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L'intervista

Gori: "Giostra tecnicamente sottotono, gli altri si facciano un esame. Un fioretto? Dopo il cappotto"

Il rettore di Santo Spirito: "Avrei voluto giocarmela puntando al 5 più 5, invece che sul 3. Ma c'erano tanti esordi: gli altri facciano una ricostruzione psicologica per settembre. L'abbraccio di Scortecci a Montini? Gianmaria è un grande uomo di Giostra"

Ezio Gori gongola dopo il successo che è valso l'aggancio di Santo Spirito a Colcitrone nell'albo d'oro. Progetta la prossima cena della vittoria e non risparmia frecciate agli avversari.

Prima notte dopo il trionfo: è passata senza dormire?

"Eh insomma, ho fatto fatica a prendere sonno. Poi il sonno è arrivato, bellissimo. Quello che sa di successo".

Commento a freddo.

"Dopo una vittoria del genere si rivive tutta la manifestazione. E' stata una bellissima giornata".

Mai come questa volta eravate favoriti, concorda?

"I valori tecnici scesi in piazza erano evidenti. Gianmaria ed Elia da ragazzi terribili sono diventati i veterani della piazza. D'altro canto gli avversari schieravano due giostratori debuttanti e c'erano anche due cavalli all'esordio. Quindi sì: io mi sentivo favorito. Va detto che nella settimana delle prove gli altri andavano bene. Ma una cosa sono le prove e un'altra la Giostra. Entra in campo l'aspetto psicologico e quest'ultimo ha condizionato i nostri avversari, più che noi".

E' stata una Giostra tecnicamente sottotono?

"Non mi aspettavo una giostra così".

Alla fine avete vinto con il 3 di Elia Cicerchia.

"Elia ha fatto quello che gli ha chiesto il quartiere. Lo spettacolo lo faremo in altre circostanze. A noi sarebbe piaciuto riconfermare il punteggio di settembre 2021 ma i nostri avversari non ci hanno messo nelle condizioni di poterlo farlo. Non era il caso di andare a prendere rischi. A settembre 2021 perdemmo la Giostra con 10, mi sarebbe piaciuto rigiocarmela puntando al 10 di nuovo. Se complessivamente le carriere sono state sottotono bisogna che siano gli altri quartieri a farsi un esame di coscienza".

Cambierà qualcosa secondo lei?

"Non credo ci siano novità per settembre. Sarebbe assurdo cambiare durante l'estate. Per gli altri ci sarà da lavorare. Io penso che ci sarà da ricostruire psicologicamente in alcune situazioni, perché ci sono episodi che possono lasciare il segno".

A proposito, Montini - dopo l'esordio sfortunato - è stato subito confortato da Gianmaria Scortecci. 

"Gianmaria negli ultimi anni è diventato il più forte giostratore della piazza. Ed è un grande uomo di Giostra. Io non ho visto l'abbraccio con Montini, ma Scortecci sa cosa significa debuttare in piazza e sa cosa vuol dire uscire con carriere non belle e decisive. Si è messo nei panni di questo ragazzo e quello che ha fatto è stato un gesto nobile. Averne di Gianmaria. Quando smetterà, darà alla nostra manifestazione un contributo importatissimo, in qualsiasi ruolo, per la sua intelligenza ed umanità".

Cambiamo argomento, ma non protagonista. Cosa pensa del 5 di Scortecci?

"So delle polemiche. Ma ora ci sono strumenti precisi per la misurazione. Se le persone in giuria hanno dato 5, vuol dire che era 5". 

Cena della vittoria, quando e dove?

"La faremo a luglio, probabilmente in piazza San Jacopo. Non è la location più bella, ma certamente quella più funzionale".

C'è un fioretto da fare dopo la vittoria? 

"No, no. Stavolta faremo qualcosa dopo il cappotto di settembre".

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