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Economia

Valdarno: dalla birra artigianale un percorso per rilanciare il turismo di prossimità

Il progetto prevede la visita dei filari del luppolo utilizzato nella produzione di birre artigianali da degustare presso il birrificio così come nei ristoranti inseriti nel percorso

Cogliere i segnali positivi di riscoperta del Valdarno e promuovere un settore di nicchia che sta riscuotendo l'interesse di tanti visitatori: è questo l’obiettivo del turismo della birra presentato nella sede di Cna Valdarno alla presenza della Presidente della Provincia Silvia Chiassai Martini, del sindaco di  Laterina e Pergine Valdarno Simona Neri e dell’Assessore di Loro Ciuffenna Nicoletta Cellai.

“Questo filone - spiega Paolo Pernici presidente Cna Valdarno - è un fenomeno piuttosto recente, specie nella nostra provincia. L’interesse per la birra e per un turismo legato alla scoperta delle produzioni artigianali locali è un'opportunità da cogliere insieme alle nostre imprese: abbiamo coinvolto 8 attività locali valorizzando la filiera ed il territorio, un lavoro in rete in cui le istituzioni hanno un ruolo fondamentale per la promozione dell’identità del Valdarno”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Antonio Massa del birrificio Valdarno superiore, capofila del progetto: “Negli ultimi anni il Valdarno ha scoperto la luppolicoltura, ambito in cui tradizione e innovazione si fondono e contaminano il saper fare di un territorio. I campi di impiego del luppolo sono molteplici e interdisciplinari, Cna ha pensato di promuoverli in un'ottica di sviluppo turistico di vallata e delle sue maestranze”.

Dall'esperienza di Antonio Massa è nato il progetto Cna di coinvolgere una rete di operatori funzionale allo sviluppo di una proposta turistica esperenziale: i visitatori potranno incontrare artigiani, agricoltori, ristoratori in un percorso inedito di turismo di prossimità legato alla curiosità della produzione artigianale della birra.

Silvia Chiassai Martini presidente della Provincia di Arezzo: “Ritengo che la valorizzazione di un prodotto di qualità insieme alle opportunità che il territorio offre, sia un binomio perfetto per aumentare la presenza di visitatori in linea con le nuove tendenze internazionali. E’ un modo per veicolare la curiosità e l’interesse crescente per la birra che diventa un percorso esperenziale e che, a sua volta, rappresenta un promotore turistico di eccellenza. Le nostre produzioni locali e artigianali sono fondamentali per lo sviluppo economico del territorio. L’Italia non è la terra del buon vino, ma è avvenuto anche l’incontro tra birra e turismo per cui la nostra provincia potrà essere, ancora una volta, protagonista”.

Il progetto prevede la visita dei filari del luppolo utilizzato nella produzione di birre artigianali da degustare presso il birrificio così come nei ristoranti inseriti nel percorso. La proposta si arricchisce anche della visita ad un laboratorio di microtorrefazione e di un tour in quad alle sorgenti d'acqua del Valdarno.

“Questo percorso è possibile grazie alla rete tra le imprese locali, ma altrettanto fondamentale è l’attività delle istituzioni impegnate nella promozione e valorizzazione del territorio in chiave turistica - commenta Lucia Bernini presidente Cna Turismo e Commercio Arezzo - La nostra associazione, grazie alla professionalità dei tour operator coinvolti, ha elaborato questa e altre offerte turistiche raccolte nel catalogo online TATE, che veicoleremo anche alla prossima fiera del turismo di Rimini. Auspichiamo che tutti i soggetti istituzionali e non solo del Valdarno contribuiscano ad arricchire e valorizzare la proposta che presentiamo oggi”.

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