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Comune e scuola di Fiesole insieme per la Casa della Musica di Arezzo

Scuola di Musica di Fiesole e Comune di Arezzo hanno annunciato la prossima apertura della Casa della Musica che avrà sede nei locali del palazzo della Fraternita dei Laici, in piazza Grande, nel cuore della città. In linea con il motto che ha...

Scuola di Musica di Fiesole e Comune di Arezzo hanno annunciato la prossima apertura della Casa della Musica che avrà sede nei locali del palazzo della Fraternita dei Laici, in piazza Grande, nel cuore della città.

In linea con il motto che ha guidato la volontà di recupero di questi ambienti, “Dalla Casa della Musica alla Città della Musica”, il progetto intende contribuire alla vita musicale della città attraverso la creazione di un vero e proprio presidio formativo a servizio dei plessi scolastici del territorio, dalle scuole dell’infanzia fino al Liceo Musicale.

Contemporaneamente grande attenzione sarà rivolta alla divulgazione musicale destinata ai più piccoli, con la proposta di fiabe musicali e di laboratori dedicati alle famiglie e agli adulti con corsi di educazione all’ascolto.

Verrà poi creato un percorso musicale interattivo e multimediale, che accompagnerà grandi e piccoli a scoprire cosa sia il suono e come sia possibile manipolarlo attivamente. La Casa della Musica di Arezzo rappresenterà in questa prospettiva uno spazio di ricerca e sperimentazione per la percezione sensoriale, la consapevolezza uditiva e le implicazioni dei rapporti tra neuroscienze e musica.

Accanto al polo museale, la Casa della Musica ospiterà alcune importanti attività didattiche. Verrà costituito un Nucleo orchestrale infantile sul modello del Sistema nazionale, un organismo formatosi nel 2010 per iniziativa della Scuola e di Federculture su ispirazione di Claudio Abbado per promuovere la creazione nel nostro Paese di una rete capillare per l’insegnamento della pratica musicale. La filosofia che ispira il Sistema è quella che ha portato Josè Antonio Abreu a creare l’enorme omonima struttura di nuclei che ha cambiato culturalmente milioni di bambini e giovani venezuelani salvandoli, attraverso la musica, dalla strada. Una filosofia, questa, che si sposa perfettamente con il messaggio che il fondatore della Scuola di Musica di Fiesole, Piero Farulli, ha sempre portato avanti: la musica per tutti, come elemento di educazione, aggregazione e di emancipazione per la formazione di una comunità inclusiva, dove non ci sono limiti di partecipazione causati da barriere etniche, economiche, oppure legate alla disabilità.

La Casa della Musica ospiterà inoltre lo svolgimento di corsi professionalizzanti, fra cui il Master per Operatori musicali per cori e orchestre infantili e giovanili, con l’obiettivo di formare sul territorio i musicisti che, una volta completato il percorso, potranno a loro volta essere operatori presso i nuclei, compreso quello aretino.

Ancora, fra le attività didattiche in programmazione, un’attenzione particolare sarà data alle attività corali, che ci si propone di svolgere in stretta collaborazione con le scuole primarie del territorio. L’apprendimento musicale primario è costituito dall’utilizzo della voce, perciò la pratica vocale è la prima tappa essenziale per coinvolgere un gran numero di bambini in un’iniziativa di formazione. Peculiari aspetti della proposta corale saranno dinamismo, creatività, esaltazione degli aspetti vocali ed espressivi attraverso canto e movimento e programmazione “in rete”, in modo che i cori possano svolgere attività sia autonome sia collettive.

La Casa della Musica si pone inoltre l’obiettivo di favorire l’interazione fra le realtà attive sul territorio, a partire dal vicino Liceo Musicale Petrarca con il quale è in discussione una convenzione quadro che consenta una virtuosa collaborazione fra le esperienze del Liceo e quelle della Scuola di Musica. Saranno quindi istituiti alcuni percorsi accademici del Triennio AFAM e gli studenti saranno chiamati a operare nell’ambito delle attività della Casa, potendo usufruire di un Laboratorio di arte scenica con cui realizzare spettacoli negli spazi teatrali della città, attraverso iniziative autoprodotte e il sistema dell’alternanza Scuola-Lavoro.

Nel campo dell’alta formazione, particolare attenzione verrà dedicata alla vocalità, in linea con la storia musicale del territorio, con periodiche masterclass che andranno a integrare quelle di specifici strumenti, anche in collaborazione con la Fondazione Guido d’Arezzo e il suo celebre Concorso Polifonico.

È di questi giorni la creazione di una cabina di regia cui sarà affidata la programmazione dell’attività concertistica della città di Arezzo e che oltre alla Scuola di Musica di Fiesole e all’amministrazione comunale vedrà il coinvolgimento attivo di Fondazione Guido d’Arezzo e Associazione Opera Viwa.

La Casa della Musica collaborerà con le altre istituzioni culturali, non soltanto musicali, della città, per costruire percorsi e iniziative culturali che portino alla valorizzazione del centro storico, incrementandone l’attrattiva turistica. Sarà un luogo aperto alle realtà formative ed educative del territorio, dove arte e scienza si offrono come completamento culturale, cura e opportunità creativa per l’intera comunità.

“Arezzo Città della Musica da obiettivo è diventata una realtà della quale siamo particolarmente orgogliosi - ha commentato il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli - il percorso condiviso da Arezzo e Fiesole per la realizzazione di progetti di assoluta eccellenza consente di valorizzare al massimo l’identità musicale della città, il cui nome, legato indissolubilmente a Guido Monaco, vanta anche una ricca e importante tradizione nell’arte delle sette note. Un’offerta musicale straordinaria, resa possibile grazie alla piena sintonia tra la Scuola di Fiesole e le altre realtà aretine e che sono certo sarà fruibile già dal prossimo anno. La Casa della Musica completa peraltro un progetto ambizioso di questa amministrazione, quello di dare contenuti al meraviglioso contenitore che è il palazzo di Fraternita. La cura prestata dalla precedente amministrazione alla sua ristrutturazione ci ha lasciato mura prestigiose, oggi rese vive da due realtà che rappresentano la gran parte dell’identità aretina: l’oro, con il Percorso espositivo dei tesori di Arezzo, e adesso la musica. Abbiamo ottenuto due grandi risultati”. “Arezzo vuole proporsi quale polo italiano d’eccellenza per la formazione musicale in ambito della strumentistica e della coralità. Il progetto della Casa della Musica apre una strada sicura per il raggiungimento di questo prestigioso obiettivo” - ha aggiunto l’assessore Lucia Tanti.

I lavori di adattamento e rifinitura degli ambienti che ospiteranno la Casa della Musica saranno realizzati dall’architetto Carlo Carbone, progettista esperto in acustica, per un importo di circa 60.000 euro. Si prevede che saranno conclusi entro il mese di ottobre, per arrivare all’inaugurazione entro l’autunno 2017.

La Casa della Musica diverrà un luogo del tutto peculiare, in cui sarà di nuovo percepibile il ruolo svolto dalla città nella storia della musica, a partire da Guido d’Arezzo. Per meglio esprimere questo senso della continuità ci aiutano le parole dell’ideatore del progetto e capo del dipartimento Progettazione, ricerca e sviluppo Antonello Farulli: “Il semplice monaco che fece di Arezzo un punto luminoso della storia della musica condivideva, molti secoli or sono, quelle idee per cui oggi siamo qui. La necessità di linguaggi più semplici, che permettano non solo maggiore divulgazione, ma anche maggiore condivisione, conducono oggi alla nascita di questo luogo, uno spazio che vuole aprire finestre su quanto la musica rappresenta oggi per tutti noi. Ancor prima di luogo diremmo regione del pensiero, della sensorialità, della capacità della musica di scandagliare le nostre emozioni, di portarle alla luce e di renderle comprensibili. Ma vuole anche essere luogo di ricordi e di suoni remoti, sepolti nel profondo della nostra mente, i suoni percepiti all’interno del corpo materno, o quelli dello spazio. Micro e macrocosmo, rappresentazione armonica del rapporto tra l’individualità e la collettività, di una dialettica continua tra diversità e identità, come nella musica d’insieme. Ognuno è se stesso, ma anche parte di un tutto. La musica si presenta come metafora di una società ideale. Ma il Museo sarà anche un luogo prosaico, dove i suoni solleciteranno il nostro corpo e la nostra creatività, dove i bambini potranno comporre, manipolare, essere protagonisti, perché il sogno del monaco continui”. Per dirla infine con Alain Meunier, direttore artistico della Scuola di Musica di Fiesole: “una città per accogliere un inventore geniale che vi trovò rifugio, troppo avanti per i suoi tempi… Guidus aretinus ci ha dato una chiave che 1000 anni dopo - 1000 anni! - continua ad aprire le porte della musica, sia per scriverla che per suonarla… fenomeno formidabile, di apparenza così modesta e dalle gigantesche conseguenze. L’orgogliosa bellezza della città scelta ci invita oggi a contemplare con gioiosa riconoscenza l’artigiano iniziale delle nostre conquiste. Così dalla Casa della Musica, con modestia e audacia proviamo a muovere i nostri passi sulle orme di Guido Monaco, per agganciarci alle stelle”.
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