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16 luglio 1944, quel carro armato che attraversò Corso Italia liberato dai nazi fascisti

Il 16 luglio 1944 Arezzo fu liberata. La provincia potè dirsi del tutto libera dal dominio nazi fascista solo a partire dal successivo settembre. La guerra fu dura e massacrante ma a renderla ancora più crudele furono i mezzi utilizzati nei...

Il 16 luglio 1944 Arezzo fu liberata. La provincia potè dirsi del tutto libera dal dominio nazi fascista solo a partire dal successivo settembre. La guerra fu dura e massacrante ma a renderla ancora più crudele furono i mezzi utilizzati nei combattimenti.

I terribili bombardamenti e le scariche delle mitragliatrici causarono enormi danni in tutto il Paese. Furono 64.354 i bombardamenti che colpirono l’Italia come registrato dall’Istituto di Statistica.

Le vittime all’8 settembre del 1943 erano state 20.952; dal 9 settembre 1943 al 25 aprile 1945 raddoppiarono. Questo nel periodo in cui gli Alleati formalmente non erano più nemico. Il disordine, lo sbando e la disperazione resero più diviso il nostro Paese ancora senza una guida e senza alcuna certezza del futuro; l’unico elemento di unione era la lotta contro le truppe tedesche.

Le cose iniziarono a cambiare, per Arezzo, quel 16 luglio 1944, quando un carro armato fece ingresso in Corso Italia e attraversò tutta la Città. In pochi giorni Arezzo tornò a essere popolata e in meno di un anno le ferite della devastante guerra furono, almeno apparentemente, rimarginate. La normalità tornava a fare il suo ingresso in una provincia che aveva pagato con più di 3.000 vittime quel devastante conflitto.

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