta: frizzantina, carica di attesa, adrenalinica. C'è voglia di Saracino, si sente sulla pelle e dai discorsi masticati su Tallurino che sfiderà l'amico Benzina, su Santo Spirito che vincerà con la sigaretta in bocca, su Porta Crucifera che non muore mai. Anche l'automa, noto per le bizze meccaniche, fa in pieno il suo dovere: ruota su se stesso senza problemi, accudito da Enzo Scartoni che è il suo medico personale nonché sponsor di una delle tribune con Orchidea Preziosi. Insieme a Chimet, Chimera Gold e Nuova Comauto ha portato un po' di soldi nelle casse della manifestazione, sdoganando quel marketing giostresco che una volta sarebbe stato impensabile e oggi è un passo nel futuro.

Poi tocca a Colcitrone affilare le lance, mentre ai tavolini c'è il pienone e il trattorino del Comune si mette in moto per spianare la lizza, ma solo per agevolare il galoppo dei cavalli. Se la polvere fnisce nei piatti, amen. Intanto è calata l'oscurità e la luna, quasi piena, squarcia la sera dell'11 giugno. Qualcuno, anche tra i quartieristi più accesi, si lascia andare a uno sbadiglio. Qualcun altro sposta l'attenzione sul telefonino e si guarda Palermo-Padova, finale playoff per la serie B: da una parte c'è Brunori, che tre anni fa vinse il cavallino d'oro con il drappo gialloblu al collo, dall'altra c'è Pelagatti, cresciuto a pane e Sant'Andrea. Alla vine vincerà Brunori ma non è questo che conta: è che di tempi morti nelle prove ce ne sono troppi. Paolo Bertini, consigliere comunale delegato alla Giostra, lo sa e sotto le logge sospira: “un'idea per migliorare la situazione ce l'avrei, vediamo se a settembre riusciamo a cambiare...”.

giostra saracino prove giugno 2022 porta del foro capitano-2

Davanti gli sfilano Cicerchia e Scortecci che, sarà suggestione o forse no, vanno ad allenarsi con la nonchalance di chi ha un'autostima d'acciaio. Un po' come il Real Madrid quando arriva alla finale di Champions. Un paio di tiri, una pacca ai cavalli e arrivederci a domani. In tribuna c'è folla a godersi Santo Spirito. Gianmaria conferma di essere un perfezionista e, prima di prendere la via di casa, chiama il maestro di campo per mostrargli un tratto di lizza, dieci metri dopo il buratto, dove c'è troppa sabbia. I due parlottano, Scortecci indica il punto incriminato e Salvicchi annuisce. I famosi dettagli che fanno la differenza.

Entra infine Sant'Andrea. Sono circa le undici, ai tavolini ormai sono seduti in pochi. Dietro il re delle indie, di là dalla balaustra, parlano fitto fitto Enrico Vedovini e Stefano Cherici, 22 lance d'oro complessive, un pezzo di storia biancoverde in un metro quadrato. Marmorini, proprio davanti a loro, stampa un cinque che ridesta la piazza dal torpore e mette il quartiere in linea con la concorrenza, in una tornata in cui quasi tutti hanno avuto un buon approccio alle carriere. Bene anche Parsi, Rauco e Scortecci.

Stasera si ricomincia con Porta Crucifera alle 20.30. In giornata invece parte il montaggio delle tribune B e C. Niente più tavolini a bordo lizza, quindi, ma un brindisi alla giostra si potrà fare lo stesso.

Giostra del Saracino giugno 2022 - primo giorno di prove

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