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Carlo Signorini, uno ‘scienziato’ positivista. Appuntamento alla Società Storica

Quarto appuntamento del ciclo di conferenze “Appunti per la storia della cultura nel territorio aretino”, organizzato dalla Società storica, in collaborazione con il Comune di Arezzo. Martedì 27 ottobre, alle ore 17,30, all’auditorium Aldo...

Quarto appuntamento del ciclo di conferenze “Appunti per la storia della cultura nel territorio aretino”, organizzato dalla Società storica, in collaborazione con il Comune di Arezzo.

Martedì 27 ottobre, alle ore 17,30, all’auditorium Aldo Ducci di via Cesalpino è in programma la conferenza di Alessandro Garofoli sul tema “Carlo Signorini, uno ‘scienziato’ positivista”. Il ciclo di conferenze si protrarrà fino al mese di dicembre, approdando al termine alle tematiche novecentesche.

Laureato in Scienze politiche a Firenze e dottore di ricerca in Scienze giuridiche, storiche e sociali a Siena, Alessandro Garofoli lavora presso quest’ultimo ateneo. È autore di innumerevoli pubblicazioni sulla storia politica, sociale e del Risorgimento e aderisce ad associazioni italiane ed internazionali. Fece parte del più ristretto gruppo di promotori della Società storica aretina, alle cui iniziative scientifiche ed editoriali collabora con continuità.

Dopo la formazione dello Stato unitario, anche per Arezzo si pose la questione della modernizzazione. Determinanti a tal fine erano l’acquisizione di analisi economico-statistiche e l’azione di tecnici capaci e seri: Carlo Signorini aveva questi requisiti. La sua visione del mondo era orientata verso un futuro migliore per i concittadini, superando il paternalismo con l’etica del lavoro e la meritocrazia. Nato ad Arezzo nel 1851, Signorini fu un valente amministratore, antesignano del manager del Novecento, e studioso d’economia e di statistica di livello nazionale. Per trentatre anni fu segretario della Camera di commercio e fece parte delle giurie di concorsi nazionali per l’artigianato e l’industria. Autore di una corposa pubblicistica, ebbe incarichi di prestigio anche nel settore finanziario, tributario e fiscale. Diresse i periodici “Progresso agricolo”, “La Rassegna” e “La Frusta amministrativa”. Morì ad Arezzo nel 1910. Fu padre di Antonio Signorini, uno dei maggiori fisici italiani.

Curato da Luca Berti, il ciclo di conferenze della Società storica aretina si propone di delineare ed approfondire momenti, istituzioni e figure significative del territorio aretino, cercando di cogliere i nessi che legano il mondo della cultura ai fenomeni sociali ed economici, dai quali è condizionato e con i quali interagisce.

La conferenza successiva è in programma il 10 novembre, quando Cecile Caby parlerà sul tema “Girolamo Aliotti: un monaco aretino fra Umanesimo e riforma monastica”. Gli incontri sono ad ingresso libero, con dibattito finale aperto a tutti.

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