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“Avanguardie. Le sculture dinamiche”. Franco Fedeli espone a Casa Bruschi

Con il patrocinio del Comune di Arezzo, fino all’8 dicembre, all’interno delle sale della casa museo Ivan Bruschi si terrà la mostra di opere lignee curata da Franco Fedeli dal titolo “Avanguardie. Le sculture dinamiche”. Orario 10-13 e 14-18 con...

Con il patrocinio del Comune di Arezzo, fino all’8 dicembre, all’interno delle sale della casa museo Ivan Bruschi si terrà la mostra di opere lignee curata da Franco Fedeli dal titolo “Avanguardie. Le sculture dinamiche”. Orario 10-13 e 14-18 con chiusura il lunedì. Inaugurazione giovedì 15 ottobre alle 17,30. Catalogo curato dallo stesso Franco Fedeli e dall’architetto Nike Fedeli, in 6 lingue comprese cinese e russo.

Lucio Misuri, direttore di Casa Bruschi: “abbiamo già avuto un’esperienza estiva con la collezione di Giorgio Fasol, arte contemporanea che si è conciliata bene con quanto conserviamo. Il pubblico ha risposto con numeri importanti. La Fondazione Ivan Bruschi ha ora messo a disposizione i suoi spazi anche a ricordo del legame di Ivan Bruschi con l’allora giovane artista Franco Fedeli di cui, nel lontano 1974, curò una mostra. Da parte della fondazione c’è l’intento di rafforzare le politiche culturali nell’interesse della città e per il 2016 abbiamo un indirizzo che abbiamo chiamato: Ritorni. Lo vogliamo declinare come il ritorno di un antiquariato di qualità, il ritorno di un’opera che da secoli non è più ad Arezzo e, perché no, il ritorno forte della memoria di Ivan Bruschi nel ventennale della morte”.

“Questa esposizione – ha sottolineato l’assessore Lucia Tanti – aggancia due elementi forti: intanto la Fiera Antiquaria, la manifestazione che consente un rinnovo mensile della nostra identità. Saranno due le edizioni della Fiera coinvolte, la mostra di Fedeli si proporrà dunque come evento collaterale. Piero della Francesca: nel 2016 saranno i 600 anni dalla data sulla quale gli storici stanno convenendo come anno di nascita. Il sindaco Ghinelli ha già speso parole per questo artista, per un’opportuna celebrazione, da legare anche al rilancio di altre grandi manifestazioni del genio e dell’arte umana che trovano ad Arezzo riscontro: la musica con Guido Monaco e la letteratura con Francesco Petrarca. Sono tutte linee guida sulle quali vogliamo coinvolgere, oltre che il pubblico, le scuole. Per esse questa amministrazione sta pensando a una svolta: non più politiche del tempo libero ma politiche del tempo pieno, grazie ad attività e progetti che servano a costruire un concetto di identità”.

mostra_fedeliFranco Fedeli: “opere scultoree di varie epoche, rare, originali e di grande impatto visivo, antichi manichini, assimilabili a sculture metafisiche, dialogheranno nell’esposizione con opere di arte moderna in cui si ritrova ancora come soggetto la figura del manichino. Una mostra così concepita si è tenuta a Parigi e a Liverpool. Ora arriva ad Arezzo, grazie al mio personale impegno di un anno e mezzo. L’esposizione percorre le sale della casa museo, già ricca di opere d’arte antica, in una visione unica che richiama al pensiero la Wunderkammer. È un omaggio a Piero della Francesca: in molte figure infatti si potrà ritrovare la severità, l’atmosfera irreale e sognante dell’artista biturgense. Il sapore metafisico di Piero ha affascinato collezionisti raffinati dal Rinascimento sino ai giorni nostri e soprattutto ha influenzato gli artisti e i poeti del secolo scorso che ne hanno esaltato il ruolo unico attraverso la loro visione. Queste rarità, appartenenti a varie collezioni e visibili per la prima volta, escono fuori dal contesto della scultura tradizionale, in esse l’esecuzione raffinata del viso e degli arti si contrappone a una schematizzazione consapevole delle altre parti del corpo”.

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