Capodanno dell'Annunciazione: Arezzo capitale della rievocazione storica. Il programma
Arezzo capitale della rievocazione storica da venerdì 24 a domenica 26 marzo in occasione del Capodanno dell’Annunciazione. Dal 24 al 26 marzo in città arriveranno 57 gruppi di rievocazione provenienti da tutta la Toscana e circa mille figuranti che sfileranno nel centro in una grande parata storica che si concluderà sul sagrato della Cattedrale con lo schieramento di tutte le compagini e la consegna, al Governatore Eugenio Giani, dello Scettro con il Pegaso realizzato dal Maestro Francesco Conti che sarà, da questa edizione in poi, il simbolo del Capodanno dell’Annunciazione.
Il programma
Il programma della tre giorni inizierà domani, venerdì 24 marzo, alle 17.00 con l’incontro dal titolo “Tutela e valorizzazione delle Rievocazioni Storiche: dalla Legge regionale alla Legge Nazionale” presso il teatro Vasariano che sarà seguito alle 19.30 dal saluto, in Piazza Grande, della Giostra del Saracino, con l’esibizione del Gruppo Musici, degli Sbandieratori di Arezzo e di Signa Arretii.
Sabato si comincia al mattino, alle 9.15, con l’annullo filatelico celebrativo del Capodanno dell’Annunciazione in collaborazione con Poste Italiane al percorso espositivo “I Colori della Giostra”. Alle 10.30, al Teatro Vasariano, si svolgerà l’Assemblea Annuale della Rievocazione Storica Toscana e nel pomeriggio, dalle 16.00, il clou della tre giorni, con la parata storica che partirà da Via Roma alle 16.15 per sfilare lungo Corso Italia, via di Seteria, Piazza Grande, via Vasari, via dei Pileati e via Ricasoli dove il corteo si schiererà sul sagrato del Duomo. Qui, alle 18.00, il saluto istituzionale e la consegna dello scettro simbolo della manifestazione.
Sempre sabato 25, alle 20.30 “Arezzo ti incanta”, camminata notturna alla scoperta di palazzi e vedute inconsuete del centro storico con aperture straordinarie del Palazzo Comunale, della Casa Museo di Ivan Bruschi e del Quartiere di Porta del Foro.
Domenica mattina, alle 9.30, visita guidata dedicata al tema de “L’Annunciazione ad Arezzo” e nel pomeriggio, dalle 15.30, le piazze aretine (Piazza Sant’Agostino, Piazza Sant’Jacopo e Piazza Risorgimento) si animeranno con i colori e i suoni delle esibizioni di numerosi gruppi storici della Toscana. In concomitanza, alle 16.30, presso la Biblioteca Città di Arezzo si svolgerà l’incontro dibattito sul Capodanno dell’Annunciazione preceduto, alle 15.00 dall’evento “Ab incarnatione: quando l’anno iniziava il 25 marzo”, mostra di testi a stampa e manoscritti della Biblioteca Città di Arezzo.
Per tutte e tre le giornate, 24, 25 e 26 marzo, il percorso espositivo “I Colori della Giostra” ospiterà la collaterale “Il tempo attraverso colori, epoche storiche e tradizioni”, esposizione di manifesti, abiti d’epoca e accessori dei gruppi di rievocazione storica della Regione Toscana. Per l’occasione il museo sarà ad ingresso gratuito e osserverà il seguente orario di apertura: domani, venerdì 24 marzo, dalle 16 alle 19; sabato dalle 9.15 alle 19 e dalle 20 alle 23 e domenica dalle 10 alle 19.
Anche il Museo dei Mezzi di Comunicazione e la Casa Museo Ivan Bruschi parteciperanno alle celebrazioni del Capodanno con eventi dedicati. Al Mumec da sabato 25 marzo fino al 10 aprile sarà visitabile l’esposizione temporanea “Il tempo antico in Toscana” con stampe inedite, orologi e altri oggetti dedicati al cambiamento del sistema di misurazione del tempo. Sabato 25 marzo, invece, la Casa Museo Ivan Bruschi proporrà una visita guidata dal titolo “Viaggio nel tempo”, tra oggetti della collezione di Ivan Bruschi che raccontano culture, personaggi e luoghi che sono arrivati a noi come testimoni dei secoli passati e la mostra “La sottilità dell'aria. Arezzo e il suo territorio negli archivi Alinari” con le immagini dei fotografi che hanno immortalato il territorio aretino a cavallo tra Ottocento e Novecento. Al termine del percorso sarà possibile vedere il Proclama in cui i valorosi cavalieri cristiani di Arezzo furono sfidati dal Buratto Re delle Indie. Il documento datato 1674, anno della Giostra in onore del Cardinale Corsini, Vescovo di Arezzo, racconta un pezzo di storia della Giostra del Saracino.