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Giostra del Saracino in bilico, nuova riunione in Prefettura. Felici: "Potrebbe essere un colpo da ko"

Nuova riunione del tavolo tecnico in Prefettura fissata per il 29 luglio per ultimare i dettagli del piano sicurezza già stabilito. La decisione definitiva a pochi giorni dal 5 settembre

La Giostra del Saracino resta appesa ad un filo. L'edizione del 5 settembre, al momento confermata, resta in bilico ed è fortemente vincolata dall'evoluzione dei contagi da covid-19, che proprio negli ultimi giorni stanno avendo una nuova impennata. Il prossimo venerdì 29 luglio è previsto una nuova riunione del tavolo tecnico in Prefettura per confermare il piano di sicurezza stilato dopo il via libera a correr Giostra dello scorso 8 luglio. Sicuramente verranno valutate anche le attuali condizioni legate al numero dei contagi. La macchina organizzativa dei quartieri è partita e sono già in calendario le riunioni dei figuranti, che per potere accedere alla piazza dovranno essere in possesso del green pass o di un tampone molecolare negativo entro le 48 ore precedenti.

"Il tavolo tecnico del 29 in Prefettura credo che sarà l'occasione per ultimare i dettagli sulle decisioni già prese. Non credo cambierà nulla in quella data, però siamo legati ad un filo. Se i contagi continuano ad aumentare possono decidere anche dieci giorni prima di annullare tutto" - commenta così il rettore di Porta del Foro Roberto Felici.

E' proprio quello che ha dichiarato il sindaco Alessandro Ghinelli durante il consiglio comunale di ieri, confermando che la decisione verrà presa a pochi giorni dal 5 settembre.

Su un possibile nuovo annullamento ovviamente c'è forte preoccupazione. "Da oltre un anno siamo abituati a vivere alla giornata, quindi ci aspettiamo anche una comunicazione negativa a pochi giorni dal 5 settembre. Nonostante questo abbiamo deciso di provarci e ci stiamo provando fino in fondo, se poi avremmo sprecato energie negli allenamenti e nelle predisposizioni anti covid nei circoli, vorrà dire che abbiamo buttato via un po' di tempo. Oggi non sappiamo quello che può succedere domani. Se non ci dovessero essere le condizioni questa ennesima Giostra saltata potrebbe essere un colpo da ko, già adesso la frequentazione è calata enormemente. Andare avanti così senza l'obiettivo principale dei quartieri che è correre la Giostra ci mette in ginocchio, oltre che economicamente anche socialmente perchè molte persone che si sono gioco forza allontanate dai quartieri in questo periodo non le recuperiamo più, sarà come un ripartire quasi da zero". 

Le regole stabilite per il ritorno in piazza sono piuttosto stringenti. Nessun posto in piedi, in tribuna posti dimezzati per il distanziamento e possibilità di accedere solo se in possesso del green pass o di tampone negativo entro le 48 ore precedenti. 

I lati dei posti in piedi vuoti

Le regole stabilite prevedono che i due lati dove di solito si posizionano i quartieristi in piedi, in base all'ordine di estrazione delle carriere, rimarranno vuoti. Le autorità hanno deciso che non era il caso di accalcare ragazzi in piedi in quegli spicchi per tutta la durata dell'evento. Una scelta che appare comprensibile, ma che nei quartieristi lascia più di una perplessità pensando a Piazza Grande con le zone del tifo più colorato e caloroso vuote e silenziose, con le inquadrature della partenza dei giostratori spoglie. 

Le regole per far parte del pubblico

Alla base di tutto ci sono alcune prescrizioni per tutti coloro che prenderanno parte alla manifestazione, siano essi figuranti o pubblico presente in Piazza Grande in occasione delle prove dei giostratori, della Prova Generale di venerdì 3 settembre o della Giostra di domenica 5 settembre, dovranno infatti essere muniti di green pass certificato dalla Asl a completamento del ciclo vaccinale, oppure di tampone negativo effettuato entro le 48 ore precedenti ogni evento.

Il corteo storico prima dell'ingresso in Piazza Grande

La Giostra e tutte le cerimonie ad essa collegate saranno mantenute in toto, a partire dall’estrazione delle carriere fino ad arrivare alla sfilata che precede l’ingresso in Piazza Grande dei figuranti. Ma nel corteo storico della domenica è stata introdotta una limitazione importante. Non sarà consentita la presenza del pubblico lungo tutto Corso Italia giudicato troppo stretto per permettere la presenza contemporanea di spettatori e figuranti che è stato deciso sfileranno nella formazione completa. Su questo punto le voci che si alzano tendono a chiedere una maggiore apertura, proponendo come soluzione intermedia quella di predisporre la presenza del pubblico almeno su un lato della strada che rappresenta uno dei tratti più intensi dello stesso corteo storico. Da stabilire invece tutta una serie di aspetti di dettaglio, cioè come gestire ad esempio le traverse che si affacciano sul Corso, come via De Redi e De Cenci, per esempio, oppure via Garibaldi che scende da piazza sant'Agostino. E se permettere il pubblico in piazzetta San Michele.

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