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Giostra Saracino

Sant'Andrea e Martino Gianni, prove tecniche di riavvicinamento. Stasera il consiglio biancoverde

La possibile riconciliazione anima il dibattito intorno alla Giostra. Gli altri quartieri invece optano per la continuità tecnica: Santo Spirito si gode la serenità delle vittorie, Colcitrone va avanti con Sepiacci e San Lorentino prosegue con Giusti. Anche se con il Saracino non si sa mai

Tutti i quartieri scelgono la continuità, un po' per convinzione e un po' per obbligo. Tutti tranne uno, cioè Sant'Andrea, dove giorno dopo giorno prende sempre più consistenza l'ipotesi del clamoroso ritorno di Martino Gianni nelle vesti di allenatore. Uno scenario suggestivo che riapre un capitolo chiuso vent'anni fa e, forse, anche qualche cicatrice. Perché Martino, nato biancoverde e cresciuto con 13 lance d'oro conquistate in piazza una dopo l'altra, fino a meritarsi la corona di gloria, se ne andò dal quartiere in mezzo ai veleni. Ma la vita è una giostra e la Giostra è lo specchio della vita. Quindi tutto può cambiare, specie se da entrambe le parti c'è la volontà di mettere una pietra sopra al passato.

Stasera il consiglio di Sant'Andrea potrebbe dare una svolta anche al futuro, nonostante dal rettore Maurizio Carboni in giù abbiano tutti le bocche cucite e nessun epilogo possa essere escluso. Non è un mistero che in via delle Gagliarde abbiano sondato varie soluzioni per rilanciare le ambizioni in piazza: da Martino Gianni parte seconda a Enrico Vedovini, ancora fresco d'addio, fino a Stefano Cherici, che con Vedovini ha formato una coppia storica e vincente. In teoria l'unica ipotesi da scartare sarebbe quella della conferma di Lele Formelli, l'uomo a terra che in questi ultimi anni ha dovuto gestire diverse transizioni non semplici e che ha annunciato pubblicamente di voler fare un passo indietro. Il suo contratto è in scadenza, però non si sa mai. Ufficialità ancora non ve ne sono, né in un senso né nell'altro.

Nel frattempo i rumors rimbalzano dai quattro lati della città, mescolando indiscrezioni, mezze verità e bugie grosse così, che però sembrano assomigliarsi tutte: Martino torna, non torna, torna e porta Maurizio Orlandi, torna pure gratis, vuole un sacco di soldi e anche carta bianca, con il nome di Angiolino Checcacci che ogni tanto rispunta fuori e le discussioni che si accendono, anche perché Martino ha vissuto anni ruggenti ai Bastioni e un po' di rivalità viene sempre a galla.

Se a San Giusto l'atmosfera è elettrica, gli altri quartieri vivono una maggiore calma. Santo Spirito dorme tra i due guanciali delle ultime vitttorie, che hanno fruttato il cappotto e il sorpasso in testa all'albo d'oro. Cicerchia e Scortecci sono intoccabili, i ragazzi che corrono la prova generale idem. Contratti rinnovati, squadra tecnica affiatata e nessun sussulto all'orizzonte. Colcitrone non ha vinto ma si sente sulla buona strada. Il piatto portato a casa a giugno e il V + V di settembre, con spareggi annessi, ha dato sprint al quartiere. C'è stata qualche fibrillazione con Alessandro Vannozzi, ritenuta però quasi fisiologica. Per lui le porte sono sempre aperte (il figlio Filippo sta per firmare con i rossoverdi) e Maurizio Sepiacci ha la fiducia dei vertici oltre che dei giostratori. Non si profilano novità nemmeno a San Lorentino, dove era stato proprio Davide Parsi, nel pre Giostra, a invocare continuità. Avanti con Enrico Giusti, quindi, sperando che il digiuno prima o poi si spezzi. 

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