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Martedì, 23 Aprile 2024
Cultura

Area Firenze, maniera moderna e controriforma, ciclo di incontri all'interno del Palazzo del Podestà

Prosegue a Montevarchi il ciclo di lezioni/conferenze per la conoscenza e l’approfondimento di importanti aspetti culturali e artistici del ‘500 a Firenze organizzato dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con la Fondazione Palazzo...

Prosegue a Montevarchi il ciclo di lezioni/conferenze per la conoscenza e l’approfondimento di importanti aspetti culturali e artistici del ‘500 a Firenze organizzato dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con la Fondazione Palazzo Strozzi. Il ciclo si compone di 6 conferenze con cadenza mensile ed è curato dal Prof. Antonio Natali.

Il punto di riferimento principale è la mostra dal titolo “Il Cinquecento a Firenze – Tra Michelangelo, Pontormo e Giambologna” che resterà aperta fino al 21 gennaio 2018 a Palazzo Strozzi a cura di Carlo Falciani e Antonio Natali. Sabato 18 novembre alle ore 17 secondo appuntamento questa volta con il Prof. Carlo Falciani dal titolo “Il Cinquecento a Firenze: i pittori dello Studiolo di Francesco I”. Lo Studiolo di Francesco I in Palazzo Vecchio a Firenze, iniziato nel 1570, è una delle creazioni più alte ed originali della maniera fiorentina, frutto della collaborazione tra l'intellettuale Vincenzo Borghini e un gruppo di trentuno artisti capeggiati da Giorgio Vasari. Faceva parte dell’appartamento privato del duca e in origine vi si accedeva dalla sua camera. Il programma iconografico di Borghini celebra il rapporto tra Arte e Natura, in linea con gli interessi di Francesco, appassionato di scienze, che praticava in prima persona l’alchimia e attività sperimentali.

Nella sua conferenza Carlo Falciani metterà in risalto come lo Studiolo sia una vera e propria summa della varietà di stili che convivono nelle arti fiorentine del tardo Cinquecento. Artefici, tutti, capaci comunque di adeguarsi al decoro e alla sobrietà delle immagini quando illustravano soggetti religiosi, ma abili anche nell’affrontare con grande libertà espressiva temi profani di carattere sensuale. Così, questa parte dell’allestimento della mostra di Palazzo Strozzi, è stata pensata per ribadire come a Firenze gli stessi artisti che aderiscono ai principî della controriforma nelle pale destinate alle chiese, percorrano in parallelo una via allegorica, ricca di sensualità, concettuale e destinata a pochi eruditi, spesso riuniti nelle Accademie. L’arte fiorentina del secondo Cinquecento è infatti quella che ha esplorato, in modi discordanti, il repertorio mitologico e allegorico soprattutto nel periodo di passaggio da Cosimo a Francesco. Lascivia e devozione sono le due parole usate da Raffaello Borghini, nel dialogo Il Riposo del 1584, per definire l'arte dedicata al mito alla sensualità e quella invece di tema religioso, secondo una partizione tutta interna alla scena fiorentina successiva alla Controriforma. Dopo la conferenza di Antonio Natali, dedicata ai temi sacri esposti alla mostra di Palazzo Strozzi, Il Cinquecento a Firenze, l'incontro con Carlo Falciani verterà invece sul rovescio della medaglia: quei temi allegorici, mitologici e sensuali attraverso i quali si esaltava il rapporto con la poesia, e la bellezza secondo i canoni dell'Accademia fiorentina e dell'Accademia delle Arti del disegno, fondata nel 1563. Un filone espressivo che a Firenze non si interrompe dopo la chiusura del Concilio di Trento, ma che si intreccia artisti quali Giambologna, Allori, Macchietti, ed altri, ma con luoghi caratterizzanti le arti fiorentine del secondo Cinquecento come lo Studiolo di Francesco I, o la Grotta del Buontalenti, o la Villa di Pratolino.

Dopo la bellissima e partecipata conferenza dello scorso mese di ottobre tenuta da Antonio Natali, con l’intervento di Carlo Falciani si completa il percorso di conoscenza della stupenda mostra in corso di svolgimento a Palazzo Strozzi, certamente uno degli eventi culturali più importanti a livello nazionale del 2017. Un percorso, quello organizzato dall’Amministrazione Comunale di Montevarchi, che si inserisce all’interno della prestigiosa collaborazione iniziata con la Fondazione di Palazzo Strozzi, che ha permesso all’Amministrazione Comunale di poter utilizzare la grafica curata dalla Fondazione per la promozione della mostra in corso a Palazzo Strozzi e di inserire i primi due appuntamenti del ciclo di conferenze di Montevarchi all’interno del “Fuori mostra” predisposto dalla Fondazione stessa. Un bel risultato per la nostra città che si trova oggi a collaborare con una delle fondazioni culturali più importanti d’Italia. Questo il programma delle successive conferenze in programma al Palazzo del Podestà dal mese di gennaio al mese di aprile 2017.

Sabato 20 gennaio 2018 ore 17.00

Andrea Baldinotti, Nobiltà e bellezza: la Dama con l'ermellino di Leonardo da Vinci

Sabato 17 febbraio 2018 ore 17.00

Fabrizio Paolucci, Alle origini del museo pubblico. Gli Uffizi tra XVI e XVII secolo

Sabato 24 marzo 2018 ore 17.00

Vincenzo Farinella, La Liberazione di San Pietro dal carcere, prima e dopo Raffaello

Sabato 14 aprile 2018 ore 17.00

Alessandra Giannotti, La Sala Grande di Palazzo Vecchio, pantheon della scultura fiorentina del Cinquecento

Un percorso complesso e affascinante che intende affrontare con l’aiuto di valenti studiosi, luoghi e artisti, capolavori di un’epoca fondamentale per Firenze e per l’Italia in generale. Si ringrazia l’Associazione Amici della Biblioteca e il Dott. Sergio Neri per la collaborazione prestata nell’organizzazione del ciclo di conferenze.

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