rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Cultura

Avesta al Teatro Mario Spina: i giovani, la geopolitica, il teatro

Domenica 4 marzo, alle ore 17:30, il Teatro Comunale Mario Spina di Castiglion Fiorentino ospiterà nell’ambito della Stagione Teatrale bis 2017/18 “Avesta”, opera originale della giovane compagnia Effetto Pullman realizzata in residenza proprio...

Domenica 4 marzo, alle ore 17:30, il Teatro Comunale Mario Spina di Castiglion Fiorentino ospiterà nell’ambito della Stagione Teatrale bis 2017/18 “Avesta”, opera originale della giovane compagnia Effetto Pullman realizzata in residenza proprio sulle assi del palcoscenico del Mario Spina, con il sostegno di Officine della Cultura, a fine estate 2017. Attraverso la stretta collaborazione tra teatro di prosa e ricerca tecnologica, Avesta inviterà il pubblico ad indagare le risposte dei giovani occidentali ai cambiamenti geopolitici in atto, esaminando come ideali e parole proprie di popoli in lotta nel nome di una rivoluzione possano influenzare oggi la vita e il mondo di Fabio – accanito videogiocatore isolato dal mondo – e Lea, attivista impegnata nel sociale. Con: Noemi Apuzzo, Alfonso Genova, Noemi Grasso, Maria Lombardo, Riccardo Micheletti, Pierpaolo Preziuso.

Ad illustrare l’originale viaggio della compagnia Effetto Pullman, che esemplifica il percorso di tanti giovani talenti alle prese con le quotidiane fatiche e meraviglie dell’arte teatrale, presentiamo l’intervista ad Elvira Scorza, coautrice di “Avesta” insieme a Giulia Odetto, che ne firma anche la regia. Partenza: Teatro Stabile Torino anno 2016, poi Romei e Giuliette, qual è la prossima tappa di Effetto Pullman (e da dove arriva questo nome)?

C’è stato un momento in cui abbiamo sentito il bisogno di raccontare quello che stavamo diventando. Fino ad allora eravamo un gruppo unito dalla passione per il teatro ma formato da singoli elementi autonomi, ci serviva un nome da mettere sulle locandine che ci definisse come un insieme, che ci presentasse agli occhi del pubblico come una compagnia.

Non è stato facile giungere ad un nome proprio comune, ci siamo interrogati a lungo su quale potesse essere l'appellativo per un gruppo di giovani entusiasti alla ricerca di un mezzo per indagare il teatro. Allora è scappato “effetto pullman”, nome che il nostro maestro Bruno de Franceschi (toscanaccio che da anni prova a insegnarci l’arte del bel canto) usa per indicare l’eccessivo entusiasmo e la goliardia che può minacciare la riuscita di una prova impegnativa; all’inizio l’abbiamo scelto scherzosamente, in modo provvisorio, poi ci siamo resi conto che, volto al positivo, questo nome accompagna bene quello che siamo. Quando sei giovane e t’aspetta un lungo viaggio non proprio comodissimo, ci vuole sana gioia nel partire e altrettanto entusiasmo nel continuare, e per ricordarcelo abbiamo fatto appello alla festosa atmosfera che tutti noi abbiamo provato, sofferto, creato, osteggiato sui pulmini della nostra adolescenza. Tutti noi abbiamo percorso dei viaggi diretti chissà dove.

Ecco, il nostro nome parte dalle aule della Scuola per Attori dello Stabile di Torino (luogo da cui proviene gran parte della compagnia) e da qui Effetto Pullman si è insediato in altri luoghi viaggiando un po’ in giro per il teatro. Al momento siamo in viaggio verso Avesta, e proprio in questo viaggio abbiamo fatto tappa al Teatro Comunale Mario Spina.

Avesta ha trascorso il suo periodo estivo al Teatro Comunale Mario Spina, come avete vissuto il passaggio dal Piemonte alla Toscana, e soprattutto come ci siete arrivati?

Come tutte le realtà giovani, la ricerca di spazi è croce e delizia del nostro quotidiano, così come la ricerca di fondi, sponsor e collaborazioni.

Con il sostegno di Hangar Creatività Piemonte siamo riusciti a far partire il progetto, successivamente il bando SmartItUp ci ha dato un importante aiuto e mentre cercavamo un posto che fosse disposto ad accogliere questa carovana di matti, ci siamo imbattuti nel bando residenziale del Teatro Comunale Mario Spina: ci abbiamo provato, abbiamo vinto il bando e Avesta si è trasferita da Torino a Castiglion Fiorentino per due settimane.

Questo viaggio è stato un idillio delirante formato da macchinate piene di scenografia, teli, frittate di pasta, libri, attori, macchine fotografiche, registi, tecnici, cani e drammaturghi - chi più ne ha più ne metta.

Ah, siamo anche alla ricerca di un pullman per favorire i prossimi spostamenti…spargiamo voce, non si sa mai.

Che tipo di apporto ha dato la residenza al progetto?

Il palcoscenico del Mario Spina ha ospitato la messa in forma dello spettacolo, e delle sue numerose componenti: senza l’attrezzeria messaci a disposizione dallo staff tecnico, senza gli spazi prova, Avesta sarebbe ancora un progetto vivo nella mente dei singoli creatori, sarebbe ancora solo parole su carta, movimenti su carta, luci e spazi disegnati e ipotizzati su carta. Ma il teatro non è questo: il teatro ha bisogno di un luogo dove costruirsi, dove prendere forma e vita, e per Avesta questo luogo è stato il Teatro Comunale Mario Spina. Inoltre, questa residenza ha permesso che, in spazi e luoghi diversi dal solito (la compagnia orbita nella provincia torinese) per quindici giorni tutte le maestranze coinvolte nel progetto (attori, tecnici, scenografi, ecc.) vivessero a stretto contatto, lavorando tutti insieme a un progetto che fino a quel punto avevano focalizzato ciascuno nel proprio ambito di competenza. Non da ultimo, quindici giorni tra Castiglion Fiorentino e Arezzo ci hanno permesso di beneficiare fino in fondo dell’effetto pullman, spulciando il territorio alla scoperta di luoghi meravigliosi e persone curiose e attente con cui confrontarsi. Avesta è un nome che rimane impresso nella memoria, chi è?

Avesta è un nome che richiama tante realtà e tante donne incontrate, mentre cercavamo testimonianze e documenti sulle lotte curde. È un nome che ci ha portato a conoscere piccole rivoluzionarie, religioni antiche, combattenti cadute; per noi, è diventata la sintesi di tutto quello che vorrebbe essere questo spettacolo: una riflessione sul Kurdistan, sulle sue lotte, su chi le combatte e su come tutto ciò s’inserisce all’interno delle contraddizioni del mondo occidentale. Non da ultimo, un nome femminile rispecchia la nostra effettiva composizione, dato che Avesta vanta un cast creativo in maggioranza femminile. Sarà un caso?

La Stagione Teatrale Bis del Teatro Comunale Mario Spina è a cura di Comune di Castiglion Fiorentino e Officine della Cultura. Biglietteria: il giorno di spettacolo apertura dalle ore 16:30 presso il teatro. Prevendita Castiglion Fiorentino: presso Pro Loco, P.zza Risorgimento dal 11 ottobre il martedì 9.30-12.00 e il giovedì 16.30-18.00; il giorno di spettacolo 9.30-12.00; Arezzo: Officine della Cultura, via Trasimeno, 16 tel. 0575 27961, orario 9.30-13.00 e 15.30-18.00; Arezzo: Rete Teatrale Aretina, via Bicchieraia, 34 tel. 0575 1824380 - martedì e giovedì orario 16.00-19.00. Circuito Boxoffice Toscana: www.boxofficetoscana.it - online: www.boxol.it.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Avesta al Teatro Mario Spina: i giovani, la geopolitica, il teatro

ArezzoNotizie è in caricamento