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Giovedì, 28 Marzo 2024
Giostra Saracino

Porta del Foro, l'energia di Casini: "Fiducia e lavoro. Siamo competitivi"

Intervista al nuovo capitano giallocremisi: "Attività sociali e competitività in piazza sono obiettivi primari. Campo prova? Lavori ultimati in tre anni. Ma lì già ci alleniamo"

Vecchio rettore, nuovo consiglio. E nuovo capitano. A Porta del Foro le ultime elezioni hanno fatto registrare una sterzata dentro il quartiere, in cerca di una continuità tecnica che negli ultimi tempi è sempre mancata. Una sola vittoria negli ultimi 14 anni è bottino troppo magro per i giallocremisi, abituati negli anni '80 e '90 a primeggiare con costanza e che adesso chiudono la classifica dell'albo d'oro. Lorenzo Casini, classe '79, sarà uno di quelli che dovranno provare a invertire la rotta.

Quanto pesa questo costume di capitano in un momento storico così complicato per Porta del Foro?

Pesa ma è vero anche che tutti vorrebbero indossarlo. E' un ruolo di responsabilità, io poi sono un esordiente in questa veste. Frequento il quartiere da sempre ma avevo avuto pochi contatti con campo prova e scuderie. E' un mondo che sto scoprendo e che mi piace. Ci metterò umiltà, voglia d'imparare e le migliori intenzioni. I buoni rapporti umani sono una base imprescindibile.

E' più unito adesso il quartiere? O ci sono ancora correnti e spaccature?

Porta del Foro è come gli altri, né più né meno. Le correnti sono ovunque, solo che da noi vengono amplificate. Dovremo essere più bravi a tenerle sotto traccia, ma al di là di questo sarà importante lavorare per la causa comune. Attività sociali e competitività in piazza sono obiettivi primari.

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L'investitura a capitano arriva dopo una lunga militanza. Quand'è che hai cominciato a frequentare San Lorentino?

Circa 25 anni fa grazie a un amico. Poi non ho più smesso. Ho fatto l'armigero, il presidente del comitato giovanile, il consigliere, il maestro d'armi in sostituzione, adesso il capitano. Mi è passato il mondo sotto gli occhi ed è successo molto velocemente. Ricordo che i fratelli Veneri si allenavano da soli, oggi ogni quartiere ha un suo campo prova da utilizzare tutto l'anno. 

Quali capitani del passato prendi come modello?

Marcello Innocenti per il rispetto, l'educazione che ha insegnato a tutti noi. Ricordo che, quand'eravamo ragazzi, ci mettevamo a sedere sopra i tavoli delle cene propiziatorie. E lui non voleva. Era il classico uomo d'altri tempi, oggi mi rendo conto di quanto sia stata positiva per il quartiere la sua presenza. E poi dico Gianni Cantaloni per il carisma, l'oratoria, la capacità di coinvolgere tutti. Fammi aggiungere il mio predecessore, Dante Nocentini: le tradizioni di Porta del Foro me le ha insegnate lui.

Di recente è stato ufficializzato l'arrivo di Enrico Giusti come peparatore dei giostratori. Perché avete scelto lui?

Perché è uno competente, prepara cavalieri per le manifestazioni di Ascoli, Foligno, Faenza e conosce bene il Saracino. Può darci tanto, ci farà allargare i punti di vista. E comunque vorrei ringraziare Cantaloni, che ha lavorato con noi fino a poche settimane fa, per la professionalità che ha sempre dimostrato.

Dante Nocentini, capitano di Porta del Foro

A che punto siamo con i lavori al campo prova?

Credo che entro la fine di questo mandato, cioè nel giro di tre anni, gli interventi saranno ultimati. Al campo però già ci alleniamo e lo facciamo nel miglior modo possibile. E' bello crescere insieme alle strutture, ci dà stimoli aggiuntivi.

Su chi punterete per la Giostra di giugno? Avanti con Parsi e Innocenti o ci potrebbero essere novità? E Tallurino resta a Porta del Foro?

Di Francesco Rossi noi siamo contentissmi, come siamo contenti di Gabelli, Parsi, Innocenti e tutti i ragazzi delle scuderie. Abbiamo la convinzione che, lavorando bene, potremo competere con gli altri quartieri.

Tu sei all'esordio, Gavagni di Sant'Andrea idem, Branchi di Porta Crucifera è comunque giovane. A parte Geppetti, si sta affermando la linea green per voi capitani. A cosa è dovuta secondo te?

Per certi versi è frutto dei nostri tempi. Oggi si accelera in ogni settore, il presente è già passato in un attimo. O forse è soltanto casualità. Di sicuro per me sarà un'emozione grande così.

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