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Black Mass L'ultimo gangster - Voto: 5,5

  Con Black Mass Scott Cooper si allontana dai suoi precedenti lavori (Crazy Heart e Out of the Furnace) decisamente più in linea con il suo universo, per abbracciare il genere biopic tanto caro ad Hollywood, portando in sala una delle figure...

Con Black Mass Scott Cooper si allontana dai suoi precedenti lavori (Crazy Heart e Out of the Furnace) decisamente più in linea con il suo universo, per abbracciare il genere biopic tanto caro ad Hollywood, portando in sala una delle figure criminali più celebri della recente storia americana: James "Whitey" Bulger.

A prestare il volto al sadico Bulger, troviamo il divo Johnny Deep nel disperato tentativo di rivalutare la propria immagine artistica, ormai affossata da una sequela di personaggi macchietta, che hanno visto la carriera del Nostro trasformarsi in una cloaca fatta di pirati, indiani e cappelai matti.

Resta un lontano ricordo l'allucinato Raoul Duke aka Hunter Thompson che Deep interpretò in Paura e delirio a Las Vegas, capolavoro firmato Terry Gilliam. In Black Mass l'attore di Edward mani di forbice ce la mette proprio tutta, se non fosse per quei quintali di cerone, necessari a farlo assomigliare al Bulger origianle, che qui finiscono per limitarne notevolmente le espressioni. Cooper non cerca inquadrature impossibili, la sua regia resta fin troppo asciutta e calcolata.

Il tentativo dell'operazione però, pare scimmiottare tutta quella serie di gangster movie ormai divenuti pietre miliari, come Quei bravi ragazzi o Il Padrino, senza minimamente avvicinarsi ai prototipi o aggiungere qualcosa di nuovo.

A tal proposito servirebbe da esempio l'ottimo The Drop (da noi diventato Chi è senza colpa) del regista belga Michaël R. Roskam, dove si tenta, riuscendoci, di ribaltare i classici codici imposti dal genere. Verrebbe da dire che forse non si sentiva il bisogno di questa pellicola ma il film parla comunque di una storia vera e si sa, le storie vere hanno sempre un certo fascino magnetico, soprattutto se il protagonista in questione è uno che, prima della sua cattura avvenuta nel 2011, era diventato il secondo uomo più ricercato d'America dopo Osama bin Laden. Vedendo il film non ci si stupisce di questo. Bulger ascende a più temuto e potente criminale della città nel giro di pochi anni, lasciando dietro di se una scia di morte e violenza, grazie anche all'amico d'infanzia Connely, interpretato da Joel Edgerton, diventato agente dell'FBI e colluso con Jimmy nel tentativo di scardinare la mafia italiana. Un'alleanza, questa, tutta a favore di Bulger, lasciato letteralmente dal Bureau libero di fare ciò che vuole per oltre un decennnio. Omicidi, traffico di droga e qulunque altro tipo di attività illegale capace di arricchirlo. Anche il fratello Bill (Benedict Cumberbatch), senatore locale, mantiene la sua agiata posizione senza curarsi troppo degli affari criminosi di Jimmy. Cooper ci mostra così un Johnny Deep ancora una volta trasformato da ore di trucco, ingrassato e stempiato, calarsi nel ruolo del pericoloso criminale, dapprima quasi dipinto come amorevole padre di famiglia (Dakota Johnson è la moglie), fino poi a mutare irreversibilmente dopo la morte del figlio e dell'anziana madre. Lo sforzo profuso nel raccontarci la storia, non va però oltre il compitino ben svolto, lasciandoci di fatto con quel sapore insipido in bocca a cui troppo spesso, una Hollywood stanca e poco originale, ci ha abituati. Regia: Scott Cooper Cast: Johnny Depp, Joel Edgerton, Dakota Johnson, Juno Temple, Rory Cochrane, James Russo, Peter Sarsgaard, Kevin Bacon, David Harbour, Benedict Cumberbatch, Corey Stoll, Adam Scott, Jesse Plemons, Julianne Nicholson, W. Earl Brown Voto: 5.5/10 Film al cinema Black Mass 5.5/10

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Luca Buricchi

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