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Voucher per mini job nel commercio: Arezzo tra le prime province toscane

"Siamo di fronte alla crescita vertiginosa dei mini-job con il sospetto di un utilizzo a volte distorto di questo strumento, con una sorta di  "camuffamento" del lavoro stabile da occasionale". Claudio Bianconi, Segretario provinciale Filcams Cgil...

"Siamo di fronte alla crescita vertiginosa dei mini-job con il sospetto di un utilizzo a volte distorto di questo strumento, con una sorta di "camuffamento" del lavoro stabile da occasionale". Claudio Bianconi, Segretario provinciale Filcams Cgil, commenta così l'utilizzazione dei voucher per i cosiddetti mini lavori saltuari.

"Nella provincia di Arezzo e nel solo settore del commercio sono stati venduti 101.961 voucher. Nei settori dei servizi e del turismo, ne sono stati venduti 85.312 e 79.137 nell'anno 2015. Per numero complessivo di voucher, Arezzo è la terza provincia toscana dopo Lucca e Siena con 731.235. Il rischio evidente che emerge da questi dati è che nei settori dei servizi, commercio e turismo esploda una nuova sommersione del lavoro".

In linea con quanto accade in Italia, dove i voucher staccati per i mini lavori saltuari sono stati 114,9 milioni con una crescita record, complici la crisi e l'allargamento del raggio d'azione dei voucher introdotti nel 2008 per le attività stagionali e come veicolo di emersione del "nero". I lavoratori coinvolti lo scorso anno, secondo l'Inps, sono stati 1,4 milioni: giovani al di sotto dei 25 anni in un caso su tre. Riscossi 88,1 milioni di ticket (il 77% di quelli venduti), per un importo medio di 633 euro.

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