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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cultura

Conversazioni d’arte: il 29 settembre una visita storica alla chiesa di Lontrina

Il prossimo 29 Settembre 2017 alle ore 21,30 alla Chiesa di Lontrina si terrà un nuovo incontro del progetto “Conversazioni d’arte”, un percorso nato da un’idea dello storico dell’Arte Michel Scipioni - che si è reso protagonista di alcune...

Il prossimo 29 Settembre 2017 alle ore 21,30 alla Chiesa di Lontrina si terrà un nuovo incontro del progetto “Conversazioni d’arte”, un percorso nato da un’idea dello storico dell’Arte Michel Scipioni - che si è reso protagonista di alcune scoperte eccezionali nel nostro territorio – e sostenuto dall’Amministrazione di Bibbiena in particolare dall’Assessorato alla Cultura. Quella alla chiesa di Lontrina sarà una Conversazione eccezionale perché riguarderà affreschi inediti riscoperti dallo storico dell’Arte Michel Scipioni.

La vicenda del rinvenimento di un meraviglioso affresco inedito rimasto obliato da una controparete di perlinato nella parete dell’altar maggiore della chiesa di Sant’Andrea di Lontrina a Bibbiena, ha il sapore di una scoperta di eccezionale rilevanza.

La chiesa di Sant’Andrea di Lontrina, aveva uno dei più grandi cicli di affreschi settecenteschi in terra casentinese, purtroppo le condizioni di degrado degli stessi e la mancanza di una documentazione di riferimento, ha fatto sì che l’autore di questa grandiosa decorazione restasse sconosciuto.

Già da tempo l’architetto Noemi Gangi di Bibbiena durante i suoi studi per la tesi di laurea dedicata al monastero camaldolese, aveva evidenziato la presenza, dietro l’altare di un foro dal quale con una torcia si potevano intravedere dei colori, forse a fresco.

Proprio durante la pianificazione di questo appuntamento di “Conversazioni d’Arte” dedicato proprio al Monastero di Lontrina, la notizia di una “controparete” e di una cavità forse decorata, arriva alla orecchie di Michel Scipioni, ideatore del progetto.

Grazie alla collaborazione dell’architetto comunale Samuela Ristori, si organizza così un primo sopralluogo di ispezione.

Un’indagine più attenta porta a scoprire che lo “specchio” dell’altare, non è tamponato con del materiale laterizio, ma con una “cateratta” di legno, che azionata con delle corde e carrucole che la alzavano e abbassavano, serviva a svelare una nicchia dietro l’altare. Dopo secoli il meccanismo funziona ancora e, alzandosi la copertura di legno, si rivela agli occhi dello storico dell’arte e due architetti, un bellissimo affresco raffigurante i Due Dolenti ovvero santa Maria Maddalena e san Giovanni Evangelista in adorazione del Crocifisso, che, considerando due chiodi nella parete doveva essere a rilievo (di scultura) e appeso fra i due santi, in uno schema molto di moda a partire dai primi del Seicento.

Ma la rivelazione più grande doveva ancora arrivare: stipite sinistro della nicchia appare, ancora perfettamente conservata, dell’autore di tutta la decorazione della chiesa: “Giuseppe Parenti Fiorentino Pingebat”.

La conservazione di firme in affreschi di questo genere è episodio molto raro e si deve probabilmente al fatto che la nicchia che la ospita è stata tamponata da decenni e per questo, non solo al riparo della vista, ma anche di fenomeni avversi.

Giuseppe Parenti fiorentino, fu fra i più dotati allievi del grande frescante Vincenzo Meucci, è noto come pittore, ma anche come ingegnere. Fu eletto Accademico presso l’Accademia del Disegno nel 1758,e la sua attività è nota fino alla fine degli anni Settanta del Settecento.

A Bibbiena è noto soprattutto per gli stupendi affreschi che eseguì nella chiesa di San Francesco a Bibbiena e in Palazzo Niccolini.

Questo appuntamento di “Conversazioni d’arte nasconde anche un’altra particolarità: la Chiesa che sarà eccezionalmente aperta per l’occasione, è stata ripulita grazie al supporto essenziale di alcuni ragazzi migranti ospiti a Bibbiena e gestiti grazie al supporto della cooperativa Tahoma’. Il gruppo, accompagnato anche dal Vice Sindaco Francesca Nassini, ha lavorato tutta la giornata di venerdì scorso per rimettere in ordine questo bellissimo complesso e per accogliere al meglio tutte quelle persone che Venerdì 29 Settembre, vorranno vivere un momento magico di scoperta e riscoperta accompagnati dallo Storico dell’Arte Michel Scipioni.

La Chiesa

Il Conservatorio di S. Andrea, conosciuto oggi come “Le Monache”, può dirsi senz’altro la più antica istituzione bibbienese.

La prima indicazione dell’esistenza della Chiesa di sant’Andrea, come succursale della Pieve di Sant’Ippolito di Bibbiena, è rinvenibile nella “Bolla” del 2 maggio 1155, con cui venivano annoverate le Chiese dipendenti da quest’ultima. Si parla quindi dell’esistenza della Chiesa ma non del Monastero, che verrà attestato in documenti ufficiali solo successivamente.

La prima testimonianza dell’esistenza e della nascita del Cenobio infatti si ha negli Annales Camaldulenses, che ne individua la fondazione nel 1149.

E’ invece certa la presenza del Monastero di Sant’Andrea nell’anno 1289, momento cruciale per la storia del Casentino, poichè teatro della famosa battaglia di Campaldino (11 giugno 1289) e luogo ove si susseguiranno tragiche e violente distruzioni da parte dei Guelfi vincitori.

Perché “Conversazioni d’arte”?

L’Amministrazione di Bibbiena dopo i restauri del quadro di Santa Maria e di quelli della Chiesa di San Lorenzo, ha pensato di proporre un’iniziativa volta a rendere noti quei piccoli grandi capolavori sparsi sul territorio, raccontando in modo semplice le curiosità e gli aspetti più inediti. Da qui nasce l’idea di “Conversazioni d’arte”, dei momenti di condivisione del sapere, divertenti ed utili per conoscere meglio e spesso scoprire, capolavori unici che si trovano a pochi passi dalle nostre abitazioni. A condurre queste esperienze estetiche e di sapere, sarà lo storico dell’arte Michel Scipioni, colui che ha scoperto il capolavoro di Paolini e gli affreschi della Chiesa di Lontrina, ma soprattutto una persona capace di comunicare in modo efficace e comprensibile a tutti, anche gli aspetti più complicati che spesso si nascondono dietro un’opera. Un Cicerone dalle grandi doti oratorie che accompagnerà i cittadini in un percorso di riscoperta e conoscenza unico.

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