Alessio Boni legge "Breve Storia Triste del Mondo", appuntamento a La Feltrinelli
Alle ore 21, presso la Feltrinelli Point di Arezzo, presentazione del libro “Breve Storia Triste del Mondo” (Baldini+Castoldi) di Nina Verdelli, interverranno Alessio Boni e Ivan Cotroneo.
Il libro
«Breve storia triste» è il tormentone che impazza sui social. Un format narrativo che mixa brevitas e levitas, con cui il popolo della rete ama raccontare le proprie piccole-grandi sfighe del quotidiano. Nina Verdelli, giornalista, da sempre attratta dai fenomeni online, è stata tra le prime ad accorgersi di questo divertente fenomeno e nel novembre 2018 scrive un articolo per il mensile «Glamour». «Breve storia triste. C’era una volta una pianta, poi la regalarono a me. Fine.» Frasi brevi, appunto, leggere ma incisive con le quali le persone, giovani e meno giovani, si sbizzarriscono a descrivere i loro «malanni» quotidiani. Nel corso degli anni, vari account su Facebook e Instagram si sono autoproclamati collettori di queste storie, macinando numeri ragguardevoli. La più ricca tra le pagine Facebook sfiora i 300mila like. L’hashtag su Instagram raccoglie gli oltre 114mila post. In questo volume la Verdelli applica questo format narrativo per ironizzare sul panorama storico-culturale attuale. I sette capitoli sono dedicati rispettivamente alla descrizione dei film che hanno fatto la storia del cinema, delle serie tv diventate cult, dei cartoni animati che hanno colorato l’infanzia dei Millennials (e hanno fatto ringiovanire i genitori), dei libri che tutti ci proponiamo di leggere prima di morire, dei periodi e personaggi storici più iconici, della vita quotidiana e delle abitudini social. Frizzante, leggero e godibilissimo, il libro si propone di diventare una specie di «gioco di società» da leggere insieme con gli amici. Una degna sostituzione del Trivial Pursuit, le cui domande continuano a mettere in imbarazzo tutti i presenti.
L’autrice
Dopo la laurea in Filosofia all’Università degli Studi di Milano e un Master in Relazioni Internazionali presso la New York University, l’autrice, classe 1985, si è occupata di spettacolo, lifestyle, magazine, siti web, social media ed eventi sul territorio. E Breve storia triste (del mondo) segna il suo esordio in libreria.
Alessio Boni
C'è un motto che caratterizza Alessio Boni fin da adolescente: "Se il tuo mondo non ti permette di sognare, scappa verso un dove puoi".A 19 anni, conseguito il diploma di ragioneria, lascia il lavoro di piastrellista e il lago d'Iseo, dove è nato. Non immagina che non ci tornerà più e che, dal quel momento, non si fermerà più. Non sa ancora quale sia il suo sogno. Lo cerca a Milano (in polizia), in America (dove fa di tutto: newspaper delivery boy, lavapiatti, babysitter), poi nei villaggi turistici (come animatore).Lo trova finalmente a 22 anni, la prima volta che va a teatro. Vede La Gatta Cenerentola di Roberto De Simone, che gli cambia la vita. Da lì, l'ammissione all'Accademia d'Arte Drammatica Silvio D'Amico a Roma; incontri importanti con maestri come Andres Rallis, Orazio Costa Giovangigli, Peter Stein; gli anni di tournée teatrale con Giorgio Strehler e Luca Ronconi; il debutto sul piccolo schermo con La donna del treno per la regia di Carlo Lizzani, e sul grande con La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana.L'interpretazione di Matteo Carati gli fa da trampolino di lancio. La sua carriera professionale spicca il volo e, ruolo dopo ruolo, scopre nuovi mondi in cui sognare: interpreta Caravaggio, Giacomo Puccini, il principe Andrej Bolkonskij, Walter Chiari, Ulisse e perfino Dio nello spettacolo teatrale Il visitatore diretto da Valerio Binasco.Nel 2019 è al cinema con Tutte le mie notti di Manfredi Lucibello e Non sono un assassino di Andrea Zaccariello. È stato in televisione con La compagnia del cigno di Ivan Cotroneo e con un cameo ne Il nome della rosa, fiction internazionale firmata Giacomo Battiato, ispirata al romanzo di Umberto Eco e alla trasposizione cinematografica di Jean-Jacques Annaud. In autunno tornerà sul piccolo schermo con la seconda stagione della fortunata serie Rai La strada di casa.Nel contempo, varcati i 50 anni, dopo circa 30 trascorsi tra palco e set, la curiosità lo ha portato anche "dall'altra parte della barricata". Nel 2015 ha esordito alla regia teatrale con lo spettacolo I duellanti tratto dal libro di Joseph Conrad. Quest'anno si è cimentato con il capolavoro di Miguel de Cervantes, Don Chisciotte, di cui ha curato la regia e interpretato il protagonista.
Ivan Cotroneo
Ivan Cotroneo è nato a Napoli, il 21 febbraio del 1968.Nato a Napoli, dopo aver abbandonato gli studi di giurisprudenza si trasferisce a Roma, dove nel 1992 si diploma in sceneggiatura presso il Centro Sperimentale di Cinematografia. I suoi primi approcci con il cinema avvengono grazie al regista Pappi Corsicato, per il quale Cotroneo scrive l'episodio La stirpe di Iana incluso nel film collettivo I vesuviani e la sceneggiatura del lungometraggio Chimera.Nel 1999, edito da Bompiani, pubblica una raccolta di citazioni intitolata Il piccolo libro della rabbia. Nello stesso anno ha collaborato alla sceneggiatura di In principio erano le mutande di Anna Negri, assieme a Renato De Maria e Francesco Piccolo ha scritto la sceneggiatura di Paz!, portando sul grande schermo i personaggi creati da Andrea Pazienza. Nel 2003 collabora con Daniele Luchetti e Stefania Montorsi per Dillo con parole mie e scrive per Alex Infascelli il cortometraggio L'ultimo giorno. Nel 2003 pubblica il suo primo romanzo, Il re del mondo, mentre nel 2005, sempre edito da Bompiani pubblica il romanzo Cronaca di un disamore.Cotroneo ha lavorato come sceneggiatore per diverse produzioni televisive, come fiction e miniserie tv, come Un posto tranquillo e Raccontami una storia. Sempre per la televisione, ha fatto parte del team di autori del programma L'ottavo nano, di Serena Dandini e Corrado Guzzanti, per la Dandini è stato inoltre autore per tre stagioni del talk show Parla con me. Oltre al cinema e alla televisione, Cotroneo lavora anche per il teatro, ha adattato l'edizione italiana di Closer di Patrick Marber e Le regole dell'attrazione di Bret Easton Ellis, inoltre ha scritto alcuni spettacoli comici e ha scritto per Claudio Gioè il monologo Se stanotte sono qui.Nel 2007 collabora alla sceneggiatura di Piano, solo, adattamento cinematografico di un libro di Walter Veltroni, nello stesso anno pubblica il suo terzo romanzo, La kryptonite nella borsa. Nel 2008 scrive assieme a Maria Sole Tognazzi L'uomo che ama, film d'apertura del Festival Internazionale del Film di Roma 2008, e torna a scrivere la televisione, con la fiction Tutti pazzi per amore, di cui è autore del format originale, e un nuovo adattamento televisivo di Pinocchio. Nel 2009 ha scritto insieme a Sandro Petraglia e Fidel Signorile la sceneggiatura di "La prima linea" di Renato de Maria, e insieme a Barbara Alberti, Walter Fasano e Luca Guadagnino la sceneggiatura di "Io sono L'amore". Insieme a Ferzan Ozpetek nello stesso anno scrive la sceneggiatura del film di Ferzan Özpetek Mine vaganti, vincitore del Globo d'Oro 2010 per la migliore sceneggiatura e candidato, per la sceneggiatura, al David di Donatello e al Nastro d'argento 2010.Nell’ottobre del 2007 Bompiani pubblica il suo quarto libro, Un bacio. Sta lavorando all'adattamento cinematografico del suo romanzo "La kryptonite nella borsa", la cui sceneggiatura è scritta, oltre che da Cotroneo, da Monica Rametta e Ludovica Rampoldi. Il film verrà prodotto dalla Indigo Film di Francesca Cima e Nicola Giuliano.È il traduttore ufficiale per l’Italia delle opere di Hanif Kureishi e Michael Cunningham.