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"Genius Loci. Le molte voci di un luogo", l’incontro-convegno sulla rigenerazione del Parco del Pionta

Una grande festa collettiva, che si è svolta nel Campus universitario aretino del Pionta dell’Università di Siena, e che ha coinvolto oltre 250 partecipanti: nell’incontro-convegno, nei workshop esperienziali, nella passeggiata guidata al parco e nella visita alle esposizioni

Un importante momento di restituzione dei risultati del progetto “GEM”, per l’attivazione di un presidio culturale nel Parco del Pionta, si è tenuto oggi ad Arezzo. Si è trattato di una grande festa collettiva, che si è svolta nel Campus universitario aretino del Pionta dell’Università di Siena, e che ha coinvolto oltre 250 partecipanti: nell’incontro-convegno, nei workshop esperienziali, nella passeggiata guidata al parco e nella visita alle esposizioni.

L’iniziativa, dal titolo “Genius Loci. Le molte voci di un luogo: sulla costruzione collettiva del sapere locale”, è stata organizzata per presentare le linee di ricerca messe a punto per la rigenerazione e restituzione del Parco del Pionta alla comunità cittadina di Arezzo: uno dei parchi simbolo della città, luogo di storia e di memoria, oltre che fondamentale polmone verde urbano.

L’evento è stato  organizzato dal  Dipartimento di Scienze sociali, politiche e cognitive (Dispoc) dell’Ateneo sede di Arezzo, con AIS Associazione Italiana di Sociologia, Sezione “Vita quotidiana”, e con i partner del progetto Provincia di Arezzo, ISIA Firenze Istituto Superiore per le Industrie Artistiche e Chille de la balanza.

Spiega Francesca Bianchi, docente di Sociologia generale dell’Ateneo e fra gli organizzati dell’evento, «Con questa iniziativa festeggiamo e mostriamo alla collettività le attività del primo anno di un importante progetto, finanziato dalla Regione Toscana, per la costruzione di un vero e proprio presidio culturale che mira a rendere quest’area un luogo vivo. È importante restituire questo luogo alla cittadinanza e tornare ad abitarlo. E con il progetto GEM, e l’aiuto di tutti i partner che ringrazio, si potranno sperimentare nuove modalità di fruizione e partecipazione di questa parte della città».

L’evento è stato aperto dai saluti del Rettore Roberto Di Pietra, della Direttrice del Dispoc Cristina Capineri, della Direttrice Sanitaria dell’Azienda USL Toscana Sud Est Simona Dei e dell’Assessore all’urbanistica del Comune di Arezzo Francesca Lucherini, coordinati dalla professoressa Francesca Bianchi del Dispoc.

Dopo le sessione “Rigenerare il Pionta. Restituire un bene comune alla collettività”, e la tavola rotonda con gli attori del territorio, si sono tenuti i workshop di narrazione teatrale, ma anche giochi di ruolo “sull’esperienza manicomiale di Arezzo”, ai quali hanno preso parte studenti e cittadini.

Durante la giornata si è tenuta la passeggiata alla scoperta degli spazi storici e culturali del parco, con Chille de la balanza, Ilaria Bonini direttrice dell’Orto Botanico dell’Università di Siena e il professor Sebastiano Roberto.

Nei locali universitari è stata allestita l’esposizione “L’ex Ospedale neuropsichiatrico di Arezzo: da istituzione totale a risorsa per la cittadinanza”, a cura di ISIA Firenze, della Biblioteca Umanistica sede di Arezzo e del Presidio universitario del Pionta.

All’iniziativa hanno portato il loro apporto fondamentale attori del territorio, attivi per la rigenerazione del parco:  CAS - Centro di aggregazione sociale Colle del Pionta, il Comitato Rinascita Pionta, il Centro Basaglia Onlus, i dirigenti scolastici dell’Istituto IV Novembre e dell’ITIS G. Galilei, il Network Mente in rete, Dipartimento di Salute mentale della ASL Roma 1, oltre l’Università dell’Età libera, i Centri di aggregazione sociale Lab 2030 e Baobab.

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