L'orchestra regionale della Toscana chiude la Stagione Concertistica Aretina
Ultimo appuntamento con la Stagione Concertistica Aretina il prossimo 28 aprile al Teatro Petrarca che chiude il ciclo 2022/2023 con il gradito ritorno dell’Orchestra della Toscana, stavolta diretta dal Maestro Roberto Abbado e accompagnata dalla performance dell’attore Massimo Popolizio che si esibirà su un melologo della compositrice Silvia Colasanti.
“Con il concerto dell’Orchestra della Toscana - afferma il sindaco nonché presidente della Fondazione Guido d'Arezzo, Alessandro Ghinelli - si chiude una stagione che ha portato ad Arezzo l’eccellenza della musica internazionale, dal maestro Andres Orozco Estrada e l’orchestra del Maggio Fiorentino, alla voce sublime di Anna Netrebko, alla English Chamber Orchestra con il violinista Pinchas Zukerman. Il pubblico ha risposto entusiasta a un programma di altissimo livello curato dal direttore artistico Giovanni Andrea Zanon, che ringrazio insieme a tutto lo staff della Fondazione”.
“Sono sinceramente soddisfatto del lavoro che la Fondazione Guido d’Arezzo è riuscita a fare negli scorsi mesi per portare ad Arezzo alcuni tra gli artisti più famosi e apprezzati al mondo - commenta il direttore artistico Giovanni Andrea Zanon - Abbiamo costruito una Stagione Concertistica di assoluto livello e l’interesse e la partecipazione sempre più consistenti del pubblico aretino ne sono una conferma. A tal proposito, desidero congratularmi ancora una volta con lo staff della Fondazione per l’impegno e la professionalità dimostrata. Il prossimo appuntamento della Stagione corrente proporrà un programma molto affascinante, che accosterà a due capolavori di Beethoven il brano “Orfeo, Flebile queritum lyra” di Silvia Colasanti. Un meraviglioso programma per chiudere l’edizione 2022-2023 della Stagione Concertistica Aretina”.
L’ORT-Orchestra della Toscana, sotto la prestigiosa direzione di Roberto Abbado, aprirà questo concerto con l’interpretazione di una delle pagine più luminose e serene di Beethoven, l’Ouverturede Le creature di Prometeo op. 43, del 1801, l’unica musica da balletto scritta dal genio di Bonn. Di analoga, elegante classicità è la partitura della sua Quarta Sinfonia, del 1806, che concluderà il programma e che, nel catalogo delle Sinfonie beethoveniane, apparve a Schumann come «una snella fanciulla greca fra due giganti nordici», rispetto alla tinta drammatica e corrusca della Terza e Quinta Sinfonia. Incorniciato fra questi due lavori sarà il melologo per voce recitante e ensemble “Orfeo. Flebile queritur lyra”, scritto nel 2009 dalla compositrice contemporanea Silvia Colasanti su un testo tratto dal X e XI libro delle Metamorfosi di Ovidio. L’ispirazione per questo lavoro viene da temi-cardine dell'animo umano, come l'amore e la morte, la potenza dell'arte e la fragilità: quest’ultima trova un tragico emblema nel mito di Orfeo, il quale, dopo aver recuperato l’amata sposa dall’Oltretomba, prima di compiere il suo viaggio di ritorno, non resiste e si volta a guardare Euridice, perdendola una seconda volta e per sempre.
Info: www.
Biglietti: www.discoverarezzo.