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A piedi sopra Vitiano: la fonte perenne e la leggenda dell'asinello di San Francesco

Riuscita la prima rievocazione storica del Cammino alla "Traccia" di San Francesco e alla Croce di San Valentino sopra Vitiano. L’iniziativa, promossa dal locale Circolo Sportivo, ha riscoperto i principali luoghi d’interesse storico e...

Riuscita la prima rievocazione storica del Cammino alla "Traccia" di San Francesco e alla Croce di San Valentino sopra Vitiano. L’iniziativa, promossa dal locale Circolo Sportivo, ha riscoperto i principali luoghi d’interesse storico e naturalistico ubicati nei monti sopra il paese di Vitiano. Accompagnatori d’eccezione sono stati gli storici Santino Gallorini, studioso aretino e attento conoscitore della zona, e Jean Pierre Pierre Delumeau, celebre medievista francese, già docente all'Università di Rennes e cittadino onorario di Arezzo.

La camminata ha avuto inizio al campo sportivo di Vitiano, dove è stata allestita una mostra fotografica incentrata sul lavoro di pulizia dei luoghi e sentieri interessati dall’evento. Successivamente il percorso ha attraversato l’antico borgo del Fondaccio fino ad arrivare a Vitiano Vecchio e al suggestivo castello medievale “la Torre”. Seconda tappa è stata la “Traccia” di San Francesco una fonte perenne, che secondo la tradizione tramandata localmente, fu fatta scaturire dal Santo di Assisi mentre passava di lì ed ebbe sete. Dopo che Francesco ebbe pregato il Signore, il suo asinello diede una testata nella roccia ed una zampata in terra, facendo così zampillare la sorgente. Un simile miracolo, narrato da Tommaso da Celano nella sua "Vita di San Francesco", è stato dipinto da Giotto nella Basilica di Assisi. Per quanto si possa apprezzare alla vista e al tatto un’ impronta di uno zoccolo sulla roccia viva, non esistono testimonianze coeve al Santo di Assisi, che possano avvalorare la tradizione vitianese. Di certo, appare molto probabile che nei suoi frequenti spostamenti tra le Celle di Cortona e La Verna San Francesco si sia fermato a pregare proprio nella piccola chiesa di San Valentino, oggi un rudere, la cui presenza è testimoniata da una croce eretta su ciò che rimane delle fondamenta. In questo luogo stupendo, da dove si gode una vista mozzafiato su tutta la Valdiachiana fino al Trasimeno, Padre Sergio Velucchi ha celebrato la Santa Messa in suffragio di quanti abitarono queste antichi luoghi. Al termine del rito è stata scoperta una targa posta a ricordo dell’evento e successivamente è stata distribuita una ricca merenda.

Un plauso ai volontari del Circolo Sportivo di Vitiano per l’ottima organizzazione e per aver permesso a più di 200 persone di riscoprire storia e tradizioni che rischiavano di essere dimenticate.

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