Giostra del Saracino: la notte della 143esima edizione. Il programma
La Giostra del Saracino di Arezzo è una competizione cavalleresca in costume, di origine medievale, tra i quattro quartieri in cui è divisa la città di Arezzo. A scendere in lizza: Porta Crucifera, Porta Sant’Andrea, Porta Santo Spirito e Porta del Foro.
La Lancia d’oro della Giostra di San Donato, sabato 17 giugno, sarà dedicata a Luca Signorelli nel cinquecentenario della morte avvenuta a Cortona nel 1523.
Luca Signorelli, pseudonimo di Luca d'Egidio di Ventura o più comunemente Luca da Cortona, è riconosciuto come uno dei maggiori interpreti della pittura rinascimentale. Discepolo di Piero della Francesca, pittore alla corte dei Medici sotto Lorenzo il Magnifico e precursore della “maniera moderna” sono celebri, tra le sue innumerevoli opere, gli affreschi dedicati alle scene del Giudizio Universale nella cappella di San Brizio nel Duomo di Orvieto, La Flagellazione custodita nella pinacoteca di Brera, il San Giorgio e il Drago conservato ad Amsterdam, oltre al contributo riconosciutogli nella raffigurazione del Testamento e morte di Mosè nella Cappella Sistina. Il Museo d'arte moderna e medievale di Arezzo custodisce quella che è considerata la sua ultima opera, la grandiosa pala della Madonna col Bambino e Santi. Di lui Giorgio Vasari scrisse: "Quella persona che col fondamento del disegno e degli ignudi particolarmente, e con la grazia della invenzione e disposizione delle istorie, aperse alla maggior parte degli artefici la via all'ultima perfezione dell'arte".
L'albo d'oro della Giostra del Saracino
Programma 143esima edizione
Ore 07.00 – Primo colpo di mortaio.
Ore 10.30 – Ritiro da parte dei fanti del Comune e dei valletti della Lancia d’oro dal duomo.
Ore 11.00 – Secondo colpo di mortaio annunciante l’uscita dell’Araldo e l’ inizio della lettura del Bando della Giostra alla popolazione.
Al suono del campano della torre civica, il corteo muove dal palazzo dei priori sostando nei seguenti punti: basilica della Pieve, piazza San Michele, incrocio Corso Italia, via Roma, piazza San Francesco.
Ore 19.00 – Terzo colpo di mortaio. Benedizione dei giostratori e degli armati dei quartieri: Porta Crucifera nella chiesa di Santa Croce; Porta del Foro nella chiesa di San Domenico; Porta Sant'Andrea nella chiesa di Sant'Agostino e Porta Santo Spirito nella chiesa di Sant'Antonio.
Ore 19.30 – Ritrovo di tutti i figuranti in piazza San Domenico.
Ore 20.00 – Quarto colpo di mortaio. Inizio del corteo per raggiungere il duomo percorrendo via Sassoverde e Ricasoli.
Ore 20.15 – Benedizione impartita dal vescovo sul sagrato del duomo, accompagnato dalle insegne guerriere trecentesche del vescovo Guido Tarlati.
Ore 20.30 – Sfilata del corteo storico per raggiungere piazza Grande, percorrendo via Ricasoli, via dei Pileati, Corso Italia, via Roma, piazza Guido Monaco, via Guido Monaco, piazza San Francesco, via Cavour, via Mazzini, via Borgunto.
Ore 21.00 – Quinto colpo di mortaio. Ingresso in piazza Grande degli sbandieratori della Giostra e loro esibizione.
Ingresso del corteo storico, al suono di trombe e rullo di tamburi: ingresso dei gonfaloni con gli emblemi della città, del Comune, del popolo di Arezzo e di quelli di parte Guelfa e Ghibellina; ingresso degli armati dei quartieri e degli otto giostratori; ingresso dei cavalieri di casata, rappresentanti l’antica nobiltà e loro schieramento sulla lizza; lettura della disfida di Buratto da parte dell’araldo. Saluto degli armati al grido di Arezzo, esecuzione dell’Inno del Saracino da parte dei musici, prima serie di carriere contro il Buratto, seconda serie ed eventuali carriere di spareggio, consegna della lancia d’oro al quartiere vincitore da parte del sindaco e Te deum di ringraziamento del quartiere vincitore in Cattedrale.