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Cultura

Alla scoperta del Colle del Pionta. Le novità dopo gli scavi

Le indagini con il georadar, poi gli scavi mirati durante l'estate. Adesso è il momento di relazionare alla cittadinanza il contenuto delle risultanze. Continua il progetto "Alla scoperta del colle del Pionta" dell'associazione culturale Academo...

Le indagini con il georadar, poi gli scavi mirati durante l'estate. Adesso è il momento di relazionare alla cittadinanza il contenuto delle risultanze. Continua il progetto "Alla scoperta del colle del Pionta" dell'associazione culturale Academo di Mauro Mariottini, concessionaria per il Ministero dello scavo archeologico. Oggi alle 16:00 si terrà una conferenza pubblica alla Casa dell'Energia di Arezzo.

L'incontro prevede la partecipazione e l'intervento del sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli, del presidente della Camera di Commercio Andrea Sereni, di Silvia Vilucchi funzionario della Soprintendenza archeologica per le province di Arezzo Siena e Grosseto. Con loro la responsabile scientifica del progetto la professoressa archeologo Alessandra Molinari dell'università di Tor Vergata di Roma, Stephen Kay e Sophie Hay dell'università di Southampton che hanno eseguito i rilievi con il georadar e il professor Giorgio Verdiani del Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze per i rilievi e le ricostruzioni 3D.

Sarà un momento importante per fissare le nuove scoperte fatte nell'ultima campagna di scavi, un nuovo punto di partenza per un progetto che ha bisogno di continuare a lungo per scoprire verità importanti per la storia e la cultura di Arezzo e dell'intero Occidente.

Cenni storici

pionta (16)La Conferenza verterà sulle risultanze delle indagini storico-archeologiche volute dall’Associazione Academo nell’area sacra del “Duomo Vecchio” finalizzate ad ottenere una giusta riqualificazione del luogo tenendo conto dell’importanza in ambito culturale che il Colle è riuscito ad esprimere nell’altomedievo, in tutto l’occidente cristiano con i suoi grandi vescovi, Elemberto, Adalberto, Teodaldo e il suo successore il tedesco Immone. L’elemento fondante dell’alto livello culturale raggiunto al Pionta nell’altomedioevo fu la sepoltura del martire San Donato, proprio in quest’ area nel 304. Infatti, San Donato era conosciutissimo in tutto l’occidente perché fu uno dei maggiori divulgatori del Cristianesimo in tutto il continente. Così, nel corso dei secoli, nacquero tre cattedrali al “Colle”, la più prestigiosa, ancora da identificare, fu “Il Tempio di San Donato” che è uno dei principali obbiettivi della ricerca portata avanti dall’Associazione Academo. In questo Tempio si recarono a pregare sulla tomba del Santo imperatori e re provenienti da tutto l’ occidente cristiano. La cultura del Pionta raggiunse il suo apice nei sec. XI e XII con la nascita della “Scuola della cattedrale” che dette poi origine, intorno al 1200, dentro le mura della città, alla seconda università italiana dopo Bologna e terza al mondo dopo Bologna e Parigi. I personaggi fondanti la “Scuola della cattedrale” che vissero al Pionta furono Maginardo nel campo dell’architettura, Guido Monaco nel campo musicale, Gerardo nel campo archivistico e Irnerio nel diritto romano.

Il declino

scavi pionta2Purtroppo, dopo il trasferimento della Cattedrale, dell’Episcopio e della Canonica, per ordine di Papa Innocenzo III nel 1203, il complesso sacrale di Pionta subì le prime devastazioni ad opera degli stessi aretini nel 1110 e 1129 nel contesto degli scontri tra guelfi e ghibellini. Così, pur rimanendo meta di venerazione e pellegrinaggio, il colle del Pionta con il passare del tempo venne abbandonato, subendo saccheggi e divenendo ricovero di fuorilegge e sbandati. Molte le opere d’arte prestigiose che nel corso dei secoli sono andate perse, rubate e distrutte. Nel 1338 fu ritrovato nella Collina il cosiddetto deposito di San Satiro, oggi esposto nella parete destra della Cattedrale aretina. Dal complesso sacrale del Pionta è molto probabile che provengano i tre splenditi crocifissi lignei oggi custoditi nel museo diocesano. Mentre, è certo che l’affresco trecentesco della Madonna della rosa, attribuito a Spinello, venga dall’area Sacra del Pionta, staccato e trasferito nel cinquecento nella chiesa della Madonna del Duomo di via Oberdan. L’ultimo episodio a determinare il definitivo declino del sito, avvenne in conseguenza della decisione di Pietro Strozzi, nemico acerrimo di Cosimo I e alleato dei senesi, di accamparvisi con le sue truppe, scelta che portò Cosimo I dei Medici alla malvagia decisione di demolire l’intero complesso di Pionta(20/10/1561). Il coevo aretino Giorgio Vasari non pronunciò una sola parola di protesta. Il programma della conferenza: Pionta Novembre 2016_c
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