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Cultura Bibbiena

Poesie e racconti brevi, un concorso letterario per raccontare la quarantena

Il premio che accoglierà solo opere originali, sarà articolato in due sezioni: Poesia (massimo 40 versi) e Racconti brevi (massimo 2 cartelle) e vi potranno partecipare scrittori di tutte le fasce d’età, dai bambini (6-12), ai ragazzi (13-18), agli adulti

«Questa è una battaglia, una guerra e le vittime sono anche i nostri cuori e le nostre anime».

La quarantena ha improvvisamente stravolto le coscienze e aperto le umane porte “al contrario”, verso l’interno, costringendoci a dibattiti interiori e a rispondere a domande che il normale trascorrere dei tempi tiene solitamente lontane. Fermi in un’indefinita pausa dal quotidiano consorzio umano, siamo costretti, o meglio invitati, a riflettere: sulle cause, sulle conseguenze, e cercando spiegazioni al susseguirsi delle vicende che sfugge al nostro controllo. In questo innaturale silenzio siamo chiamati a scrivere la storia e, al contempo, ad esserne testimoni in prima linea, con i nostri pensieri e i nostri racconti. Scrivere, raccontarsi ed esternare le proprie emozioni diventa così anche un modo per fuggire la paura, un farmakon dal grande valore terapeutico che tiene accesa la fiamma della nostra umanità, come accadde ai protagonisti del Decameron di Boccaccio durante la peste del 1348.

La speranza che diffondere la poesia e la letteratura possa alimentare un clima di maggiore comunione spirituale e di resilienza tra gli individui costretti a stare isolati gli uni dagli altri, ci ha spinto ad instituire il premio letterario A riveder le stelle. Poesie e racconti brevi dalla Quarantena.

Il concorso, che è dedicato a chi vuole confrontarsi coi propri sentimenti e a chi ha voglia di lasciare una traccia delle proprie emozioni, avrà come fine ultimo la pubblicazione di un libro che rimanga perenne testimone di questi tempi.

Il premio che accoglierà solo opere originali, sarà articolato in due sezioni: Poesia (massimo 40 versi) e Racconti brevi (massimo 2 cartelle) e vi potranno partecipare scrittori di tutte le fasce d’età, dai bambini (6-12), ai ragazzi (13-18), agli adulti. Al termine del mese di apertura del bando (dal 31 marzo al 1 maggio 2020) non verrà stilata una classifica “canonica” fra i partecipanti, ma i migliori 200 componimenti verranno pubblicati in un libro. Le “premiazioni” del concorso e la presentazione del volume avverranno (in data da definirsi) nel Comune di Bibbiena (Arezzo).

Il Premio, nato da un’idea dello storico dell’Arte Michel Scipioni, patrocinato dal Comune di Bibbiena e promosso da Mazzafirra per la Cultura, si svolgerà dal 31 marzo al 1 maggio 2020.

I componimenti e la scheda di partecipazione (firmata in originale e scansionata) andranno inviati alla mail: info@mazzafirra.com per qualsiasi informazione si può contattare il numero 339 5394252.

«Questa è una battaglia, una guerra e le vittime sono anche i nostri cuori e le nostre anime» – afferma citando l’Attimo fuggente Michel Scipioni, storico dell’Arte nonché ideatore dell’iniziativa. C’è della poesia nell’aria, anche nei silenzi interiori di questo limbo immobile d’umanità, una poesia che diventa atavica esigenza dell’animo di rispondere a domande nate nei cuori e che il normale trascorrere dei tempi tiene lontane. Riappropriandosi dei momenti fondamentali del nostro vivere, l’Arte torna a fare l’Arte, divenendo non soltanto testimone senza tempo della storia, ma anche farmakos in grado di tenere accesa la fiamma della nostra umanità di fronte ai venti battenti delle difficoltà dell’esistenza.

«E quindi uscimmo a riveder le stelle». Il verso che conclude il XXXIV canto dell’Inferno – afferma Francesca Nassini, assessore alla cultura del comune di Bibbiena – diventa il manifesto di un importante Premio di Poesie e Racconti. Questo sarà lo specchio, non soltanto di un presente fatto di rinunce e di lontananza fisica, ma di un percorso nella bellezza interiore, caratterizzato da riscoperte umane, di condivisione mentale e di grande solidarietà. Questo progetto – uno dei pochi superstiti in questi tempi di Quarantena – mi ha commosso per la sua volontà di “fermare” con le parole quello che l’umanità, nel silenzio, sta vivendo: in questo modo nessuno potrà dimenticare ciò che abbiamo provato, vissuto e sofferto. Grazie a Michel che ha avuto l’idea, ma soprattutto grazie a tutti coloro che vorranno lasciare al futuro i loro pensieri: tutti questi saranno già vincitori ed è forse proprio per questo che non è stata pensata una classifica, ma una formula che rende tutti vittoriosi. Ce la faremo nella misura in cui sapremo affidarci al volto dell'altro!

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