rotate-mobile
Cultura

Carlo Lucarelli a Pieve Santo Stefano: la giornata conclusiva

E’ arrivato a Pieve Santo Stefano nel pomeriggio e si è lasciato conquistare letteralmente dalla magia di questo minuscolo angolo di mondo dove, da anni, i segreti più intimi di centinaia, migliaia di persone vengono custoditi in un museo. Carlo...

E’ arrivato a Pieve Santo Stefano nel pomeriggio e si è lasciato conquistare letteralmente dalla magia di questo minuscolo angolo di mondo dove, da anni, i segreti più intimi di centinaia, migliaia di persone vengono custoditi in un museo.

Carlo Lucarelli è la star della giornata conclusiva del Premio Pieve Saverio Tutino. Oggi lo scrittore e conduttore televisivo è arrivato in Valtiberina è lui l’ospite d’onore al quale l’Archivio diaristico ha voluto consegnare il Premio Città del diario, in segno di riconoscimento per la sua attenzione al tema della memoria. Ma oggi è anche il giorno delle storie. Il sipario sulla XXXI° edizione della rassegna calerà subito dopo il racconto delle otto voci in gara scelte direttamente dalla commissione tecnica. Storie che saranno raccontate attraverso la lettura di alcuni diari e che verranno così a contatto con la realtà di oggi. premio_pieve LE STORIE FINALISTE

Nell’edizione dedicata alla commemorazione dei 100 anni dall’ingresso dell’Italia nella Grande Guerra e i 70 dalla Liberazione, ben quattro testimonianze arrivate in finale riguardano proprio le due Guerre mondiali. Sono le memorie di Emilio Cianca, soldato operaio e socialista che osserva e racconta il conflitto anche alla luce delle sue idee politiche; Giuseppe Salvemini, sottotenente che parte per il fronte a 18 anni e nonostante la guerra racconta di amori e amicizie, di una gioia di vivere persa solo a causa della Decima battaglia dell’Isonzo e di un’intossicazione da gas; Giovanni Viglione, sottufficiale della Marina militare, il cui diario comincia nel novembre del 1918 a bordo di una nave che costeggia le terre irredente appena conquistate dall’Italia; Ester Marozzi, maestra, antifascista che vive a Milano e descrive con grande acume gli anni della Seconda Guerra.

C’è poi chi affida alla scrittura le emozioni più intime. Come Giuseppina Pendenza che conduce una vita poverissima tra l’Abruzzo e la periferia di Roma, nel secondo dopoguerra, caricandosi sulle spalle il peso di una famiglia numerosa. Come Emidio Boccanera che parla di amore, politica, lavoro e arte durante gli anni Sessanta. Come la giovanissima Caterina Minni, adolescente che racconta nelle pagine di un diario il percorso intrapreso per uscire dall’anoressia. Infine il diario dell’esperienza umana e professionale di Giuseppe Novelli, medico che trascorre un periodo in un ospedale del Burundi come volontario.

Alle parole dei diaristi – incalzati dalle domande di Guido Barbieri – si alterneranno le letture di estratti dai testi, affidate a Mario Perrotta, attore testimonial dell’Archivio dei Diari, e Paola Roscioli. Musiche dal vivo di Giovanni Belli e Vanni Crociani

lucarelli_pieveCARLO LUCARELLI E L’OMAGGIO A SAVERIO TUTINO

Durante la giornata previsto un momento speciale dedicato al fondatore dell’Archivio diaristico nazionale, Saverio Tutino. Giovane partigiano, Tutino raccontò con carta e penna la sua esperienza nella Resistenza. I suoi diari di quel periodo, in corso di pubblicazione per l’editore Le Chateau e presto consegnati all’Archivio, riservano pagine di grande intensità. In questa edizione dedicata ai 70 anni della Resistenza, alcuni brani tratti da questi testi saranno letti sul palco di Pieve da Carlo Lucarelli, giornalista e scrittore che nell’ultimo anno ha portato nelle case degli italiani il racconto della Prima e della Seconda guerra mondiale attraverso tutti i mezzi di comunicazione disponibili.

LISTA D’ONORE

Come da tradizione, immancabile l’appuntamento di domani mattina ( piazzetta delle Oche, ore 9,30) con le storie della lista d’onore: la commissione di lettura incontra i diaristi.

A coordinare l’evento sarà Natalia Cangi, direttrice organizzativa dell’Archivio, mentre alla Pieve Jazz Big Band sono affidati gli interventi musicali.

Letture di Donatella Allegro, Andrea Biagiotti e Grazia Cappelletti.

Diaristi

Valente Assenza scelto da Patrizia Dindelli e Riccardo Pieracci

Virgilio Dominici scelto da Laura Casucci

Giuseppe Fioravante Giannoni scelto da Adriana Gigli e Carlo Zanelli

Marcello Minatti scelto da Gabriella Giannini

Wilma Minotti scelta da Rosalba Brizzi

Giulia Rossi scelta da Luisalba Brizzi e Natalia Cangi

Giovanni Sanvitale scelto da Valeria Landucci

Maria Luisa Squarcialupi scelta da Ivana Del Siena

Sempre durante la mattinata attribuiti riconoscimenti speciali:

Premio speciale “Giuseppe Bartolomei”, ex aequo

Alessandro Bufacchi – Agnese Catena “Mia adoratissima Agnese”

epistolario 1904-1918

Gino Mancini “Inviandovi questi pochi righi”

epistolario 1940-1943

Premio per il miglior manoscritto originale

Antonio Alessio “Sto per partire dall’India”

epistolario 1938-1946 Foto tratte da Twitter

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Carlo Lucarelli a Pieve Santo Stefano: la giornata conclusiva

ArezzoNotizie è in caricamento