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Riparte l’attività del parco faunistico di Ranco Spinoso

Il 25 aprile ha ripreso l’attività il Parco faunistico di Ranco Spinoso, sulle alture di Sestino. Una frotta di famiglie e di giovani ha invaso l’area di accesso, in un a bella giornata di sole, tra alberi secolari, prati in primavera e gli oltre...

Il 25 aprile ha ripreso l’attività il Parco faunistico di Ranco Spinoso, sulle alture di Sestino. Una frotta di famiglie e di giovani ha invaso l’area di accesso, in un a bella giornata di sole, tra alberi secolari, prati in primavera e gli oltre 100 ungulati, nell’area recintata, che hanno goduto del lungo riposo autunnale e invernale.

A fare gli onori di casa il sindaco di Sestino, Marco Renzi, il presidente della Associazione “Amo Sestino”, che gestisce il parco, nella persona del presidente Gianluca Ricci e delle guide Danilo Caibugatti e Luciano Crescentini. A “guidare l’ “area fornelli” l’assessore Massimiliano Vici.

“Il Parco – illustra il sindaco - ha un duplice valore: è dedicato alla memoria del nostro concittadino, Vasco Lazzerini, elicotterista deceduto in una missione antincendio nella diga di Vagli in Garfagnana e con lui – aspetto molto attuale – a quanti operano nella protezione civile con tanta generosità. Ed è anche uno dei volani- insieme all’archeologia, al Sasso di Simone e al borgo medievale di Monterone/Castello del Liuto - per il nostro turismo”.

Per questi motivi il Ranco Spinoso è al centro di un importante programma di rinnovamento. Ci sarà una giornata in ricordo del Lazzerini, il “Pecos Bill del cielo”, che ha volato a lungo con Folco Quilici, un rinnovato “sentiero botanico” e un percorso delle “pietre bucate”, che si rintracciano nella vasta area.

“Intanto – sottolinea Vici – abbiamo quasi concluso una nuova struttura in legno, che sarà utilizzata come aula didattica, raggiungendo, così, una capacità di ospitare al coperto, in ogni stagione, oltre 100 persone”.

Il Parco, uno dei pochi dedicati alla fauna esistenti in Italia, e che fornisce capi delle varie speci anche ad altre realtà, è un’oasi di pace, molto frequentata da scuole e famiglie. “Abbiamo prenotazioni per tutto il mese di maggio e anche per l’estate - spiega Crescentini -; scuole di ogni ordine e grado, principalmente provenienti dalle Marche, dall’Emilia-Romagna e anche dall’Umbria. Non mancano provenienze dalla Valtiberina. E’ una grande “aula“ all’aperto, dove si intrecciano straordinari elementi faunistici, rarità botaniche e un grande silenzio naturale, su orizzonti che spaziano su gran parte dell’Italia centrale”. Una partenza, dunque, felice per giornate di rara intensità culturale e di immersione nella natura.

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